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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0209

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eseguiti a marzabotto presso bologna

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ffl- 1,20 dal 9° più sopra accennato monumento, si
scopriva il 12 gennaio 1869 altro monumento, ovvero
1 undecimo di questo nucleo, qual' era mancante di
coperchio e di due sponde. Esplorando all' interno delle
due sponde rimaste, rinvenivo al fondo in un angolo
ali interno, una fìbula di metallo con qualche lavoro.
E^sa era vicina a un osso, credo umano, non bruciato.
Al fondo si rinvennero pochissime ossa bruciate. L'al-
tezza di questo era di cent. 70, lungo m. 1,20, largo
cent. 85. Alla distanza da questi di m. 1,20 si scor-
sero alcuni emrici scomposti, ma formanti una cas-
setta lunga cent. 60, larga cent. 45, alta cent. 40, nulla
rinvenendo nell'interno nè tammeno all'esterno (').
Alli 21 gennaio 1869 nello squassato suaccennato avan-
zandomi col lavoro di un metro e mezzo si scoprivano
altri due monumenti alla profondità del piano di cam-
pagna di un metro e venti. L'un dessi era alto m. 1,40,
largo m. 1,50, lungo 1,40, questi esplorando, nulla
affatto si rinvenne, era esso pieno di ciottoli fitti misti
a terra. Al fondo di esso appena v'era l'insegna delle
essa bruciate. Mancante egli era di un terzo del co-
perchio quale appariva a due acque.

L'altro era alto m. 1,20, largo m. 1,40, lungo m. 1,50.
11 coperchio pure di esso era pure a due acque

con un buco tondeggiante in un angolo. Esplorato il
quale trovai al fondo alcuni frammenti di tazza fina
colorati con due leggerissimi manichi rotti. Un piat-
tino di cotto rotto ordinario, e sette capocchie picco-
lissime di chiodo di metallo, pochissime ossa bruciate
al fondo. Tre chiodi di ferro vidi conficcati nelle sponde
all' interno, null'altro di rimarco. Da un lato di questi
all'esterno eravi una piccola palla di macigno mutilata.
Numero complessivo dei monumenti n. 120.

(') Sepolcri costituiti di più file di mattoni disposti in modo
da formare cassette si scoprirono altresì ed in grande numero
lanno 188-1 nel predio Amoaldi presso Bologna. Appartenevano
però all'epoca non etrusca, ma romana, come indicavano gli
oggetti entro contenuti (Notizie, degli scavi di antich., 1884,
Pag- 291). Altra cassetta formata da embrici venne scoperta in
seguito nel sepolcreto nord (ved. allegato n. 27).

Allegato N. 25.

Dicembre 28, 1868 gennaio 27, 1869. Praticandosi
delle escavazioni appiè della casa detta Uccelliera
veniva estratta una grandiosa palla di sasso macigno
della circonferenza di m. 3,05, e questa veniva sco-
perta li 22 dicembre 1868 a un metro dal piano di
campagna, levata la quale, praticai uno scavo sotto
di essa (savio suggerimento della perspicace mente
dello ecciìio sig. conte Gozzadini) approfondandomi un
metro ancora sicché mi venne fatto di scoprire un an-
golo di coperchio monumentale che estendendomi col
lavoro rinvenni diffatto un monumento intero, man-
cante però del coperchio meno il pezzo di angolo che
apparve dapprima. Questi aveva la spuma fradicia
ma però lo si poteva scorgere della forma pressoché
eguale agli altri fra i grandi monumenti. Esso era
alto m. 1,30, largo m. 1,25, lungo m. 1,35. Esplo-
rato il suddetto lo trovai pieno colmo di terra senza
ghiaia, ne' sassi, se non che spessi pezzi in tritume
di spuma. Quasi verso il fondo, v'era un grosso pezzo
di coperchio e in un angolo v'era un grosso sasso o
stele piatta della lunghezza di cent. 53, alto cent. 30;
levati i sunnomati pezzi rinvenni al fondo due tazze
piccole ordinarie di cotto una in pezzi, l'altra intatta,
attorno alle quali rinvenivo due perle a foggia di bot-
toni di vetro colorato ma rotte, altra pure bleù della
stessa forma intera, ed altra bianca pure intera. In
un angolo a ponente trovai due dadi di osso piccoli
intatti. In altro angolo opposto al primo vicino alla
tazzettina intera marcata all'interno con croce

rinvenni una bellissima fibula grande con qualche lavo-
ro di metallo lucido bianco, che crederei di argento (2),
poscia due chiodi rotti di ferro a guisa di quelli che
trovansi confinati all' interno nelle sponde di vari mo-
numenti. Varie ossa bruciate sparse al fondo con qual-
che ossetto di piccolo animale volatile; null'altro di
rimarco. Tanto a norma.

'}) È la fibula di argento bianco tipo la Tene, già pubbli-
cata dal Gozzadini (Di ulteriori scoperte ecc., tav. XVII, n. 20).
 
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