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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0322

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- 310 -

etnische credo ci venga rivelato da un foro il
quale vedesi praticato attraverso lo spessore me-
diano del naso. Questo foro è fatto senza alcun
dubbio a bello studio dall'artefice, e non può aver
servito ad altro se non a sostenere un qualche
ornamento del naso, probabilmente un anello di
bronzo. Per quanto consti a me, sarebbe questo
il primo esempio di un tal uso in Italia; onde
il fatto deve tanto maggiormente interessare gli
archeologi e gli etnologi. Forse non si tarderà
molto a scoprire qualche altro vaso a testa di
donna che confermi la mia osservazione ; in ogni
caso io non saprei dare altra interpretazione per
quel foro, e F interpretazione eh' io porgo giudico
che non parrà intanto troppo strana e ripugnante,
quando si pensi che l'uso ornamentale dell'anello
al naso si trova già nel popolo di Mosè, e che noi
dobbiamo immaginarci la bella Rebecca ornata
essa pure d'un tale anello.»)

[Trovato a sud-ovest del lago Trasimeno presso
Castiglion del Lago, nei possessi del sig. Giovanni
Paolozzi; acquistato per il R. Museo Archeologico
nel novembre 1884].2)

g) Revue Archéologique 1874, pi. XVI, n. 8 (di-
segno molto inesatto : duolmi non poterne offrire
uno migliore). — Ossuario di terra rossa posto so-
pra una sedia di riposo (cfr. la sedia dell'ossua-
rio i) alta e slanciata. Alt. complessiva 0,65, il ca-
nopo alto 0,45). La sedia è fatta deUa stessa terra
dell'ossuario ed era come esso dipinta a tempera
di colore scuro. Il corpo dell'ossuario ha la forma
a busto, col piede piatto come ci, f; e presenta
sul dinanzi due mammelle, appena sporgenti, con
le quali è caratterizzato di sesso muliebre. Sui fian-
chi due anse a nastro disposte orizzontalmente.
Il collarino cilindrico resta nascosto sotto il co-
perchio foggiato a testa rasa di donna, con cra-
nio sferico, privo affatto di capelli, fronte scap-
pante quasi antropoide (cfr. f), ed orecchie rilevate
lateralmente in forma di punto interrogativo, coi
lobi forati per gli orecchini (cfr. i).8) Il volto è ri-
levato intorno intorno nel concetto originale delle
maschere (cfr. b, c, d) ; sono appena indicate le ar-
cate sopraciliari, e non espressi gli occhi se non per

*) Gen. XXIV, 22; cfr. anche Ezechiel. XVI, 12.
s) Da me descritto nelle Notizie degli Scavi 1884,
p. 383.

3) Lo scavatore sig. Oreste Mignoni, testimone oculare
della scoperta di questo cinerario, mi assicurava che gli

quattro fori disposti e praticati intorno ad essi
come nella maschera F. Originariamente gli occhi
potevano essere dipinti. Il naso schematico a
base triangolare corrisponde con quello delle ma-
schere D, E; e un po' corrisponde con quelle ma-
schere anche la bocca piccolissima.

A lato delle narici aperte due profondi solchi
obliqui pronunciano più chiaramente gli zigomi e
i pomelli elevati delle guancie (cfr. maschera A).
Il mento infine e le gote sporgono sensibilmente
paffute. Oltre i quattro fori praticati col trapano
intorno agli occhi, se ne notano: uno sotto il
naso, tre sulla linea della bocca, sei sul mento,
e due lungo i solchi obliqui sottostanti agli zi-
gomi. Poi due file di fori continuano anche in-
torno al collo. Tutti questi fori senza alcun dub-
bio corrispondono a quelli della maschera F e
dell'ossuario b, per servire alla esalazione delle
ceneri (v. sopra e più. oltre p. 302, 315).

[Trovato a Dolciano presso Chiusi dal sig. Pao-
lozzi; conservato nel Museo Civico di Chiusi].

h) Tav. VTTTTrò; 1, la. Ossuario di bucchero nero
fine a superficie lustra ed anima interna rossastra.
Alt. 0,52; circonf. 0,94. Il ventre ovoide dell'olla
concomitante tav. VlIIIa, n. 2, e le anse verticali
a maglia simili a quelle di detta olla, fatte però di
nastro largo e sottile. Il piede piatto e il collo ci-
lindrico alto fin sotto la linea dei capelli del coper-
chio. Sul davanti, da una parte e dall'altra, due brac-
cia umane quasi conserte trattate in rilievo piano,
con rozze mani schematiche e con l'omero indicato
da una sporgenza tonda. Il coperchio, modellato
strettamente a testa d'uomo, finisce in un cilindro il
quale si adatta internamente al collo del recipiente
cinerario: La forma craniale è alquanto stretta,
corta e depressa, invece la faccia è larga, con
fronte spaziosa, poco obliqua e leggermente spor-
gente. I capelli sono pettinati tutti indietro dalla
linea della fronte all'occipite, e son tagliati rego-
larmente all'altezza della bocca, aderenti al cra-
nio e quasi tenuti con cosmetico 4) dietro gli orec-
chi. Sono resi accuratamente a linee di stecco (non
di pettine) forti e spesse, e son di tal guisa di-
staccati dal sottostante cilindro intromesso nel

orecchini erano di argento filato a spirale, simili dunque
a quelli che stanno attaccati ad f ed i. Attualmente hanno
messo a questo canopo due orecchini d'oro, i quali non
appartengono al medesimo.
*) Cfr. Helbig, Bas hom. Epos p. 162 sgg.
 
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