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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0327

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- 315 -

fare un effetto alquanto buffo, ma non è incre-
dibile che il realismo del ritratto a cui corri-
sponde, fosse spinto fino a questo punto (cfr. in
questo gruppo gli oss. r, s, e nel terzo l'oss. y).
Sulla parete interna del collo pare di veder trac-
ciate al graffito le due lettere etrusche | ì\ le quali
possono spiegarsi come una marca di fabbrica, se
pure, come è più probabile per rispetto al tempo
cui l'ossuario si riferisce e alla natura loro, non
sono da ritenersi segni accidentali.

[Chiusi o Sarteano, dalla coli. Lunghini (?), ap-
partenente alla coli. Vagnonville nel R. Museo
Archeologico].

m') Ossuario e relativa sedia di terra cotta (rossa?),
presentato dal Braun nell'adunanza dell'I. Istituto
Archeologico Germanico di Roma il 24 febbraio 1843
(v. Bull. 1843, p. 67 sg.). Si descrive " rozzamente
modellato, così rispetto alla testa umana che for-
mava il coperchio, come riguardo al restante, ch'era
inteso a figurare' in compendio un corpo umano ; „
" presentava alcune tracce di costole sul davanti, e
un solco perpendicolare sul di retro, ritraente l'an-
damento della spina dorsale. „ Secondo la descri-
zione tratterebbesi di un ossuario paragonabile
con m; ma alquanto più rozzo (?). Allora il Braun,
riferente, mise in relazione la sedia su cui posava
il detto vaso con quella marmorea conservata
nella Galleria Corsini; 4) e il sig. F. Lanci, ancor
più a proposito, fece notare la relazione esistente
fra la sedia di queir ossuario, e le sedie scavate nel
vivo sasso della necropoli di Cere (cf. sopra p. 290).
Del resto fa specie che il Braun in tale circostanza
non ricordasse le sedie e i vasi a testa umana
simili a quello da lui esibito e pubblicati tanto
tempo innanzi da Dorow, Inghirami e Micali.

[Dato come " proveniente dagli scavi chiusini,
in un sepolcro „].

n) Tav. XII, 1. — Ossuario e relativa sedia di ri-
poso fatti a mano d'un'argilla rosso-infuocata mi-

') La sedia Corsini istoriata, ha bensì la forma di quelle
sostenenti gli ossuari etruschi a testa umana, ma non è
certo che abbia servito a uso funebre. Fu scoperta, come
è noto, nello scavare i fondamenti della cappella Corsini
a S. Giovanni in Laterano. Pubblicata nuovamente da
Helbig siccome un monumento di arte piuttosto osca che
etrusca, può vedersi nella buonissima riproduzione dei
Mon. dell'Ist. XI, tav. Villi, cfr. Ann. 1879, p. 312 sgg.

2) Parmi la stessa terra con cui è fatta la maschera F
cfr. sopra p. 296.

sta di pulviscoli di quarzo.2) Alt. complessiva del
monumento 0,77, l'ossuario con la testa alt. 0,56;
la testa di per sè alta quanto il recipiente cine-
rario (0,28). Circonf. del recipiente 0,97, circonf.
della sedia alla base 1,10. Il recipiente mantiene
il tipo dell'ossuario primitivo a base conica (cfr.
sopra p. 293), e più specialmente corrisponde al
tipo di certi vasi di bronzo battuto (ossuari e
situle) della necropoli antichissima di Tarquinia
(cfr. Mon. Ist. XI, tav. LIX, n. 1. 3; LX, n. 5),
da cui par quasi copiato ; soltanto differisce il piede
fatto piatto dal figulino per più facilità tecnica,
La parte inferiore del recipiente formata a tronco
di cono rovesciato, è tutta perforata col trapano
con una certa regolarità.- Non ci può esser dubbio
che tutti quei fori sieno serviti a facilitare l'esa-
lazione delle ossa combuste chiuse nel recipiente ;
e vien anzi provato con essi in modo apertissimo
l'uso corrispondente dei fori praticati nella ma-
schera F, e nelle teste degli ossuari b, g, s, t ecc.
Per la esalazione delle ceneri, e per la miglior
cottura parziale del coperchio modellato a testa
umana, servì inoltre un foro di tre centimetri, pra-
ticato sul culmine del capo (cfr. k, q, u e quasi
tutti gli oss. del terzo gruppo). 3) Il ventre del
recipiente, nella linea corrispondente al punto d'at-
tacco delle lamine nei vasi di bronzo sopraccitati,
è decorato di una fila di circoli concentrici im-
pressi col punzone, simili precisamente ed equi-
valenti a quelli incisi e sbalzati che decorano una
fibula a navicella, una fiasca e una situla della
citata tomba tarquiniese Mon. Ist. XI, tav. LIX,
n. 8, 2, 3 (cfr. i circoli concentrici sbalzati sui
vasi cinerari riferiti di sopra p. 293). Sotto que-
sta linea di circoli concentrici ne sono impressi
molti altri disposti a croce in gruppi di cinque
a cinque ; sopra la detta linea è impressa una fila
di quadrati iscritti imitante un meandro ; e sopra
la decorazione a meandro in su l'omero, sono ag-
giunti ancora di quei circoli concentrici disposti
a triangoli. Completano la decorazione dell' omero

3) Un illustre professore di scienze fisiche e naturali,
da me interpellato, ha richiamato la mia attenzione an-
che sulla possibilità che i fori dell' effluvium di questi
ossuari avessero potuto servire per facilitare l'emana-
zione gazosa proveniente dai residui di materia orga-
nica non intieramente combusta. Così Yeffluvium avrebbe
servito anche alla miglior purificazione e conservazione
delle ceneri. Per i fori praticati sulla faccia dei canopi
e nelle maschere (P) vedasi l'interpretazione proposta a
p. 302, b.
 
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