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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0326

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germente modellate; e, sotto le aperture ante-
riori del naso, due altri solchi verticali pronun-
ciano particolarmente la prominenza media del
labbro superiore (le prominenze labiali si videro
espresse anche nella maschera D). La bocca è
resa con un lungo taglio orizzontale, abbastanza
profondo e sentito per farla apparire socchiusa ; ma
le labbra stesse sono appena indicate. Le guancie
paffutelle e il mento ben arrotondato aggiungono
singolare freschezza al ritratto e ne completano
l'aspetto adolescente, dimostrato dalle fedine.

Fu riferito a questo cinerario una sedia di ri-
poso con esso pubblicata da Dorow 1. c. fig. le
e da Micali Storia XV, 6 ; ma non è possibile che
vi appartenga. Il detto seggio, alto 0,39, non si
adatta a tale ossuario, essendo troppo alto di spal-
liera (alt. iinterna 0,24) e troppo stretto di lar-
ghezza (al massimo 0,32). L'ossuario sulla linea
delle anse è alto 0,23 e largo 0,33. Non appar-
tenendo a questo ossuario, è possibile che sia stato
scambiato, e che appartenga invece all'ossuario
simile antecedentemente descritto, il quale faceva
parte anch'esso dell'antica collezione Granducale
di Toscana. Come fu notato da Dorow, o. c. p. 37,
codesta sedia è fatta di legno (quercia?), ed è ri-
vestita e totalmente coperta da un denso strato
di stucco il quale ha preservato il legno dalla
macerazione. Lo stucco era originariamente so-
vrapinto di color giallo. l)

[Chiusi (?), appartenente all'antica collezione
Granducale di Toscana, dove era inventariato col
N. 407 rosso; oggi esposto nel R. Museo Archeo-
logico].

m) Tav. XI, 4. Ossuario di bucchero cenerognolo
molto ben cotto. Alt. 0,51 ; circonf. 0,73. Il corpo,
modellato strettamente a busto umano, presenta di
dietro la divisione delle spalle, ottenuta con due
solcature convergenti, le quali pronunciano le ver-
tebre cervicali e le due scapole. Davanti il petto,
pieno ed intero, si restringe verso la metà infe-
riore per rigonfiarsi dove comincia il basso ventre,
al cui cinto corrisponde il piede ripreso
dell'ossuario. Il collo, alto e leggermente conico,
resta nascosto sotto l'ampio coperchio, modellato

!) Esiste nel Museo anche un' altra sedia quasi identica
per forma a questa di legno e fatta invece di terra cotta
rossa, sulla quale fu posto da noi l'ossuario k, ma non
crediamo che spetti nemmeno essa al medesimo, essendo
troppo grande e di terra troppo diversa. Per isbaglio Micali

a testa d'uomo. Il cranio brachicefalo, ampio di peri-
feria, è modellato nelle proporzioni del vero, coperto
da una folta capigliatura, la quale ricopre anche la
fronte totalmente, e, divisa nel mezzo, scende
a ciocche ammassate fino all'altezza del mento.
La capigliatura è tutta quanta tirata dietro le orec-
chie, ed è resa in rilievo con dei solchi profondi e
paralleli. Le orecchie minute e come rialzate dalla
chioma, sono espresse con particolare studio nello
schema a elice (cfr. I), ma con l'aggiunta anatomica
del trago. In continuazione con le ampie arcate
sopraciliari si sviluppa il naso, fatto regolare, col
dorso piano, e con le pinne benissimo accentuate.
Due piccoli fori rotondi esprimono le aperture an-
teriori delle fosse nasali. La bocca, relativamente
piccola e chiusa al sorriso arcaico, presenta molto
forti e sentite le prominenze medie del labbro su-
periore come nella maschera D. Gli occhi, grandi
oltre le proporzioni delle stesse arcate,2) sporgono
dall'orbita col bulbo ovale, e circondati dalle pal-
pebre come nelle maschere. Le palpebre sono fi-
lettate con singoiar cura : in mezzo al bulbo del-
l'occhio è indicata con un circolo rosso l'iride, e
con un punto nero la pupilla. Probabilmente la
sclerotica era dipinta bianca al naturale.

A lato delle orecchie si distacca la barba, la
quale dà rilievo alle gote e ricontorna il viso, ri-
levata essa stessa in peculiar guisa. È rasa sotto
il labbro inferiore e sotto le orecchie nel noto co-
stume della maschera A (cfr. anche l'ossuario a).
La carnagione è dipinta a tempera di color rosso
traente al minio, e la barba spicca sovrapinta in
bruno scuro, elei color dei capelli (?). Le tracce
dei colori sono evidentissime ; anzi in alcuni punti,
come sulla barba e qua e là nel viso, il colore
sembra quasi fresco.

Insieme con la modellazione del busto e la co-
lorazione del volto, va notata in questo ossuario
un'altra ■ particolarità interessante: i residui cioè
della tela con cui il corpo del vaso fatto a busto
farebbe credere d'esser stato originariamente rive-
stito. Questi residui sono chiaramente visibili sotto
la scapola sinistra del busto. Immaginare questo
ossuario col corpo rivestito di panno e con la te-
sta colorata, simile a un burattino, non può non

avrebbe attribuito la sedia di legno all'ossuario e (terzo
gruppo); e la simile sedia di terracotta all'ossuario l.

2) L'apertura degli occhi è di 0,27, e la distanza degli
angoli interni 0,08. Invece l'orecchio fatto più piccolo del-
l'occhio è alto appena 0,06.
 
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