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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0183

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321

ESEGUITI A MARZABOTTO PRESSO BOLOGNA

322

fra esso e l'epigrafe. Ciò nondimeno siccome il peso
fri trovato dentro la casa che ora stiamo esaminando,
e°sì ho intitolato la medesima dal nome Lautunio.

Puteal. Dal pozzo di questa casa insieme con
numerosi altri oggetti, la cui particolareggiata indi-
cazione si può leggere nell'appendice A annessa al
Presente lavoro, si estrassero molti e grossi frammenti
di un fittile, i quali appena scoperti si credettero spet-
tanti a un doglio. Ma presentavano la particola-
rità di una fila di pesci riportati in rilievo attorno
aile pareti esterne ed altra fila, più bassa, di onde
indicate col motivo convenzionale di una specie di
Poste o corrimi dietro. La singolarità di quel motivo
ornamentale comune bensì all'arte decorativa etnisca (')
ma non mai occorso sopra nessun doglio, mi fece dubi-
tare dell'esattezza della prima spiegazione. Accostati
Poi fra loro tutti quei pezzi che mostravano il mede-
simo motivo ornamentale, ho potuto con essi ricom-
porre buona parte di un grande fittile perfettamente
cilindrico, del diametro di m. 0,68. Due grossi e doppi
cordoni orizzontali ne dividono tutta la superficie in
tre zone riempite la prima di semicerchi con estremità
rientranti ed arricciate, la seconda di pesci, la terza
di poste. Tutti questi ornamenti sono riportati in ri-
lievo. Il cilindro è inoltre rafforzato da grande e ro-
busto orlo così nella parte superiore, come in quella
inferiore. Si trattava di determinare quale dei due
°rli fosse il superiore e quale l'inferiore.

Il dubbio non poteva aver luogo osservando che i
Posci erano rappresentati in linea diagonale, come
m atto di tuffarsi nelle onde, al di sotto delle quali
!Ì fittile formava un basamento largo, rozzo e piatto,
°uale non doveva mai essere veduto. Al contrario l'orlo
opposto presentava una superficie convessa e levigata
0(i un lavoro assai accurato. Ma fui sopratutto col-
pito da numerosi solchi quali più e quali meno pro-
tondi segnati sull'orlo stesso ed evidentemente prodotti
dal ripetuto strisciare di una fune. Quei solchi me
110 ricordarono altri simili osservati sui puteali di
marmo e di pietra che difendono le bocche dei pozzi
nelle case di Pompei e mi confermarono nell' idea
che anche quei frammenti di grosso fittile cilindrico,

(') L'identico motivo vedesi ripetuto ad es. sopra la parete
Spinta di un sepolcro di Bomarzo {Monumenti dell'Istituto
l832 tv. XIJI n. 2-5).

avessero appartenuto al puteale, cioè al parapetto del
pozzo, dentro cui essi, spezzandosi, erano poi caduti e
donde appunto furono estratti. Veramente il pozzo
misurava alla bocca m. 0,90; ma vuoisi considerare
clic il suo diametro si allargava in proporzione che si
approfondiva, come dimostrano le misure seguenti:

Diametro alla bocca attuale.....m. 0,90

» alla profondità di m. 0,95 : » 1,20
» » » » 1,00 : » 1,40

» 2,90: » 1,80
» 3,70: » 2,00
Perciò nella sua parte superiore, cioè alla bocca
antica poteva restringersi fino a m. 0,68 qual è
appunto il diametro di quel fittile puteale. Il disegno
pubblicato nella tav. IX n. 4 fu eseguito e riprodotto
quando il puteale era ancora in frammenti. Il conte
Aria lo fece in seguito ricomporre e risultò quasi com-
pleto quale osservasi nella qui annessa zincotlpia tolta
da una fotografia.

Dagli ultimi scavi si ebbero frammenti di altri
due puteali simili (tav. IX n. 3 e 36). L'uno, con fregio
sotto il labbro esterno di semicerchi, uscì dal mede-
simo pozzo che conteneva gli avanzi di puteale ornato
di pesci: l'altro con una testa a rilievo presso l'orlo
venne estratto dal pozzo occidentale dell' isola VII a
nord della Galleria (cf. appendice A n. 13).
 
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