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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0332

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- 320 -

tecnica allo scopo artistico. Nella maschera F e in
altri canopi (cfr. b, g) abbiamo veduto i fori desti-
nati all'effluvium praticati invece sulla faccia senza
troppi riguardi. Sotto gli occhi sporgono molto vi-
cini al naso i pomelli delle guancie e i sottostanti
zigomi, mentre le gote e il mento si abbassano in
forma stretta ed aguzza coperte dalla peluria della
barba (lanugo). La bocca, chiusa e modellata con
gran sentimento, si trova molto distante dalla base
del naso; ma quella distanza è nell'effetto abbre-
viata da una fossetta mediana, la quale pronuncia
le prominenze medie del labbro superiore. Anche
il mento è diviso da una simile fossetta conforme
al vero. La lanugine che cuopre le guancie, tutto
il mento, e il labbro superiore e inferiore, è resa
con leggierissimi tocchi graffiti. Il mento e le guan-
cie restano distaccate dal collo come il contorno
d'una maschera. L'individualità viva e spiccata
del presente ritratto giovanile, circola in ogni
parte dell'ossuario ; lo stile è fresco, mobile, pieno
di sentimento, quale certamente nessuno si aspet-
terebbe in un monumento di tanta antichità e di
così gretta apparenza. Abbiamo in questo singo-
lare ossuario, unico nel suo genere, uno dei più
splendidi esempi del realismo a cui s'ispira l'arte
etrusca, anche quando cerca di idealizzare le forme
umane.

[Chiusi (?) ; donato al Museo Archeologico di Fi-
renze da D. Clemente Santi].

r) Mus. Etr. Gregor. II, tav. XCLX, 4. Ossua-
rio di terra rossa trovato nelle escavazioni del
sud dell'Etruria (v. sotto). Alt. 0,42. Ha il ventre
ovoide dell'olla dal piede ripreso e sagomato (cfr. i),
e la parte superiore modellata a busto umano, con
gli omeri ed i bracci ben rilevati lateralmente
(cfr. e, h). I gomiti figurano impuntati sul davanti
sotto le costole, e terminano in due aperture ci-
lindriche evidentemente destinate a ricevere due
antibracci mobili perpendicolari all'asse del corpo,
come in certe statue cinerarie del Chiusino (v. Mi-
cali, Mon. Ined. tav. XXVI, 1, 2; ecc. e si confron-
tino gli ossuari del terzo gruppo y, x, x; q, c, r, co).
I detti antibracci andarono perduti; e con essi
andò perduta eziandio la testa umana che doveva
essere originariamente imposta sul collo cilindrico
dell'ossuario. La metà superiore del recipiente ci-
nerario, foggiata a busto, si mostra inoltre tutta
quanta rivestita di una stoffa a scacchi, espressa
in rilievo e dipinta al color bianco, con riempitivi

quadri d'altro colore. È questa una particolarità in-
teressantissima del presente ossuario, la quale, tro-
vando il suo riscontro più vicino ed istruttivo nella
veste reticolata o tessellata delle statuette di certi
altri cinerari chiusini sopra citati (v. p. 302 nota 1
cfr. Micali, Mon. Ist. tav. XXXIII), si dichiara come
caratteristica del costume etrusco primitivo ; e ag-
giunge fede altresì all'osservazione fatta a propo-
sito dell'ossuario l. Vedremo in un ossuario del
terzo gruppo (y) come anche a Chiusi qualche volta
si sia rappresentato in modo analogo la veste del
morto sul busto umano del relativo ossuario. Altra
volta invece l'ossuario rappresenta addirittura il
morto nel proprio suo abito civile, come è il caso
di vedere nel monumento qui appresso descritto.

[Dato nel Mus. Etr. Greg. II, p. 17, come prove-
niente dalle escavazioni di Cere, Tarquinia, Vulci,
Toscaneria, Orte dal 1834 al 1838 (crederei di pre-
ferenza Cere o Vulci); conservato a Roma nel
Museo Etrusco Gregoriano].

s) Tav. XII, 3. Ossuario a figura umana, e re-
lativa sedia di riposo di autenticità un po' dub-
bia. Alt. complessiva 0,73; alt. della figura ci-
neraria 0,50, circonf. 0,64; alt. della sedia 0,45,
circonf. alla base 1,12. — L'argilla rossa con cui
è fatta la figura cineraria somiglia moltissimo a
quella degli ossuari », o, mista così di polviscoli
di quarzo e sovrapinta a tempera di color bigio.
Invece la terra della sedia, senza tracce di pittura,
è di color rosso più cupo, e tien mescolati molti
sassolini neri. L'ornamentazione della base fatta
con bottoni ed astri in rilievo, nemmeno corri-
sponde alla tecnica osservata in n, o. In luogo di
essere modellata dentro e fuori secondo la vera
imitazione dell'opera a sbalzo, è superficialmente
trattata e rilevata allo stecco. L'astro poi è d'altro
tipo con circolo concentrico nel mezzo.

L'ornamentazione superiore del postergale, si-
mile a quella delle sedie ri, o, differisce essa pure
nella tecnica : inferiormente è aggiunta l'ornamen-
tazione a steccato di losanghe, trattata nello stesso
modo, ma troncata bruscamente sul davanti dal
taglio del postergale. Il fondo del sedile forato nel
mezzo secondo il solito, non è fatto come in n, o,
ma piuttosto come in i. La qualità dell'argilla,
le notate differenze tecniche, e la mancanza as-
soluta deUa colorazione a tempera mi fanno molto
sospettare della genuinità e circa la schietta perti-
nenza della sedia alla figura soprastante. Ciò nul- '
 
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