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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0219

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eseguiti a marzabotto presso bologna

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Misanello. Fin qui nuli'altro di rimarco. Larghezza di
questi muri m. 1. Si continuerà il lavoro, che reputo
interessante. Tanto a norma.

Allegato N. 36.

Ottobre 12, 1870. Proseguendo il lavoro di esca-
vazione nella fetta situata pressoché al centro di Mi-
sano da me già accennata in altra mia relazione, rin-
venivasi un terzo pozzo sepolcrale la cui profondità
era di m. 5,25, larghezza della bocca cm. 73; mas-
sima sua larghezza m. 1,25.

Nell'esplorazione di esso lo trovai pieno di ciot-
toli misti a terra con embrici rotti. Un metro prima
di arrivare al tufo rinvennesi un arnese di legno della
seguente forma

lungo cm. 90. Sotto di esso eranvi molti frammenti
di vaso grande ordinario, poscia al fondo rinvennersi
N. 6 vasi di diverse forme, tre dei quali erano interi.
Gli altri possono mettersi assieme stante che i loro
pezzi si sono potuti racapezzare. Eravi pure al fondo
basante sul tufo un bellissimo osso di corno di cervo
segato in quattro punti.

I soliti legnetti piccoli sparsi verso il fondo.
Questo pozzo era situato quasi all'estremità della
fetta pressoché vicino alla cavedagna centrale.

Due metri distante dal suddetto trovaronsi al-
quanti tubi di cotto conficcati gli uni negli altri (1), sic-
ché formava un condotto e questi era della lunghezza
di m. 4. Accanto a questi eravi uno strato di em-
brici fra i muri della lunghezza di m. 3. Nel lavoro
finale di tal fetta si son veduti qua e là alcuni piani
formati di lastre grandi di sasso vivo lunghe un m.
e 50, la estensione di tai piani era per lo più in
quadro di m. 3 (2). Così cessava lo scavo della fetta.
Riprendendo contemporaneamente i lavori d'escavazione

(') Duo saggi dei tubi in terracotta di cui qui e parola
veggonsi pubblicati nella nostra tav. IX n. 1 e 2.

(-) Questi piani di 3 metri in quadro formati con lastre
di sasso vivo lunghe m. 1,50, indicano un genere grandioso di
pavimentazione di cui nei recenti scavi disgraziatamente non
occorse più alcun saggio.

Monumenti antichi — Voi. I.

lunghesso il saggio nel Morello di sotto già da me
accennato, si succedono viemaggiormente manufatti di
tufo rovesciati e questi sono in linea coi due muri
staccati dei quali ne ho dato cenno altra volta (3).
Attorno a questi continui ruderi di tufo si rinvengono
antetìsse in rilievo. Allo sbocco dei due muri rinvenni
un pezzo di tufo lavorato a cordone simile all'altro
che trovossi al disopra dei suddetti muri sempre però
al fondo in linea coi muri stessi. Un idoletto già da
me accennato trovossi accanto ad uno dei muri supe-
riormente. Un mezzo idoletto trovai distante dai muri
m. 4, accanto a rottami di spuma, i quali apparivano
qual monumento disfatto.

Alcune ossa umane bruciate, si sono rinvenute
fra i suddetti ruderi di tufo ; siamo per tuttociò ani-
mosi di proseguire un tale scavo, il quale ci conduce
verso i cinque monumenti trovati sulla sponda del
Morello di sotto di Misano. Tanto a norma.

Allegato N. 37.

Marzo 15, 1871. Rovistando col piccone attorno
alla sponda superiore della fossa del condotto di tufo
in Misanello, mi venne fatto di scoprire il dì 15 marzo
1871, uno scheletro umano armato cioè con daga
lunga di ferro fra il braccio destro e il petto, la cui
impugnatura toccava quasi l'occhio destro, e la cui
punta scorge vasi sotto l'estremità della mano destra.
Una lancia di ferro stava sopra la spalla destra quasi
toccante l'impugnatura della daga. Un piccolo coltello
di ferro era vicino al teschio.

All'estremità dei piedi eravi un ferro bucato qual
parrebbe debba essere stata la punta estrema della
lancia. Due piccoli arnesi di ferro lavorato congiunti
assieme aveva lo scheletro a mezzo il petto, quali
del tutto scoperti dovrebbero formare una fibula di
ferro. Un ancinello piccolissimo di ferro era allato alla
daga. Sopra un anca di detto scheletro v'era una pic-
colissima aes rude. Accanto a un osso di coscia aveva
un sasso regolarissimo ovale, quali se ne rinvengono

(3) Accenna un'altra volta ai due muri che costituiscono
i piedritti della porta orientale e ch'erano rivestiti e rafforzati
con blocchi di travertino.

(4) Appartiene al sepolcreto gallico ai piedi dell'Acropoli
ed indicato in pianta con la lettera N. Si confronti la nota 2
all'Allegato n. SI.

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