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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Poggi, Vittorio: Iscrizioni etrusca su di un vaso fittile a forma di uccello
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0388

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- 376 -

gettato le basi, secondo la quale il prenome del figlio
enunciato in forma vezzeggiativa presuppone che
uno stesso prenome fosse comune al padre e al
figlio, e che l'impiego della desinenza vezzeggia-
tiva avesse appunto per scopo di distinguere, tanto
nei rapporti della vita pratica quanto nella enun-
ciazione dei contrassegni personali sui titoli, la
persona del figlio da quella del padre omonimo.

Ho già osservato in proposito come tale ipo-
tesi sia avvalorata dal fatto che gli individui così
prenominati si astengono generalmente dal citare
sui titoli il prenome paterno, se uomini, e ma-
terno se donne: il che si riscontra non soltanto
su titoli del tipo più semplice, quali

larzile: || curspen||a — F. I Suppl. 148;

larza etru — F, 1597;

larza s'ilunis — Gf. App, 859;

veinza || serice || cicu — F. II Suppl. 69;')

ma bensì, e più assai, in epigrafi il cui titolare
alla enunciazione del proprio prenome e gentilizio
fa seguire anche la citazione della maternità:

larza: pumi: felial — F. 534 quat. i;
larza : presnte : putial : — F. 905 bis a; -)
lariza • campane |[ le-5-ial — F. 1631 ;
arnza: petrni: tetinal: a — F. 905;
arnza: capsna: semmai — Gr. App. 224;3)
arnza: trepu: tlesn || al — F. 924;
arnza: anie: heizumnapial-F.IfSfyp_pZ.170c;
larza || urinate || ,9-eprinal — F. 534 bis k.4)

Si troverà difficilmente una ragione plausibile
di siffatta astensione quando non si supponga,
come dissi, che questa sia soltanto apparente, e
che il prenome paterno per gli uomini e materno

») Questo Venza Cicu, di cognome Serice, era secondo
ogni probabilità figlio di un ve cicu, " Vel Cicu, „ il cui
tegolo sepolcrale giaceva a lato del suo nella stessa tomba;
ciò che militerebbe a sostegno della mia ipotesi. Sem-
brerebbe potersi addurre in contrario l'iscrizione

arnza: ap||rte: la — F. 1569 bis c;

ma dal confronto della congenere F\ I Suppl. 339 si evince
che la nota la non è qui altrimenti sigla del prenome
paterno, come a prima vista si potrebbe supporre, ma
bensì del sostantivo lautni =» libertus, secondochè venne
riconosciuto anche dal Pauli (Etr. Stud. I, p. 49).

2) Questa iscrizione sembra tutt'una colla Gamurri-
niana 956, larza: presitze: plutial.

s) Anche questa sembra identica alla Fabrettiana462ter.

») Il Fabretti trascrive urinata, ma il monumento
originale che ho avuto agio di riscontrare nel Museo di

per le donne debba in tali casi sottintendersi enun-
ciato implicitamente con quello dei rispettivi figli,
e possa da questo dedursi col detrarne semplice-
mente l'elemento vezzeggiativo.

Ancor più significativo è poi il caso di quei
titoli in cui si cita bensì il padre, però col nudo
cognome e senza alcun cenno del prenome, quasi
che questo dovesse essere abbastanza noto per
sè stesso. Tali sarebbero i seguenti :

arnza • vetus'a — F. I Suppl 178 bis

" Arnza, di Vetu (figlio); „

venza: velsi : pru||tesa: latinial: - F. 765

" Venza Velsi, di Prute (e) di Latinia (figlio); „

venza : heimni marka||ni • klan — G.App.Mò

" Venza Heimni, di Marcani figlio. „

Se non che un altro argomento e non d'indole
meramente negativa, come i fin qui addotti, mi-
lita a favore della esposta teoria: ed è quello de-
dotto dall'esame dei rari titoli su cui individui il
cui prenome affetta la forma vezzeggiativa citano,
per eccezione, il prenome del padre. Questi titoli, di
cui i seguenti campioni potranno porgere un'idea,

arnza: tlésna: arn-5-alisa: camarinesa —
F. 730;

larza: secu jj larisal — G. App. 501;
larza: tiscuni || larisal : ventia|[s' — ib. 913;
laftiu cuclnies lardai clan — — — F.
I Suppl. 438 ;s)

non solo avvalorano l'ipotesi che il vezzeggiativo
importi identità sostanziale di prenome fra pa-
dre e figlio, identità appena larvata dal suffisso
diminutivo che serve a distinguere la personalità
del secondo da quella del primo, ma darebbero

Firenze non lascia adito al menomo dubbio circa la le-
zione urinate da me qui proferta. Per contro, il terzo
membro è precisamente scritto #epvinai come riporta
il Corpus, sebbene il confronto della 534 bis i ponga in
sodo essere un errore del quadratario invece di #eprinal.

6) Più curioso è il caso in cui anche il prenome del
padre affetta una forma vezzeggiativa, però con desinenza
alquanto diversa da quella che caratterizza l'appellativo
del figlio, p. es.

arnza: arnzius' |) slai#es' — F. 1511
" Arnza, di Arnziu Slaithe (figlio). „

Anche i gentilicia danno luogo talvolta a simili forme
vezzeggiative esplicantisi con fenomeni analoghi, come

tiuza tius : vetusal || clan *anas || tlesn al |]---

F. 726 ter d

" Tiuza, figlio di Tiu Vetu (e) di Thana Tlesnei „
 
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