Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (1.1889)

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RELAZIONE SUGLI SCAVI

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di ossa di animale. Al fondo di esso trovai pochi fram-
menti di ossa grande, ed altri di un vasetto ordinario,
poscia un frammento di metallo di vaso (')

ben conservato e massiccio di simil forma. Nuli'altro
di rimarco.

Il pozzo suddetto essendo di bella forma ed avendo
la particolarità per quasi un terzo di scavo nel tufo,
si riserba scavato, ossia scoperto alla vista dei visi-
tatori. Inoltratomi col lavoro oltre a dieci metri dal
punto del pozzo, scoprii muri molto fitti e grossi, e
spessi strati di embrici rinvenendo qua e là moltis-
simi frammenti di metallo fra i quali aes rude, spilli,
qualche piccola testa di animale, qualclieduna umana
piccola, e un piccolo utensile mutilato di metallo do-
rato concavo

di simil forma. Null'altro fin qui in detta località di
rimarco. Il giorno 24 settembre esplorando i due pozzi
sepolcrali posti ai balzi che accennai già in altra mia
relazione, quello più piccolo accanto al taglio del
Tunnel, lo trovai pieno di embrici con molti frammenti
di vasi grandi ordinari.

Al fondo di questi su ghiaia ove basava il pozzo
rinvenni un frammento di tazza fina, ovverosia fondo
di tazza nella quale stava graffita una sfinge ovvero
un animale con testa di donna, due ali e quattro zampo
di leone. 11 pozzo era profondo metri 2. La massima
larghezza era di metri 0,70 ; larghezza della bocca
cm. 45. Il terzo pozzo all'estremità del balzo vicino
alla cavedagua che separa Misano dal Morello di sotto
era abbastanza grandioso, questi era largo alla bocca
cm. 95, profondità m. 4.32 ; massima larghezza m. 1,75.
Desso era pieno di grossissimi ciottoli misti a grossi
embrici. A due metri dalla bocca si rinvennero tre

(') Il disegno* benché rozzo, sembra indicare un residuo
di situla di rame con il suo fondo, il quale esiste appunto nel
Museo di Marzabotto.

grossissimi pezzi di spuma lavorati i quali per la loro
grandezza si dovettero cacciar giù dei balzi in Keno.
Questi erano della seguente forma.

Al fondo del suddetto pozzo sopra il tufo in cui
basava la camicia, si rinvennero vari pezzetti di legno
di vite, alquante ossa di piccolo animale, un piatto
di terra ordinaria spezzato, ma che esistono i suoi pezzi,
una piccola aes ruda, un manico grande di metallo
di simil forma,

e un frammento di perla di vetro colorato piuttosto
grandicello. Null'altro di rimarco.

Portatomi col lavoro nel Morello di sotto di Mi-
sano in proseguimento di quel saggio che teste praticai,
e che guarda i cinque monumenti, di cui già feci
menzione in altra mia (2), seguitai a scavare molti fram-
menti di spuma, alcuni lavorati, poscia m'imbattei in
due angoli ovvero teste di due muri paralleli distanti
l'uno dall'altro m. 3 (3). Dessi sono in linea retta verso
i cinque monumenti.

La larghezza tra un muro e l'altro ripeto, è di
m. 3, quel fosso si direbbe quasi addito. Desso basa
sul tufo sempre, e va in declivio secondando il tufo
verso i monumenti. Al principio di un'angolo dei detti
muri evvi basato sul tufo un pezzo di sponda di spuma
combaciata al muro suddetto. Dessa sponda è troncata
ma si può credere continuasse in origine fino alla
cima del muro pei tanti frammenti di sponda che si
sono trovati accanto ad essi muri. Vicino a tal pezzo
di sponda esteriormente rinvenni un bel idoletto in-
tatto di metallo fino, ben ossidato in verde chiaro.
Entro al principio di questa larga fossa che è pro-
fonda metri 1,85, trovai terra cotta molto bruciata,
assai carbone, embrici, frammenti di antefisse e spuma
anco lavorata a foggia del monumento grandioso in

(2) Si confronti l'Allegato n. 33 in fine.

(3) Questa ò appunto la larghezza della porta orientale I
dal lato rivolto alla città.