Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

DOI Artikel:
Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0150

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
255

RELAZIONE SUGLI SCAVI

25(3

Oltre gli scavi eseguiti a cura del Governo, il conte
Aria per parte sua, pose allo scoperto, in occasiono
di lavori agricoli, molti avanzi di abitazioni e di strade
situate lungo il margine meridionale di Pian di Misano
a cavaliere del Reno. Oltre ciò, sempre a spese del
Governo, vennero scavate anche le isole Xa, XP e
parte della VIIa, le cui terre, gentilmente concesse
dal conte Aria, non erano state comprese nel contratto.
Tutti questi avanzi, con grande accuratezza rilevati
dall'architetto Levi, hanno giovato per subito formarsi
un' idea generale ed esatta della topografia di quella
città. Una parte delle apparse rovine, vale a dire tutto
il tratto della strada decumana ed i primi ambienti
dell'isola Vili che la fiancheggiano, furono lasciati
scoperti, affinchè il visitatore di Marzabotto potesse for-
marsi una chiara idea dei fabbricati. Il rimanente, in
ossequio alle disposizioni del contratto, venne un'altra
volta interrato.

II.

Prima di esporre i risultati ottenuti dagli scavi
di questa campagna 1888-89, credo utile, a maggioro
intelligenza della pianta (tav. I) annessa alla presente
Relazione, di premettere un cenno della località e dello
varie scoperte fattevi anteriormente, ed aggiungere una
breve descrizione dei monumenti da gran tempo esi-
stenti in Marzabotto o conservati ivi nel Museo.

La borgata di Marzabotto stendesi in pianura. Alla
sua sinistra, distante un mezzo chilometro circa, elevasi
una terrazza quaternaria alta 24 metri sul livello odierno
del fiume, la quale è detta Pian di Misano. La sua
estensione attuale è di m. q. 218,300. Ma il vastis-
simo letto (m. 720) che dalla parte di mezzogiorno
occupa ora il Reno, per le cui acque bastano m. 150,
la posizione a picco delle terre sul detto fianco, la
direzione delle due vie massime, il cui incrociamento
veniva a cadere quasi in mezzo dell'alveo presente
del Reno, provano che l'etnisca città doveva essere
assai più vasta che non l'odierno Pian di Misano e
che una metà circa di essa venne distrutta dalle se-
colari corrosioni del fiume.

Anticamente essa protraevasi a mezzodì verso i
colli, sui quali è costruita ora la parocchia di Sper-
ticano e da cui la divideva il fiume ; verso occidente

dovea legarsi col poggio di Misanello, da cui ora la
separa l'odierna strada provinciale, e dove nell'anti-
chità sorgeva l'Acropoli.

Dimodoché, per postura la città era validissima
e ben difesa, perchè circondata ad oriente e mezzodì
dal corso del Reno, protetta ad occidente da monti
alti e scoscesi. Al nord si unisce ora con i colli cir-
costanti e sembra declinare insensibilmente in pianura.
Ma ciò è dovuto altresì all'odierna strada provinciale,
incavata a mezza costa fra la pianura ed il colle.
Nei tempi antichi anche il lato nord della terrazza
dovea trovarsi a picco, come prova il dislivello fra
il piano del sepolcreto nord e quello della sottostante
borgata di Marzabotto.

Il sito, già noto fin dal 1550 per ritrovamenti ar-
cheologici, dopo di essere stato proprietà dei marchesi
Barbazzi, passò nel 1831 in possesso della famiglia
Aria, la quale vi apportò notevoli trasformazioni. Dap-
prima i numerosi lavori agricoli operativi dal conte
Giuseppe Aria, in seguito gli abbassamenti e rialza-
menti artificiali eseguiti dal figlio conte Pompeo per
l'abbellimento della villa, hanno trasformato la pri-
mitiva fisonomia del luogo in modo che ora con grande
difficoltà si può riconoscere. Quei lavori però ebbero
per conseguenza il ritrovamento di molti oggetti che
formarono il nucleo di quel Museo archeologico e la
scoperta di molti monumenti antichi di tipo vario, i
quali, dopo gli studi e le proficue discussioni dei dotti,
ci permettono ora di stabilire con sicurezza che nel
Pian di Misano estendevasi la città e sul poggio di
Misanello era costruita l'acropoli.

Acropoli.

Quale fosse la forma originaria dell'acropoli di
Misanello non può più indicarsi con esattezza perchè il
suo fianco occidentale venne alterato da un laghetto che
vi si scavò e da un boschetto impiantatovi; nel fianco
orientale poi il poggio era stato tagliato nel 1839-41
con opera affrettata ed anche per mezzo di mine
« allo scopo di formare il gran viale che dal palazzo Aria
discende alla strada provinciale » (1). Noto però che al
fianco sud-est il poggio ancora adesso scende a picco e

(') Gozzadini, Di un'antica necropoli a MIarsahotto ecc.
p. 20.
 
Annotationen