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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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De Petra, Giulio: Gli ultimi ripostigli di denari
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0371

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- 359 -

Gn. Piando ed A. Plozio {Munzw. pg. 629-30).
Nel 701, mentre funzionava una commissione stra-
ordinaria (Nr. 277, 309), venne stabilita l'annuita
dei triumviri monetali, che andò in vigore nel 702 ;
e così i nove zecchieri del tesoro di Cadriano vanno
distribuiti negli anni 702, 703, 704.

OSSOLABO, VlLLOLA, CoLLECCHIO

Questi tre ripostigli hanno comuni 8 triumviri
monetali: C. Antius C. f. Restio — T. Carisius
Illvir — G. Considius Paetus — Mn. Cordins Bu-
fus Illvir — L. Hostilius Saserna — L. Papius
Celsus Illvir — L. Plautius Plancus — Q. Sici-
nius Illvir.

A. Licinius Nerva, che si è trovato ad Ossolaro
e Villola, e per combinazione è mancato a Collec-
chio deve senza dubbio unirsi ai precedenti, per
compiere i tre collegii degli anni 705, 706, 707.

Tre di questi monetieri, T. Carisio, Mn. Cordio e
Q. Sicinio, mentre ostentano il titolo di Illvir, pon-
gono su alcuni loro denari S- C- Le due cose, che
a prima giunta pajono repugnanti (poiché niun ma-
gistrato aveva bisogno dell'autorizzazione del Se-
nato, per adempiere le funzioni inerenti al suo uf-
ficio), si conciliano ammettendo una iterazione di
poteri. Difatti ai magistrati con imperium militare,
che nel 705 si schierarono dalla parte del Senato,
si prorogava ipso iure V imperium, fino a che du-
rava la guerra o subentravano i loro successori.
Ma per i magistrati che avevano, come i triumviri
monetali, carattere puramente civile, non essen-
dovi prorogazione di poteri (Momms., Staatsr. I,
pg. 14, not. 1, pg. 615-16), doveva intervenire il
Senato a prolungare il loro ufficio per l'anno 706,
acciocché non fosse sospesa l'emissione della mo-
neta occorrente per la guerra,

Questa spiegazione regge, quando si presupponga
che T. Carisio, Mn. Cordio e Q. Sicinio siano stati
triumviri nel 705 e, fuggendo da Roma, abbiano

4) Venere, che dall'alto mira la gran contesa che agita
il mondo, e pesa nelle bilance i destini delle due parti
avverse, è un tipo assolutamente Cesariano e posteriore
alla giornata di Farsaglia; poiché la psicostasia affidata
alla divina Genitrice della gente Julia lascia chiaramente
intravedere a chi debba il giudizio riuscire favorevole.
Sicché dopo il 9 agosto del 706, quando passavano al par-
tito di Cesare tutti quelli che stanno sempre col più forte,
Mn. Cordio ripudiò il Senatusconsulto, in virtù del quale
aveva battuto il denaro col tipo di Amore sul delfino, e
coniando in copia grandissima la moneta col tipo di Ve-
nere con le bilance, volle ingraziarsi il fortunato vincitore.

seguito in Grecia il Senato. Per Q. Sicinio ciò si sa
certamente; poiché nella moneta egli unisce al suo
nome quello del pretore C. Coponio, che nella let-
tera di Pompeo Magno ai consoli Lentulo e Mar-
cello (Cic. ad Attic. Vili, 12) è ricordato come pre-
tore di quell'anno (705), e nel seguente 706 prae-
torio imperio comandava la flotta dei Rodii a Du-
razzo (Cic. de Div. I, 32). Quello che risulta nel
modo più sicuro per Q. Sicinio, si può estendere
agli altri due triumviri, che hanno denari nelle
identiche condizioni di lui. Invero tutti e tre im-
pressero alcune monete senza la formola S • C ; le
quali, fatta eccezione per un tipo di Mn. Cordio,l)
essi coniarono nel 705, quando erano triumviri per
elezione popolare ; ed emisero denari con S • C,
che spettano al 706, quando erano triumviri in
virtù di un Senatusconsulto.

Non potendo, per la ragione ora esposta, am-
mettere col Cavedoni [Bagg. pg. 218) un secondo
triumvirato di monetieri Pompeiani per l'anno 706,2)
ritengo che gli altri sei triumviri, designati con le
elezioni fatte in Roma dal partito di Cesare nel 705
e nel 706, siano stati preposti alla zecca per gli
anni 706 e 707. Hostilio Saserna con molta pro-
babilità può ascriversi al 706, perchè i tipi dello
Spavento e della Paura alludono agli sconfitti di
Farsaglia, e la Vittoria col caduceo può esprimere
la .pace attesa e desiderata dopo il conflitto. Consi-
dio Peto3) e Papio Celso li attribuisco all'anno 707,
perchè i loro denari si trovarono freschissimi ed in
poco numero ad Ossolaro.

Parimenti comuni ai tre ripostigli sono le mo-
nete di Vibio Pansa e di Albino figlio di Bruto.
Queste, per generale consenso, venivano collocate
nel 711, e riferite al console di quell'anno e a
D. Bruto assediato in Modena da M. Antonio. Ma
bene ha osservato il Mommsen {Zeitschr. XI,
pg. 154-57), che i due nomi, essendo inseparabili
per la moneta che dà ricongiunti Albinus Bruti f.
e C. Pansa, non si trova nel 711 un momento, in

2) Es ist sehr zweifelhaft, oh fiir dies Jahr (706) Neu-
waMen stattfanden. Momms. Munzw. pg. 658, not. 557.

C. Considius filius (Caes. Bell. Afric.) occupava nel-
l'anno 708 Adrumeto, ed ebbe in grazia la vita da Cesare
dopo la presa della città. Poiché il filius, aggiunto al nome,
pone in manifesto rapporto questo C. Considio con l'altro
di cognome Longo, propretore dell'Africa, illustratosi nella
stessa guerra e nella stessa provincia, felicemente il Bor-
ghesi (Oeuvr. II, pg. 151) ha stabilito che l'uno fosse figlio
dell'altro. Ma non è ugualmente certo che il Considius
filius sia stato zecchiere Pompeiano nel 705; ed io credo
che niente abbia che faro l'uno con l'altro.
 
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