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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Poggi, Vittorio: Iscrizioni etrusca su di un vaso fittile a forma di uccello
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0391

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- 379 -

tuttavia non trovò grazia presso alcuni archeologi
in Italia, per altro competentissimi nella soggetta
materia, i quali senza aver mai esaminato e nè
tampoco visto l'originale, non si peritarono di di-
chiararlo falso. Lo stesso eh. Gamurrini si astenne
dal dar ricetto al testo epigrafico nella sua Appen-
dice alla raccolta Fabrettiana, motivando la sua
astensione con ragioni dedotte unicamente dalla
forma insolita del monumento. ») Il che non tolse
che i più eminenti etruscologi stranieri, quali il
Deecke, il Pauli, il Nissen, il Kòrte, il Ring in
Germania, il Taylor in Inghilterra, il Bugge in Nor-
vegia ecc., non ne proclamassero altamente l'au-
tenticità, facendone, anzi, argomento eli dotte il-
lustrazioni. -)

Potrei all'uopo addurre molti altri esempi di
monumenti etruschi ingiustamente condannati, o
fatti segno ad infondati sospetti.3) Da un eccesso
siamo trascorsi ad un altro. Non è lontano il tempo
in cui la professione di un ottimismo senza limiti
era di prammatica fra i cultori dell'archeologia
etrusca; nè alcuno mi disdirà se, per restringermi
ai monumenti epigrafici, affermerò che il Corpus
abbonda di iscrizioni il cui carattere spurio è
troppo evidente. Oggi l'esagerazione è in senso op-
posto: s'intravedono dapertutto delle imposture,
si subodorano ovunque delle mistificazioni. Am-
metto che gli archeologi in genere, e in particolare
gli etruscologi, debbano oggi più che mai procedere
con piedi di piombo neh' apprezzare T autenticità

4) V. la Prefazione dell'Appendice, p. VII.

2) Per tacer di tanti altri eruditi, ultimamente ancora
il eh. prof. E. Bormann, al cui competente giudizio sot-
toposi io stesso il bronzo originale in Piacenza, non du-
bitò di ritenerlo superiore ad ogni eccezione, nè diverso
fu il parere espresso in proposito dal eh. prof. E. Dressel
nella recente occasione in cui trovandosi di passaggio per
detta città gli venne presentato il monumento stesso dal
gentile e colto proprietario conte Fr. Caracciolo.

A coloro i quali si occuparono o siano per occuparsi
di quel curioso cimelio non riuscirà senza interesse il
sapere che ebbi agio, durante il mio ultimo soggiorno in
Piacenza, di eseguire una nuova e accuratissima trascri-
zione del testo epigrafico, la quale potrà così dirsi accer-
tata, e che differisce su qualche punto dalla lezione pro-
ferta dal Deecke.

3) Fra i monumenti contro cui si sono elevati più dubbi
in questi ultimi anni si può citare il curioso anello Strozzi
(F. III Suppl. 405) : eppure io riterrei che non possa se-
riamente mettersi in forse nè l'antichità del cimelio e
nè tampoco la genuinità dell' iscrizione di cui è fregiato.
Per contro, basterà un giro per le sale dei nostri mag-
giori musei a convincere chiunque abbia l'occhio alquanto
famigliarizzato colle leggende etrusche che certi monu-

delle scoperte che vengano ad essi segnalate; che
niuno ignora come da qualche tempo siansi molti-
plicati i tentativi di frode per parte di abili falsari,
i quali cercano di speculare sul vivo interesse
destatosi ovunque per lo studio delle antichità
etrusche figurate e scritte. Ma procedere'con cau-
tela non vuol diro condannare preventivamente:
e nel dubbio, il miglior partito sarà certamente
quello di pubblicare il monumento qual'è, fa-
cendo bensì le debite riserve, ma deferendo al giu-
dizio superiore della critica la decisione in ultima
instanza della sua legittimità, in base agli indizi
che fossero per emergere ulteriormente prò o con-
tro la stessa.

Tornando alla voce mia/, che abbiamo detto
ritrovarsi anche sul piombo di Mugliano, il Deecke
vede in essa un abbreviazione di mla^a (acc.
sing. mla^an, sullo stesso piombo) — lat.pla-
centa 11 focaccia, „ col confronto del gr. fxalax- -
lat. plac-.

Il Pauli parte bensì dallo stesso principio, cioè
dalla corrispondenza dell'etr. mla%- col lat. plac-,
ma per riuscire ad altra deduzione. Secondo lui,
infatti, la voce stessa sta nel passo indicato per
mla^a = lat. placa, imperativo del verbo placare.

Ora egli è evidente che l'inaspettato riscontro
a cui dà occasione il ricomparire del controverso
mlax nella soggetta iscrizione ha per effetto, an-
zitutto, di infirmare ambedue le esposte spiega-
zioni : non potendosi in modo alcuno adattare al

menti a cui si fa tanto di cappello offrono, chi ben guardi,
materia di serii appunti alla critica. Per atto di esempio,
chi potrebbe sostenere conscienziosamente che nulla siavi
a ridire sulla iscrizione del famoso sarcofago Cornetano
istoriato di pitture sul marmo, del Museo di Firenze ?
Parlo, beninteso, della sola iscrizione che fregia, o per
dir meglio sfregia il corpo del sarcofago; la quale altro
non è che una scorretta imitazione di quella, indubbia-
mente genuina, incisa sul coperchio fastigiato; imitazione
eseguita da mano rozza, inesperta e sacrilega, deturpando
le magnifiche pitture del prospetto, forse all'ignobile scopo
di accrescere il valore venale del monumento.

Siccome la trascrizione proferta dal Fabretti (F. I Sup-
pl. 436) è alquanto inesatta, non tornerà discaro agli stu-
diosi che io qui esibisca la vera lezione di ambedue le
epigrafi desunta dal testo originale.

a) sul coperchio :

ram#a : huzenai : #ui : ati : nacnva : lar#ial
apaiatruszileteraias

b) sul lato anteriore del sarcofago:

ram*a: huzenai : #ui : cesu : api: nacna: lar^ial:
apiatruszileierais
 
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