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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Comparetti, Domenico: Iscrizioni arcaiche di Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0290

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- 278 -

* * *

. . . . com'è prescritto, pagherà l'equivalente. —
Il cavallo, il mulo, l'asino, se scacciato al mo-
mento stesso, l'insegua com'è prescritto; che se
sia già morto o per non esser stato al momento
scacciato non sia possibile inseguirlo, lo chiami
in presenza di due testimoni per mostrare dove
sia; e sia giurato egli e i testimoni quando mo-
stri come l'inseguiva o lo portava (morto) o lo
chiamava. I cani espulsi con colpi......

* * *

. . . . appartenga all'offeso; che se voglia dare il
proprio e rilasciare quel di colui, e (colui) non vo-
glia accettarglielo, pagherà di multa una volta (il
prezzo); che se non insegua (l'animale) scacciato, o
non porti l'animale morto, o noi mostri com'è pre-
scritto, non sia luogo a processo (contro l'altro).
Che se un majale scacci (rincorra) un giovenco (?),
se sia possibile impadronirsene, il majale appar-
tenga al padrone elei giovenco e......

Giudicando dalla continuità del soggetto, pos-
siamo ritenere per sicuro che anche in questa epi-
grafe la successione delle colonne va da destra a
sinistra.

Anche qui abbiamo leggi relative al diritto pri-
vato e civile ; propriamente qui trattasi della pro-
prietà. Quel che rimane si riferisce ai danni o mo-
lestie che gli animali appartenenti ad una persona
possano soffrire da un altro o dagli animali suoi ;
è ciò che dagli Ateniesi chiamavasi /Ua/ty xsrqa-
nóécov, cfr. Meier u. Schomann Att. Proc. p. 477 sg.

Col. I, 2 rjij,rjv, così sempre qui, come dó^v ecc.;
avevamo già esempio di questa scrittura, che
però coesiste coir altra fjfisv, óó^isv ecc.

1. 7 Tsiafjvai, questo verbo non ricorre mai nel-
l'altra iscrizione.

1. 8 smóCr/Tcu, troviamo questo verbo anche nell'al-
tra colonna e in un piccolo frammento pubblicato
dall'Haussoullier (ved. Inscriptt. gr. antiquiss.
n. 477) troviamo, fra le poche parole che offre,
sdóisvm. Ciò farebbe pensare che quel fram-
mento possa far parte- di questa iscrizione se
non fosse che colà non è adoperato l'h e si
vede scritto /we non /wh come qui. Ma riman
da sapere fino a qual punto l'uso di questo se-
gno fosse osservato in questa iscrizione, ove
a volte lo troviamo dove non dovrebb'essere
e viceversa.

1. 9-10 èjzsXevast ed sTirjlsvas col. II, 15, abbiamo
già trovato questo verbo così usato più volte
nella maggiore iscrizione col. Ili, 45 sg. IV, 7 sgg.

1. 9-10 Tavvocxói; e col. II, 7 rerveexy scrittura che
mai non si trova per questo verbo nell'altra
iscrizione ove però trovasi avrQamo?, àvzqmmru.
Il neutro prova che trattasi del xaqxainuic, come
appresso.

1.13 xaqramwq, cfr. la maggiore iscrizione IV, 36 ove
abbiamo la distinzione ngóftaxa xaì xaqxainoda ;
nel significato di questo vocabolo può entrare
anche il cavallo, mulo ecc. ; ma qui forse il senso
lo limita ai bovini, poiché gli altri vengono espli-
citamente distinti nella col. IL Mi pare che la
cosa di cui si tratta non possa aver luogo che
per un animale giovane; ma lascio giudicare
chi se ne intende.

1. 14-15 ì] xaxatixèv rji, cioè ti xcctaaxstv rji; cfr.
sopra eì'xsv.

1. 16 Ttuaarai, non mai così scritto nell'altra epi-
grafe ove però trovasi uXXóxzqioq, gvvvtJi, xóvgc.

Col. II, 5 e 8 àróv, per àxxóv cioè àxxóv. Non
credo trattisi di abigeato, ma di animale rin-
corso da altri animali, come nella col. ante-
cedente, e spinto da questi su terreni altrui.
È il significato che ha nella col. antecedente

1. 8 rjitj per sh] come trovasi in altre iscrizioni
cretesi xQV10? Per XQe'°?i TTQì)iyvc per TiQstyvg.

1.9 avvi, c'è una lacuna in cui non manca nulla
e che preesisteva alla iscrizione, come se ne
trovano anche nell'altra epigrafe.

1.15 snrjXsvGs, cioè xò xsxvaxòg come sopra col.1,10.

ib. ixàXrj, cioè ixàXsi.

1.16 deiaxiav, forma nuova per questo verbo.
 
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