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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Caetani-Lovatelli, Ersilia: Di una mano votiva in bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0103

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175

DI UNA MANO VOTIVA IN BRONZO

176

ospitalità o di amicizia. Il che facevasi anche a fine
di esercitare un vetus instittitum, un'antica ed inter-
nazionale usanza, cui senza fallo hanno riferimento le
nani di concordia rinvenute in Francia ; del qual nu-
mero è la destra in bronzo custodita nel Cabinet
des Médailles a Parigi, avente in sulla palma l'iscri-
zione: SéfifìoXov 7tqòq Ovslavviovq. Il Caylus la di-
chiara mano di donna, e la crede un simbolo di
ospitalità o di alleanza (').

Conforme a che più indietro accennai, tra i ro-
mani vi era lo stesso uso. Impariamo di fatti da
Tacito (2) che i Lingoni, popolo della Gallia Celtica,
mandarono una volta in dono alle legioni romane in
segno di ospitalità, delle mani destre ; e mani destre
parimente portò ai pretoriani il centurione Sisenna da
parte dell' armata dell' Asia qual simbolo di con-
cordia (3). Le città e le armate solevano darsi le
une alle altre mani in bronzo o in altra materia,
in pegno di alleanza ; ed alleanza ed amicizia certa-
mente esprimono le due mani unite che si scorgono su
di alquante monete, tanto consolari quanto imperiali,
queste ultime d'ordinario con le leggende : concordia
exercituum, concordia militimi, fides exercituum, ed
altre simili (4). Al qual proposito ricorderò, come su
di una moneta della gente Aelia veggasi figurata
una sola mano chiusa (5) ; laddove su di altre dell'an-
tichissima famiglia Pinaria, una sola ma aperta (°).
Curiosa è finalmente una delle monete battute dai
pompeiani raccolti in Affrica dopo la giornata di Far-
saglia, la quale ha ritratta una mano che stringe un
nummo fra l'indice e il pollice, simbolo diffìcile, e
non per anco bene spiegato (7).

Alcune monete galliche e celtiche, testificano il
predetto uso di adombrare la concordia e 1' alleanza
mediante le due dextrae iunctae (8). Altre monete
al contrario con lo stesso simbolo, e di più un serpen-

0) Recueil d'Antiquités, V, pi. LV, n. IV, V; CI. 0.
n. 6778.

(2) Rht. I, 54.
P) Ibid. II, 8.

(4) Veggasi Cohen, Monnaies de la Répub. Romaine e
Médailles Impériales.

(5) Porta scritto il nome di Baia, il cui significato non è
slato spiegato.

(°) Veggasi per la loro interpretazione, Cohen, Monnaies
de la Répub. Rom.

C) Bull. d. Inst. 1843, p. 9.

(8) Dextrae iunctae, concordiae insignia.

tello che si solleva nel mezzo, debbonsi riguardare
come semplici doni ovvero ricordi di amicizia, o strenne
di capo d'anno.

Nè di un tal simbolo ci difettano esempi in sulle
gemme. Sopra una di queste, le due mani unite sono
accompagnate dalle parole greche %<xìqs xal av, ciò
che indurrebbe a crederla un tenero pegno di affetto,
quantunque la formola xaìge xal <sv {vale et tu), ci
accada assai più sovente incontrarla in sulle pietre se-
polcrali ('). Su di un'altra in vece, vi è graziosamente
intagliata una mano distesa in atto di tirare l'estremità
inferiore di un orecchio, la cui circostante iscrizione
fivr^óvsvé [xov (2), non lascia in dubbio che essa servì
per ricordo di amorosi sentimenti.

A ogni modo da tutto quello che si è sin qui
esposto, si può di leggieri conchiudere che il simbolo
delle mani in fede fosse uno de'più ovvi ed eloquenti
dell'antichità; e noi lo ritroviamo pure in sui cam-
mei onde si adornarono gli anelli di matrimonio. Im-
perocché l'atto di porgersi vicendevolmente la destra
tra gli sposi era di rito, siccome attestano molti
bassirilievi funebri, sì greci e sì latini, dove nelle
figure in tal guisa rappresentate è d'uopo ravvisare
due coniugi. Ma se la mano fu per lo più simbolo di
fedeltà e di alleanza, di unione e di addio, e alle volte
di preghiera e di voto, scolpita in vece sui marmi sepol-
crali, simboleggiò ira e vendetta. In vari antichi epitaffi
leggiamo voti e imprecazioni diretti contro coloro che
si riputavano autori della morte di colui al quale spet-
tava il sepolcro ; ed a sì fatte imprecazioni si aggiun-
gono d'ordinario due mani aperte e sollevate verso il
cielo (3). Onde ne viene di conseguenza che quasi tutti

(') Bull. d. Inst. 18G9, pag. 55. Intorno al significato del
vale et tu, si è variamente opinato dai dotti.

(2) Ann. d. Inst. 1883, p. 99. Altre gemme a questa simi-
lissime, hanno in vece la parola latina memento.

(3)

Duae manus protentat)

D • M • S •
CALLISTO • FILIO

PARENTES

Duae manus protentae
QVISQVIS • EI • LAESIT
AVT • NOCVIT ■ SEVERAE

IMMERENTI • DOMINE
SOL • TIBI ■ COMMENDO
TV INDICES • EIVS • MORTEM

C. I. L. VI, 14098.
 
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