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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0203

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361

eseguiti1 a marzabotto presso bologna

362

Detta orecchio ('); poco appresso a questi erano due can-
nellini corti di osso lavorati a guisa dei dadi; una
fuseruola di cotto lavorata ; una graziosa perla di vetro
variata di colore ; altra più piccola bucata ; altra pic-
colissima bucata ; un oggettino tondo di osso a foggia
di piedino di dama ; una fibulina di metallo ; altra
fibuliiia di metallo unita a due anelli rotti di piombo
foderati in oro; tre pezzettini di ferro formanti un
oggetto; un oggetto a triangolo di ambra con buco
Per appendere; moltissime ossa bruciate al fondo fi-
nissime. Nuli'altro di rimarco. Tanto a mio scarico.

Allegato N. 15.

Aprile 27, 1868. Prima d'incominciare i lavori del
nuovo squassato segnato in 60 m. in lunghezza e me-
tri 2,50 in larghezza, nel Campo Uccelliera pensai di
fere un esperimento a casaccio in quella località fa-
cendo un buco di m. 1,20 quadrato approfondandomi
Ano a m. 1,50, quando giunsi a questa profondità co-
minciai a scorgere qualche ossa umano, allora dili-
gentemente osservando attorno a quelle, trovai un og-
gettino in oro ben lavorato, clic si direbbe orecchino,
un oggetto in ambra, uno spillo grandicello di me-
tallo, altro più piccolo, un pezzo di aes rude, una taz-
zettina, e infine un anello in pietra dura, così detto
scarabeo, rappresentante maschio e femmina al nudo
così supposto « Il genio d'amore »(2). Alla distanza di
un metro da quest'ultimo oggetto, appariva un teschio
in buono stato, mancante però della mandibola di sotto
che trovavasi poi a 70 cm. distante dal suddetto. Fi-
nito il mio esperimento incominciavasi lo squassato
su accennato, scoprendosi in quelli tre monumenti,
due dei quali molto sossopra ; i quali si sarebbero piut-
tosto detti ammassi di spuma, il terzo in buono stato

(') È uno stile da scrivere di cui fa pure menzione il Goz-
zadini (Di ulteriori scoperte ecc., pag. 34).

(2) È uno scarabeo di corniola sul quale veggonsi incise
due figure, una di giovane con lunghi capelli stretti da un
nastro e l'altro di una donna interamente nuda ed alata. Questa
con grande passione ricinge con le braccia il collo del giovane
^ quale, abbassando ed allontanando il braccio destro, dimostra
sorpresa e quasi ripugnanza.

Il Gozzadini clic pubblicò lo scarabeo a tav. XVII n. 18
della sua opera u Di ulteriori scoperte ecc. » accettò a pag. 00
la spiegazione suggeritagli dal Gamurrini per Ercole abbrac-
ciato ed incoronato dalla Vittoria. Io vi riconosco all'incontro
Aurora che abbraccia Cefalo.

Monumenti antichi — Voi. I.

mancante però sempre del coperchio ; questo era della
lunghezza di m. 1,12, largo 1,30, alto cm. 70. L'altro
sconvolto era lungo m. 2, largo m. 1,30, alto cm. 90.
Il terzo, pure molto sossopra, era di mezzo metro in
quadro e distanti l'uno dall'altro cm. 90 cosichè in
quella località si conta fin'ora un nucleo di cinque mo-
numenti. Nell'esplorazione di questi, nulla si rinvenne
di rimarco, menochè in quello in miglior stato si rin-
veniva un vaso piuttosto grandicello di alabastro, un
frammento di vaso finissimo, e alquanti pezzettini di
metallo. Distante dai suddetti monumenti in. 4 si rin-
vennero le ossa di un cadavere col teschio, ma nessun
oggetto. Di fianco al nucleo maggiore dei monumenti
poco appresso alla strada vecchia si trovarono ossa
umane, e pezzi vari di un teschio, accanto ai quali
si trovò un manico coii catenella di metallo e vari
pezzi del vaso in bricciolo. Tanto a norma.

Allegato N. 16.

Maggio 13 e giugno 3, 1868. Alli 13 detto si sco-
priva a fianco del nucleo dei monumenti sotto la strada
vecchia il centesimo sesto monumento, della lunghezza
di m. 2, largo m. 1,50, e cm. 20 dal piano della strada.
Le sponde orano alte cm. 40, ed erano mutilate da
coloro che costruirono la strada. Nell'esplorazione del
quale si rinvenirono molte ossa umane con cranio rotto
e sparse le suddette fra la terra della cima al fondo.
Si rinvennero in quello otto chiodini di metallo, una
perla di ambra, e due dadi; al di fuori di detto mo-
numento veniva trovato dai cottimisti un oggetto ro-
tondo di metallo con lavoro.

Nel proseguimento del lavoro di quella sponda
stessa, sotto la strada vecchia in approssimazione del
grande nuovo terrazzo o rotonda, veniva scoprendosi
il giorno 3 giugno 1868 un pozzo sepolcrale della
profondità di m. 3 la cui maggior larghezza era di m. 1.
Da un metro dalla bocca (la quale dovette venire sce-
mata da coloro che costrussero la strada) eranvi due
pezzi di spuma lavorati tra i sassi della camicia
particolarità che non si è vista mai in altri. Desso
pozzo era ripieno di ciottoli misti a terra e a vari
pezzi di embrici con qualche rottame di vaso di cotto
ordinario. A un metro di profondità dalla bocca eravi
nell' interno un grosso sasso bislungo simetrico, come
quelli che si sogliono rinvenire sopra ai monumenti.

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