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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario: illustrati per servire a una storia del ritratto in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0353

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- 341 -

(cfr. F, a), non meno tipico e caratteristico. Il
naso alto e grosso, con le fosse larghe e poco pro-
fonde, è studiato in ogni suo particolare davanti
al vero. Così dicasi degli occhi bulbosi molto spor-
genti, ma piccoli e quasi acuminati nel cristallino
sotto le palpebre chiuse ed originariamente di-
pinte (?). Il rialto che limita la fronte è conti-
nuato al di qua delle orecchie, dove cominciano
le guancie piatte, cadaveriche, le gote quasi flo-
scie, e il mento tondo con sottogola carnoso. La
bocca semiaperta, resa con un semplice taglio
breve ed irregolare (cfr. f, q ecc.), disarmonizza un
poco con la trattazione maestrevole e stretta-
mente naturalistica di tutta la testa. La faccia
in generale fa a prima giunta l'impressione d'ap-
partenere piuttosto a un uomo che ad una donna, *)
ma chiunque ha osservato e conosce i tipi carat-
teristici di certe vecchie del volgo toscano, facil-
mente se li richiama davanti a questo ritratto,
il quale credo caratterizzato come muliebre dai
fori per gli orecchini. — Per quanto concerne l'arte
e lo stile, chi non vede l'originale, e giudica sol-

i) L'artista che fece il disegno trovava nel tipo di que-
sta testa i tratti di Luigi Filippo, io piuttosto quelli di
Gian Gastone e di Caterina de'Medici!

tanto dalla riproduzione zincografica data sulla
nostra tavola,2) da un lato forse durerà fatica a
persuadersi di aver qui un ritratto riferibile al
tempo delle tombe a ziro (sec. VII - «/, VI a. £),
e dall'altro lato nemmeno potrà rendersi esatto
conto della notata sorprendente maestria con cui
è ottenuta la fusione plastica della maschera in
questo coperchio cinerario. C è in tutto il ritratto
una freschezza artistica e un sentimento del reale
così profondo da superare qualunque aspettazione
più esigente, e qualunque prevenzione men che
favorevole. Siamo agli albori di un'arte iconica,
eppure ci troviamo tanto avanzati nello spirito
del vero ritratto naturalistico. Non erro a dire
che, dati tali principi, nessuno potrà ormai ma-
ravigliarsi se dopo tre secoli avremo il ritratto
deli'Arringatore, e l'iconografia romana.

Luigi A. Milani.

2) Il disegno originale, fatto dal sig. Leoncini artista di
vaglia, ha sgraziatamente perduto molti dettagli nella
successiva riproduzione zincografica.

Museo italiano di antichità classica — Voi. I. Punt. III.
 
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