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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Halbherr, Federico: Relazione sugli scavi del tempio di Apollo Pythio in Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0018

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RELAZIONE SUGLI SCAVI

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Come si vede lo spigolo del muro formava una
leggerissima e quasi insensibile parastàs costituita da
una faccetta sporgente (') della larghezza di circa
0,8,0™ limitata verso l'interno da una mezza colonnetta
di gracilissime proporzioni. Un'altra simile parastàs
doveva dunque trovarsi all'altra estremità del muro
di facciata. In quello spigolo difatti si rinvenne o poco

0 punto smosso per la posteriore modificazione romana
il gran quadro n. 80 del primo gruppo il quale cor-
rispondeva nella forma e nelle dimensioni al quadro
n. 81 che aderisce alla parastàs orientale. Questi pezzi
rinvenuti in situ ci aiutano di già a ricostruire una
parte degli antichi muri della cella. Vediamo che essi
erano anzitutto costituiti da un primo strato di massi
in piedi dell'altezza di l,19m o 1,20™ che è appunto
l'altezza delle due pietre. A questa prima serie che
rappresenta Yorthostate appartengono dunque tutte le
iscrizioni scolpite sopra i quadri n.' 56, 80, 81, 82
scoperti l'anno precedente ed i nuovi frammenti n.1 62,
63, 64, 58, 61 trovati nell'ultimo scavo (2). Di questi
il n. 58 fu trovato in piedi sullo spigolo S-0 e credo
che fosse più o meno in situ: segno che più d'uno
dei canti almeno nelle parti inferiori presentava ancora
una certa solidità o che parte di tali grandi quadri
al tempo della riedificazione si fecero servire allo stesso
uso a cui eransi adoperati nell'epoca ellenica.

Gli altri frammenti epigrafici arcaici scoperti nei
muri romani si dividono in due classi, in quadri cioè
iscritti su una delle facce maggiori ed in blocchi iscritti
sul taglio. I numerosi blocchi iscritti sul taglio hanno
tutti, quando non siano frammentari o segati, una lar-
ghezza (3) di 0,58m-0,585m ('') cioè la larghezza del
muro primitivo della cella e di quello posteriore del
pronao, continuato ai lati colle stesse proporzioni. Questi
blocchi rappresentano dunque nell'edificio antico dei
corsi o strati aventi la larghezza di tutto il muro.

1 quadri iscritti sulle facce maggiori sono invece tutti
senza eccezione d'uno spessore relativamente piccolo

(') La sporgenza è minore di 0,10™.

(2) Il n. 65 del secondo gruppo ed il 58 del primo, ambo
frammentati in alto, come pure il 55 del primo che probabil-
mente è stato segato in basso mostrano del pari di appartenere
alle pietre àaìVorthostate.

(3) Quella che nei lemmi delle iscrizioni pubblicate l'al-
tr'anno ho chiamato altezza del blocco.

(4) Le differenze di qualche millimetro in più o in meno
che si troveranno nella misura di larghezza d'alcuni di questi

(0,13m-0,25m-0,30m) e tali che per formare la gros-
sezza del muro devono essere accoppiati con un quadro
non iscritto sia aderendo a questo, sia lasciando fram-
mezzo un interstizio vuoto da riempire con pietruzze
ed argilla. Le parti superiori AÌÌ'orthostate dovevano
dunque essere costrutte a serie parallele alternate,
le une più alte di quadri in piedi o di faccia appajati
nel senso dello spessore, le altre più strette di blocchi
di taglio adagiati su questi, vale a dire a strati di
corsa e strati di staffa o come li chiamano gli archi-
tetti tedeschi a Laeuferschichten e Binderschichten.
È questo diffatti un tipo molto usato nelle costruzioni
murali elleniche anche templari e noi l'abbiamo già
trovato a Gortyna nei muri iscritti e non iscritti presso
il Letheo. Questi corsi di taglio e di testata non erano
però così simmetrici come li troviamo negli edilizi,
specie del culto, dell'epoca classica ove tutti hanno
relativamente un' altezza costante formando delle liste
egualmente strette in alternativa con altre liste egual-
mente larghe. Qui soltanto gli strati di staffa si ripe-
tevano con un' altezza che si può dire quasi identica
variando fra 0,28m,-0,29™ e 0,30m ma quelli di
faccia presentavano delle notevoli diversità precisa-
mente come nei muri circolare e settentrionale scavati
al Letheo. Non contando i pezzi della serie inferiore
o dell'orthostate, che hanno naturalmente un'altezza
massima, troviamo fra i quadri di faccia i rappresen-
tanti di una o più serie alte 0,57m o 0,575m (5) di
una alta 0,49m o 0,50™ (f>) e di una di 0,655m, giacché
non vorrei credere che la grande placca a lettere enormi
n. 30b unica di quest'altezza appartenesse ad un altro
antico edifizio che non sia il nostro. Gli altri quadri
rinvenuti frammentari nel senso dell'altezza possono
tutti essere ridotti ad una di queste misure.

I blocchi di taglio presentano nella faccia interna,
cioè in quella opposta alla faccia iscritta, una super-
ficie greggia ed appena digrossata. Ciò fa necessaria-
mente supporre che le pareti della sala avessero un

blocchi data nei lemmi non sono da tenersi in conto. Esse pos-
sono derivare ora da una leggerissima deviazione del metro,
ora da smarginaturo che hanno intaccato gli orli della pietra,
oppure da rimasugli di cemento molto tenace che ne incrosta-
vano gli spigoli.

(5) V. i n.1 51, 57, 79 del primo scavo (Mus. It. II); e i
n. 59, 60 ecc. trovati in questo.

C5) V. i n.1 19, 20, 21 ecc.
 
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