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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0206

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367

relazione sugli scavi

368

Allegato N. 21.

Dicembre 5 e 7, 1868. Nella continuazione dello
squassato accanto alla macchia sul lembo del fosso
grande (campo Uccelliera) si rinveniva il giorno 5 dicem-
bre 1868, un monumento dopo altro da me accennato
in detta località, quale era di stelachita ovvero spuma,
alto cm. 75, lungo m. 1,15, largo cm. 77 avente co-
perchio in rottami e mancante della sponda di testa
a settentrione. Esso era distante dal primo rinvenuto
il 26 novembre m. 1,20. Esplorato il quale lo trovai
pieno di terra mista a ciottoli grossi, e qualche pezzo
di spuma; verso il fondo si trovò qualche ossa di
bestia, e al fondo poche ossa bruciate. Null'altro di
rimarco. Continuandosi il lavoro in detta località a
due metri distante dal suddetto monumento e alla
profondità di cm. 80, si rinvenne ai 10 dicembre ossa
in bricciole di cranio di neonato accanto le quali era un
armilla piccola di metallo con ossa umane passante
la detta armilla, poscia cm. 10 di distanza trovossi
una fibula finissima di metallo completa; un picco-
lissimo oggettino di metallo a forma di un vaso a
punta, poscia un aes ruda piuttosto grandicella.

Via via lavorando, si scoprì altro monumento di-
stante dai due antecedenti da me accennati m. 1,20
il quale esplorato, lo trovai pieno di terra mista a
ciottoli frammezzati da vari pezzi di spuma; in questi
eranvi chiodi di ferro conficcati al principio delle sponde
all' interno. A mezzo dell' interno rinvenni alcuni fram-
menti di vaso fino colorato con manico, ed altro ma-
nico di cotto consimile lo rinvenivo fuori del monu-
mento stesso. Al fondo di esso trovai le solite ossa
bruciate ma in maggior quantità dei due sopracitati.
Null'altro di rimarco. L'altezza del suddetto eram. 1,20,
largo m. 1,10, lungo m. 1,37. Il solo suo mezzo
coperchio che aveva intatto, era alto cm. 30.

Ketrocedondo il lavoro di detto squassato verso la
macchia stessa, ossia lasciando per ora da parte il pic-
colo nucleo monumento, cista, vasi, non viene per ora
fatto di trovare terreno che o.fra buoni indizii, ma
qualora si proseguiranno i lavori verso il centro, è spe-
rabile una continuazione di nuove cose. Tanto a norma.

Accennando agli scavi che si sono praticati in Mi-
sano, dirò che sulla sponda della fossa soprastante il
quale dalla parte dei balzi si sono scavate fosse per

la lunghezza di circa m. 40, e colà si sono scoperti
muri a ciottoli, con capi di muro a spuma grossis-
simi ; scorsi moltissimi strati di terreno quasi tutto
carbone, non che altri strati di embrici frammisti a
moltissimi frammenti di vasi di cotto grandi e mol-
tissime tazze e vasi fini con qualche frammento di
vaso con figure, vari fondi di vasi ordinari segnati,
moltissime ossa di bestia; fra le quali vi furono di
quelle segate, specialmente corna di cervo. In un mese
più di lavoro colà si trovarono pure molti frammenti
in metallo, e aes rude, fra i quali cito una martellina
di metallo finissimo, alcune fibule non complete, una
specie di paletta di ferro

un'utensile a foggia di catenaccio pure di ferro con
buco all'estremità (')

un nett'orecchio di metallo lavorato un po' mutilato.
Ossa umane, però a quanto potei io scorgere, nessuna.
Alla levata del frumento ci accosteremo dal punto
della fossa del quale fino ai muri dei balzi.

Allegato N. 22.

Settembre e ottobre, 1868. Dopo la scoperta della
stela figurata che accennai in altra mia, praticai esca-
vazioni attorno a quella estendendomi lungh' essa la
sponda del Morello di sotto di Misano per ben trenta
metri al lembo della sponda partendo dai cinque mo-
numenti, senz'altro rinvenire meno alcuni frammenti
di vasi fini, e comuni, non che aes rude piccole in me-
tallo, e varie ossa di animale, delle quali quattro ta-
gliate ad arte. M'inoltrai pure verso il centro per
ben quindici metri, e alla profondità sempre di due
metri e mezzo, rinvenendo a tale profondità una testa
umana di cotto in rilievo del genere delle così dette
antefisse. Così lasciando sospeso quello scavo, praticai
lavori di escavazioni ai balzi di Misano di sopra, in
continuazione di quelli già illustrati da Sua Eccellenza

(') E una chiave del solito tipo riprodotto in due esemplari
nella tav. X n. 22 e 23 efr. la mia Relazione pag 312.
 
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