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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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De Petra, Giulio: Gli ultimi ripostigli di denari
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0366

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- 354 -

tecodruzzo le anzidette due specie, è da attribuirsi
tutta al divario di tempo, in che furono emesse.
Quindi son persuaso che il triumvirato, di cui fece
parte P. Crepusio, debba prendere uno degli ultimi
posti in Montecodruzzo ; ») e però l'unico esemplare
entrato nel ripostiglio di Cingoli va in conto delle
due o tre monete che, per dichiarazione del mar-
chese Raffaelli, vi aggiunse il colono.

S. Miniato

Se Carrara e S. Miniato sono, come pare, del
tutto contemporanei, Carrara ha il n. 251, che non
apparisce in S. Miniato, e questo ha il n. 255, che
manca a Carrara.2) La qual cosa il Mommsen
(Zeitschr. 1. cit. pg. 52) spiega facendo compagni
nella magistratura monetale L. Rutilio e G. Pobli-
cio, sì che il denaro dell'uno entrò nel ripostiglio
di Carrara, e quello dell'altro in S. Miniato. Questi
due nascondimenti, fatti entrambi nel suolo d'Etru-
ria, si riferiscono certamente all'insurrezione ivi
nata nel 676 dopo la morte di Sulla, e fomentata
dal console M. Emilio Lepido.

Hèv-Szamos

I n.i 252, 253, 254, 257, 258 vennero considerati
come i più antichi nel gruppo di Frascarolo e Ron-
cofreddo, e messi immediatamente dopo Carrara,
perchè si trovarono nel tesoretto dacico di Hév-
Szamos, dove mancavano i rimanenti n.1259 a 265
di Frascarolo e Roncofreddo. Per altro giustamente
osserva il Mommsen {Zeitschr. 1. cit. pg. 57), che la
mancanza di alcune specie ha un valore scientifico
nei soli tesori molto numerosi, ne' quali si può sta-
bilire, che i denari mancanti siano stati coniati
dopo il nascondimento. Ma un ripostiglio così pic-
colo come il dacico (in cui entravano soli 120 de-
nari) lascia sempre il dubbio, se le specie che non

1) La serie più probabile credo che sia questa: — n. 230
C. Censori — 229 Cn. Lentul — 228 L. Rubri Dossen —
241 C. Norbanus — 240 C. Licinius Macer - 244 G. Ruf -
226 L. G. Memies — 232 L. Sulla imp, L. Manli prò Q
(moneta militare non apparsa in Montecodruzzo, perchè
coniata in Grecia e nell'Asia Minore, si diffuse parecchi
anni dopo in Italia) — 239 Gar.. Ocul.. Ver.. — 233 Mn.
Fontei — 234 L. Iuli Bursio — 242 P. Fourius Crassipes
aed cur — 227 L. Censorin, P. Crepusi, G. Limeta — 236 Q.
Anto Balb pr - 235 M. Fan. L. Crii, aed pi. - 243 C. Cas-
sius, L. Salinator — 237 C. Val. Flac imperai — 238 C.
Anni T. f. T. n. procos.

ha manchino perchè non ancora coniate, o per una
mera combinazione. Quindi il Mommsen ritiene
Hév-Szamos come contemporaneo a Frascarolo e
Roncofreddo ; si può anzi dire che certamente sia
posteriore, poiché presenta il n. 258 Kaleni Cordi,
che manca a Frascarolo, Roncofreddo e Palestrina,
e che si ritrova solo nel tesoretto di Compito.

Frascarolo, Roncofreddo, Palestrina

Dopo i denari di Carrara e S. Miniato vengono

8 denari comuni a Frascarolo, Roncofreddo e Pa-
lestrina :

n. 231 Ti Glaud Ti. f. Ap. n

253 G. Nae. Bai

254 L. Papi

256 L. Procili f

257 M. Voltei M. f

261 G. Egnatius On. f. Cn. n. Maxsumus

263 L. Lucreti Trio
265 P. Satrienus

2 denari comuni a Frascarolo e Roncofreddo (man-
canti a Palestrina)

252 L. Gassi Q. f

259 Cn. Len, Q

1 denaro comune a Frascarolo e Palestrina (man-

cante a Roncofreddo)
299 C. Postumi Ta

2 denari proprii di Roncofreddo (mancanti a Fra-

scarolo e Palestrina)

262 L. Farsulei Mensor

264 L. Busti

3 denari proprii di Palestrina (mancanti a Frasca-

rolo e Roncofreddo)

260 P. Leni. P. f. L. n
268 L. Plaetorius L. f
288 L. Cossuti C. f. Sabula

Fra queste molteplici combinazioni bisogna pro-
cedere molto cautamente, per non inciampare.

2) Di accordo col G-amurrini {Periodico Numism. V, pg. 248)
il Mommsen {Zeitschr. 1. cit. pg. 52) aggiunge al n. 255
il n. 256 come rinvenuto anche a S. Miniato. Ma la con-
dizione di questi due denari è ben diversa, comunque man-
cassero entrambi nel nota mento generale di quel ripo-
stiglio. Invero la moneta di G. Poblicio è contenuta nel
foglio, che descrive i denari trasmessi a Firenze il 9 mag-
gio 1748 come saggio di tutto il tesoro. Invece il denaro
di L. Procilio fu aggiunto nel notamento principale dopo
compiuta la descrizione, allo stesso modo che il n. 290. Or
se quest'ultimo viene ragionevolmente escluso, un'eguale
riserva bisogna fare pel denaro compagno.
 
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