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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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De Petra, Giulio: Gli ultimi ripostigli di denari
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0361

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- 349 -

nime differenze, sorprendere gl'indizi del tempo Relativamente ai quesiti sopra esposti, ecco il

diverso che erano stati in uso. risultato di Maserà in confronto di Riccia:

Riccia

52 G. Sor 43 poco usati

68 C. Maiani 47 „

69 L. Sauf 69

73 L. Semp Pitio 35 „

75 G. Ter Lue 26 „

91 G. Gur Trige 38 usati

66 A. Spuri 17 poco usati

103 Au Buf 9 assai usati

93 On. Geli 39 usati

92 M. Aureli Gota 6 „

94 Diana in biga di cervi 21 quasi nuovi
100 G. Beni 94 usati

77 On. Lucr. Trio 121 poco usati

102 M. Baebi Q. f. Tampil 170 quasi nuovi

Maserà

12 poco logori

2 logori 5 „ 4 quasi nuovi

3 „ 10 „ 6 „ 3 nuovi

15 „ 12 „ 1 „

8 „ 5

6 „ 6 „

3 » 2 „

2 » > » 2 „

1 » 8 „ 7 „ 2 „

2

1 » 2 „ 2 „ 1 „

9 7 3

" 1! ' » u lì

2 „ 12 „ 10 „

8 „ 34 „ 16 „

Dunque Maserà conferma ai n.1 52, 68, 69, 73, 75 Riccia Maserà

il posto, che avevano avuto nel primo periodo; ') 146 G- Serve^ 1 ~

conferma che il secondo periodo, cominciando 128 M- Porc Laeca 4

, • ™ ,■ 143 G. Metellus 4

co n.1 91, 93, 103, abbia per contrassegno la m- 145 g j^ax _ 1

troduzione del quadrigato; -)

ammette che il n. 66 A. Spuri vada o alla Però il Mommsen Sitzungsber. (pg. 1152-3) non sa

coda del primo periodo, o fra i primi monetieri spiegarsi come il n. 146, per niente raro, sia ap-

del secondo; e poiché questo denaro non ha l'asse, parso nella Riccia e manchi a Maserà che è cer-

ho preferito includerlo nel secondo periodo; tamente posteriore, avendo tre denari (n. 128,

di accordo con Riccia, trasporta al secondo 143, 145) che mancarono a Riccia. Egli suppone

periodo il n. 77, che mancando del bronzo, non che o per una svista sia stato incluso un esem-
infirma con questo mutamento il criterio stabilito ■ piare di G. Serveil fra i denari di quel ripostiglio,

dal Mommsen ; o sia stato erroneamente indicato, per iscambio di

ravvicina il n. 94 (biga di cervi) alle bighe C. Serveili M. f. (Blacas n. 124). Espunto dalla

di centauri e di caproni (n. 92, 100); Riccia, quel denaro doventa posteriore a Maserà:

conferma d'accordo con Riccia un posto più e i tre monetieri, che si credeva formassero un col-
tardo al n. 102. legio, vengono a collocarsi così: M. Metello prima
Nè la Riccia, nè Maserà ammettono il collegio del nascondimento di Riccia, Q. Massimo nel breve
formato dal Cavedoni co'tre monetieri M. Metello, intervallo fra i due depositi, e G. Servilio dopo
G-. Servilio e Q. Massimo (n. 144, 145, 146). Poi- il nascondimento di Maserà.
chè, non essendovi dubbio che gli ultimi denari di

un ripostiglio siano quelli non completamente en- Fuscaldo
trati nella circolazione, queUi cioè che sono in-
sieme i più freschi e i meno copiosi, abbiamo per Nel 1850 il sig. Gennaro Valenza di Fuscaldo

Riccia e Maserà questa serie: (in Calabria) scovrì nella contrada detta S. Leo-
nardo un tesoretto di circa 1030 denari. Ventiquat-

144 M. Metellus Q. f ^ST tr0 amÌ d°P°' nel 1874' ne P°rtÒ Ìn NaP°U 871

159 Sex. Mi Gaisar 7 2 aSu amici ne aveva donati una cinquantina, e 110

180 n. Fabi Pidor 7 i de'più freschi li aveva lasciati a casa, volendo ser-

!) I monetieri del 1.° periodo, che hanno usato il tipo gruppo; ma ho dato più peso alla forma della leggenda

de' Dioscuri, formano due gruppi, l'uno più, l'altro meno assai compendiata, per conservargli il posto che già aveva,
antico, e fra essi intromettesi la serie con la Vittoria in La nota di assai usato, che nella Riccia ha avuto

biga. Dovrebbe C. Scr. tanto per la Riccia (43 poco usati), il n. 103, si può spiegare con lo scarso rilievo de'suoi tipi;

quanto per Maserà (12 poco logori) migrare al secondo donde potè sembrare più logoro che in realtà non fosse.

Museo italiano di antichità classica — Voi. I. Punt. III. 45
 
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