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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0216

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387

RELAZIONE SUGLI SCAVI

388

Incavando pure una fossa in proseguimento di altre
qui scavate primitivamente accanto allo stradone pel
ratto di otto metri, estrassi ivi moltissimi embrici non
disgiunti da frammenti di tegole piatti e vasi fini; dopo
estratti questi trovai al fondo di essa fossa un quasi
selciato di sassi grossi framezzo ai quali rinvenni una
quarantina di aesrude piuttosto grandicelle la mag-
gior parte composte di ferro e bronzo, poscia una ar-
milla di metallo piccola, ma ben fatta, e una piccola
ansa di metallo. Frammezzo al quantitativo di embrici
e vari altri frammenti di più specie estratti, potei met-
tere assieme alquanti pezzi di cotto originali, i quali
uniti costituivano quasi per intero un embrice grande
formante un pertugio o (volgarmente finestra) presso
a'poco di simil forma

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Largo cent. 48.

In detta fossa trovossi pure quel corno ben forbito e
bucato per istare appeso già accennato in altra mia.
Nuli'altro di rimarco (').

Lasciando la suaccennata località mi accinsi a sco-
prire ai balzi stessi altri muri a secco; soltanto all'estre-
mità dei balzi, e dal punto di sopra scritto, mi portai
col lavoro di scoprimento quasi fino al confine del Mo-
rello di sotto, ovverosia sino al pozzo sepolcrale rin-
venuto (da esplorarsi ancora) che fu già da me accen-
nato nell'ultima mia relazione. In questo lavoro di là
dal taglio sovrastante il tunel scoprii ripeto muri a
secco quadrati, triangoli ecc., più di là dal taglio sud-
detto, frammezzo a quelli, scoprii altro così detto stra-
done (2) con strati a ghiaia messa della medesimissima

(') Il lucernario vedesi pure riprodotto nella tav. IX, n. 14;
cfr. più sopra pag. 299.

(2) Intende la decumana centrale FG la cui larghezza cor-
risponde a quella della cardinale OD anteriormente scoperta.

larghezza del più sopra indicato stradone ; qua e là
si sono rinvenuti presso a poco li soliti ruderi, alquanti
sassi segnati, aes rude e varie fibuline di metallo, nul-
l'altro di rimarco. Sospendendo i suddetti scavi, mi
venne in capo di praticare uno scavo, quale un saggio,
nel Morello di sotto distante dalla località dei cinque
monumenti metri 80 circa, ovverosia rimpetto a quegli
verso l'altura del Morello (;!). Quivi formando uno scavo
in quadro della larghezza di sei metri circa, tosto che
fui alla profondità di 40 cm. estrassi una quantità
di ciottoli grossissimi frammezzati da vari pezzi di
tufo alcuni spezzati informi e alcuni lavorati con cor-
doni doppi ma di piccola dimensione, nonché molti
embrici, coppi, e alquante antefisse, quasi tutte di egual
misura, e piuttosto piccole. Approfondendomi due metri
rinvenni al fondo basanti sul tufo naturale, due gros-
sissimi pozzi di tufo o spuma l'uno di simil forma

della lunghezza di m. 1,36, largo metri 1,9 sopra il
quale erano ossa bruciate. L'altezza di questi era di
cm. 36. Ossa bruciato eranvi pure fra terra carboniz-
zata attorno alla sponda del suddetto tufo.

Questi è ancora in luogo, senza essere stato smosso.
Un metro distante da questi, stava altro pezzo lavo-
rato di spuma basante al medesimo piano, questo se-
condo ora di simil forma

lungo cm. 90, largo cm. 60, alto cm. 23; attorno a
questi, qua e là erano varie ossa bruciate con vari
frammenti di antefisse; pure questo pezzo non si è
levato. I pezzi di spuma poi raccolti in questo saggio
sono tal quantitativo da potervi costruire un area.

(3) Il posto qui indicato corrisponde a quello ove esistono
i due piedritti della porta orientale indicata in pianta con la
lettera I. Si confronti la mia Relazione degli scavi pag. 278.
 
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