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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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De Petra, Giulio: Gli ultimi ripostigli di denari
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0360

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- 348 -

Denaro ridotto a ~

24 /VE asse gr. 36,42 media di 14 es. da 38,61 a 28,90 (pg. 715) „ 3,87 media di 4 es. da 4,03 a 3,53

scrofa „ 36,94 media di 5 es. da 40,58 a 28,62 (pg. 582) „ 3,60 media di 3 es. da 3,65 a 3,55

f ulmine „ 35,84 media di 5 es. da 40,85 a 30,58 (pg. 425) „ 3,85 media di 6 es. da 4,27 a 3,46

cane „ 33,86 media di 9 es. da 42,52 a 30,17 (pg. 324) „ 3,85 media di 3 es. da 3,90 a 3,82

meta del circo „ 33,67 media di 8 es. da 40,54 a 27,69 (pg. 298) „ 3,55 media di 4 es. da 3,88 a 3,40

mosca „ 33,41 media di 5 es. da 41,10 a 30,02 (pg. 502) „ 3,88 media di 14 es. da 4,01 a 3,75

asta sul dritto „ ,, „ (pg. 443) „ 3,87 media di 5 es. da 4,11 a 3,65

pentagono „ „ „ (pg. 530,533) .. 3,60 media di 9 es. da 4,21 a 2,99
torque vittoriato gr. 2,88 media di 2 es. di gr. 2,94 e 2,81 (pg. 575)
Blacas 22 M

23 AA „ 2,37 media di 4 es. da gr. 2,83 a 2,10 (pg. 723)
31 M

Riccia e Maseeà

Questi due tesori quasi gemelli vanno perfetta-
mente di accordo nel risospingere taluni denari, o
perchè presenti o perchè mancanti, ad un'età o
più antica o più recente di quella, che era stata
loro assegnata. Ma l'accordo non dura, se si viene
a distribuire cronologicamente le monete, secondo
il grado di conservazione osservato nell'uno e
nell'altro deposito; poiché mentre il primo, la
Riccia, si presenta in condizioni normali, pare in-
vece che i denari trovati a Maserà siano antica-
mente passati per la trafila di una scelta, avendo
la intera massa un aspetto di freschezza straor-
dinaria. Questa composizione quasi artificiosa fece
deporre al Garrucci la speranza di ricavare un
frutto dall'esame di Maserà; e ci avrei rinunziato
anch'io, se tranquillamente avessimo potuto af-
fidarci alle caratteristiche risultanti dalla Riccia.
Ma da questa abbiamo:

Blacas 103 Au Ruf 9 assai usati

91 G. dir Trige 44 usati

92 M. Aureli Gota 6 „

93 Gn. Geli 39 „
100 C. Reni 94 „

che dovrebbero per conseguenza venir prima di

52 C. Scr. 43 poco usati

68 G. Maiani 47 „

69 L. Sauf 69 „
73 L. Semp Pitio 35 „
75 C. Ter Lue 26

Con ciò i quadrigati n. 103, 91, e le modifiche al
bigato (n. 92 biga di centauri, n. 100 biga di ca-

proni) vengono a introdursi nel primo periodo,
mentre ai denari di questo si concedevano i soli
tipi eie'Dioscuri e della biga con Diana o con la
Vittoria {Monn. Rom. II, pg. 206). I n.; 91 e 93,
che hanno il bronzo, ma non l'asse, vengono pure
a inframezzarsi nel primo periodo, durante il quale
i monetieri non trasandano mai l'asse, quando co-
niano il bronzo. Finalmente la Riccia impone al-
tri sbalzi inattesi, che del resto non contraddicono
ai criteri già stabiliti:

66 A. Spuri 17 poco usati

77 Gn. Lucr. Trio 121

94 Diana in biga di cervi 21 quasi nuovi

102 M. Baébi Q. f. Tampil 170 „

Se per le obbiezioni nate dalla Riccia potevano
parere emendabili i caratteri storici formulati sul
primo periodo della moneta di argento, potevano
d'altra parte essere anche sbagliati alcuni giudizi
sulla conservazione de' denari della Riccia, in quanto
que'giudizi furono dati non con l'esame attento
de'singoli esemplari, ma dall'apparenza del com-
plesso, la quale ne'gruppi molto numerosi, come
quelli di Riccia, può essere fallace.l) E poiché per
indennizzarci della dispersione di questo impor-
tantissimo tesoro, la buona fortuna ce ne mandava
un altro perfettamente sincrono, mi parve che sa-
rebbe stata una grande accidia il metterlo da parte,
sol perchè alla prima occhiata non dava l'impres-
sione più favorevole. Certamente non era facile
avere da Maserà una risposta congruente; ma
neanche era impossibile, adoperando nell'esame
una grande oculatezza : e specialmente ne' denari
più antichi e più copiosi potevasi, notando le mi-

*) Se ne ha la prova materiale nel n. 91 G. Cur Trige,
che nel catalogo di Biccia ebbe 44 denari usati; sei di
questi vennero in seguito restituiti al figlio (C. Gur.f Trig);

ma intanto una stessa nota di bellezza era stata data, con
la distanza di una generazione, ai denari del padre e a
quelli del figlio.
 
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