ao
INC
jon a'ipinte colia punta . V’è u-
na certa negJigenza pittoresca più
gradevoie de’ tagJi i più esatti,
Tocco piccante, coior soave , e
amabil varietà , bencliò i suoi la-
vori sieno quasi sempre gii stessi ;
piccole Jinee dìversamente incìi-
nate, incroeiate, riavvicinate e
confuse insieme .
40. Pietro Testa n. a Lucca
16x1 s’ affogò neJ Tevere 564,0 .
Vivace , e alquanto magro . J1
suo S. G iroJamo dei Domenichi-
110 è d’ una beJJa acqua forte .
41. Abramo Bosse m. 1687 i'n
Parigi fu imitatore di CaJJot .
La sua Carità , e Je nozze di Lui-
gi XIV. son pregevoli . Egfi s’
impegnò a imitar coi boiind? il'
acquaforte, e l’ acquaforte col
bolino. Ma a che servono tali
impegni ?" Crearsi deJIe difficoltà
per iJ piacere di vincerle, è una
vittaria vana , che darà sorpresa
e niente altro . Dacchè si han-
no ckg-li strumenti , si adoperi
quello che più conviene per ese-
guive con faciJità e a cJovere .
Egli scrisse su T Architettura e
su Ja- Prospettiva . La sua opera
su la mamera d' incidere aìV ac-
qiiafòrte e a bohno è stata au-
m. entata da M. Cochin .
42. Salvator Rosa NapoJetano
n. 1615 111.1673 , pittore , poeta,
incisore rnagro e trascurato , ma
vivace .
43. Sebastiano Boterdon n. 2
Montpellier 1616 m. 1671 più ri-
marchevole per la composizione
che per il lavoro .
44. Benedetto Castiglrone Ge-
uovese n. 1616 m. 1670 pieno d ;.
gusto, tagii corti, scherzi di
punta , graffj che incantano, co-
rne Ja; Belia.
4$. Gio. i? Pótre■ Parigjno n.
1617 ua, 1682 , di gusto , ma non
INC
senrpre di buon accordo . Fu d'
nna famiglia fèconda di artisti.
46. Fra.-icesco Cbauveau Pari-
gino n. 1620 m. 1676 Javorò in
piccoio con dolcezza , ma col bo-
Jino fu freddo.
47. Cornelin Bloemaert n. in U-
trechf 1603 m. in Roma 1680 .
Introdusse una nùova rtìaniera d T
incider a bolmo . Egii si segna-
lò per Ja beliezza de’rratti, per ìi.
taJento ancora ignoto' delie de-
gracfazioui insensibili de’lumi ai-
Je cmbre , e per Ja variefà de’
toni. secondo Ja difFerenza de’ pia-
ni ; ma non variò i lavori secon-
do la varietà aegiì oggetti. Il
suo grr.no tende sempre ai qua-
drato , ha del riposo e d-el.Ia tras-
parenza, ma non ha nierito che
qua.ndo è. 'oen situafo, nè con-
viene a tufto . IJ suo tratfo ten-
de ai circoiare » Per tutto que-
sto egii cadde in raoJJezza, e nel
freddo. La sua migliore stampa
è iJ Tabita dei Guercino.
48. Carlo Audran Parigino n.
1394 m. 1674 fu deJJo stile di
Bloemaert .
49. Stefa.20 Baudet Francese n.
1598 m. 1671 incise sui gusto di
Bìoemaert, e vi um l’acquafor-
te , che esige maggior purezza .
Ha qualche merito il suo Vitei-
Io d’ 010 de! Pussino .
50L Micbele Natalis esagerò ii
grano di Bloemaert.
51. Egidio Roitsselèt Parigino
n. 1614 m. 1686, benchè fosse
ceiJa maniera di BJoemaert, va-
riò più i suoi tratti . Le sue
quattro Forze d’ErcoIe di Gui-
do , e ii Cristo di Tiziano sotio
d’ un iavoro saave e piccante.
52. Gughtlmo Vallet Francese
Javorò verso Ja rnetà del secoia.
scorso in uno stiie Jargo e coio-
rato .
