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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0343

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- 831 -

quella d'oro della tomba di Pania (v. sopra
p. 307, 5).

— ago di bronzo (lungo 0,12) che all'estremità su-
periore finisce in una spirale. Cfr. l'ago crinale
con testa a rotella trovato con l'ossuario h.

— tre anelli di bronzo.

— pezzi striati di bronzo.

— palline informi di ferro.

— pezzi di scorie.

[Trovato a Dolciano presso Chiusi, nel podere
de'Margheriti, dal 1880 al 1881?, conservato nel
Museo degli Asili di Chiusi].

§i) Tav. Villi, 7. Ossuario e relativa sedia di
terra rossa greggia traente al giallognolo (alt. del
vaso 0,59, della sedia 0,41). Il corpo del vaso arieg-
gia la forma d'un busto umano. Il piede piatto, le
anse, disposte verticalmente, sormontano l'omero
ripiegate a maglia e fatte di bastone liscio. La
testa, imposta sul collarino del recipiente, è al-
quanto grossolana, e di proporzioni maggiori del
vero. La capigliatura, trattata di rilievo a strie
regolari, lascia libera e spazieggiata la fronte,
e cuopre invece i margini delle guancie e il collo
sotto le orecchie. Intorno alla fronte sono espressi
tanti piccoli riccioli, nella moda dell'ossuario a. La
faccia di forma spiaccicata, col naso camuso, le
gote larghe quasi rugose, la bocca raccolta e gli
occhi bulbosi ed ovali contornati dalle palpebre
in rilievo dànno alla testa un carattere individuale
spiccatissimo. Lo stile e l'esecuzione di questa te-
sta ricordano la testa cineraria in tufo, descritta
di sopra, p. 298. La sedia è tutta liscia, con la
spalliera spiegata a ventagho e simile al calice di
un fiore.

[Chiusi, presso il sig. Gio. Paolozzi].

y) Micali, Mon. Ined. tav. XXXII, 5. - Ossuario
di terra nera (bucchero?), di dimensioni, secondo che
pare, ordinarie. Il recipiente cinerario ha la forma
mista dell'olla ansata e del busto umano (cfr. h),
con piede filettato. Dentro le anse anulari due an-
tibracci vuoti fìssati alle medesime con due ca-
vicchi metallici orizzontali. A giudicare dal disegno
esibito dal Micali, il quale mi fa l'effetto d'essere
meno inesatto del solito, i detti antibracci, con

<) Ecco come si esprime il Micali nel testo dei Mon.
Ined. p. 185 " il corpo del vaso si vede coperto all'in-
torno di una specie di panno listato il quale potrebbe te-
nervi luogo di drappo mortuario. ,,

le mani impugnate, hanno precisamente la forma
di quello applicato sopra l'ossuario o, ma la mo-
dellazione anatomica sembra assai meno curata.
Il corpo del vaso è ornato all'intorno con dei li-
stelli verticali in rilievo, i quali mi sembrano
corrispondere alla decorazione reticolata con cui
è espresso il vestito tessellato nell'ossuario ce-
retano r. In questa decorazione credo quindi eli
riconoscere piuttosto il tessuto del vestito del-
l'estinto (vestis clavata) (cfr. m), anziché un drappo
mortuario come ha pensato il Micali.»)

La testa, dichiarata dal Micali come virile (il
foro degli orecchi indicato nel disegno potrebbe cor-
rispondere con quello notato in q), ha la capiglia-
tura limitata sulla fronte da una linea traversale
ed ivi espressa forse in graffito (?), mentre di dietro
pare rilevata e distaccata in ciocche ricciute come
in a. Le Orecchie nel disegno del Micali devono es-
sere abbellite; all'incontro paiono bene indicati
gli occhi contornati dalle palpebre (cfr. «, /?, y),
le sopraciglia inarcate quasi geometricamente, il
naso duro col dorso spianato, le aperture nasali
profonde, la bocca e il mento prominenti, e le
linee delle mandibole. Il collo mezzo vasculare e
mezzo umano pare eguale a quello dell' ossuario n,
fissato, secondo il solito, con una caviglia me-
tallica.

Il carattere generale della faccia fa l'impressione
d'essere individuale anzi che no, e lo stile severo
accenna alla buona epoca dei canopi.

[Chiusi, trovato nel 1842; luogo di conserva-
zione ignoto].

S) Tav. XIII, 3. Testa d'ossuario in terra accesa
con tracce di colorazione bruna appena visibili alla
radice del naso. Alta dal vertice al mento 0,155; in
tutto 0,23. La chioma tagliata regolarmente poco
sopra la linea del mento, e rilevata all'intorno
come in n, o, ha i capelli espressi con larghe strie
di stecco ondulate parallelamente e convergenti
verso il vertice del capo. L'ondulamento dei ca-
pelli, fatto più sentito intorno alla fronte e alla nuca,
sembra che voglia riprodurre l'effetto dei ricci
propri a tutte le teste virili di questo gruppo.2) Il
cranio brachicefalo, privo del noto foro per V ef-
fluvium, è perfettamente modellato, quantunque

2) Affatto simile è la trattazione dei capelli del cranio
in alcune teste arcaiche della Grecia (cfr. oltre gli Egi-
neti, due teste studiate da Brunn nelle Mittheil. d. athen.
Inst. 1883, taf. VI, p. 81 sgg.). „
 
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