33*
INC
jon a'ipinte colia punta . V’è u-
na certa negJigenza pittoresca più
gradevoie de’ tagJi i più esatti,
Tocco piccante, coior soave , e
amabil varietà , bencliò i suoi la-
vori sieno quasi sempre gii stessi ;
piccole Jinee dìversamente incìi-
nate, incroeiate, riavvicinate e
confuse insieme .
40. Pietro Testa n. a Lucca
16x1 s’ affogò neJ Tevere 564,0 .
Vivace , e alquanto magro . J1
suo S. G iroJamo dei Domenichi-
110 è d’ una beJJa acqua forte .
41. Abramo Bosse m. 1687 i'n
Parigi fu imitatore di CaJJot .
La sua Carità , e Je nozze di Lui-
gi XIV. son pregevoli . Egfi s’
impegnò a imitar coi boiind? il'
acquaforte, e l’ acquaforte col
bolino. Ma a che servono tali
impegni ?" Crearsi deJIe difficoltà
per iJ piacere di vincerle, è una
vittaria vana , che darà sorpresa
e niente altro . Dacchè si han-
no ckg-li strumenti , si adoperi
quello che più conviene per ese-
guive con faciJità e a cJovere .
Egli scrisse su T Architettura e
su Ja- Prospettiva . La sua opera
su la mamera d' incidere aìV ac-
qiiafòrte e a bohno è stata au-
m. entata da M. Cochin .
42. Salvator Rosa NapoJetano
n. 1615 111.1673 , pittore , poeta,
incisore rnagro e trascurato , ma
vivace .
43. Sebastiano Boterdon n. 2
Montpellier 1616 m. 1671 più ri-
marchevole per la composizione
che per il lavoro .
44. Benedetto Castiglrone Ge-
uovese n. 1616 m. 1670 pieno d ;.
gusto, tagii corti, scherzi di
punta , graffj che incantano, co-
rne Ja; Belia.
4$. Gio. i? Pótre■ Parigjno n.
1617 ua, 1682 , di gusto , ma non
INC
senrpre di buon accordo . Fu d'
nna famiglia fèconda di artisti.
46. Fra.-icesco Cbauveau Pari-
gino n. 1620 m. 1676 Javorò in
piccoio con dolcezza , ma col bo-
Jino fu freddo.
47. Cornelin Bloemaert n. in U-
trechf 1603 m. in Roma 1680 .
Introdusse una nùova rtìaniera d T
incider a bolmo . Egii si segna-
lò per Ja beliezza de’rratti, per ìi.
taJento ancora ignoto' delie de-
gracfazioui insensibili de’lumi ai-
Je cmbre , e per Ja variefà de’
toni. secondo Ja difFerenza de’ pia-
ni ; ma non variò i lavori secon-
do la varietà aegiì oggetti. Il
suo grr.no tende sempre ai qua-
drato , ha del riposo e d-el.Ia tras-
parenza, ma non ha nierito che
qua.ndo è. 'oen situafo, nè con-
viene a tufto . IJ suo tratfo ten-
de ai circoiare » Per tutto que-
sto egii cadde in raoJJezza, e nel
freddo. La sua migliore stampa
è iJ Tabita dei Guercino.
48. Carlo Audran Parigino n.
1394 m. 1674 fu deJJo stile di
Bloemaert .
49. Stefa.20 Baudet Francese n.
1598 m. 1671 incise sui gusto di
Bìoemaert, e vi um l’acquafor-
te , che esige maggior purezza .
Ha qualche merito il suo Vitei-
Io d’ 010 de! Pussino .
50L Micbele Natalis esagerò ii
grano di Bloemaert.
51. Egidio Roitsselèt Parigino
n. 1614 m. 1686, benchè fosse
ceiJa maniera di BJoemaert, va-
riò più i suoi tratti . Le sue
quattro Forze d’ErcoIe di Gui-
do , e ii Cristo di Tiziano sotio
d’ un iavoro saave e piccante.
52. Gughtlmo Vallet Francese
Javorò verso Ja rnetà del secoia.
scorso in uno stiie Jargo e coio-
rato .
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