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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0226

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407

m. 33 si scoprirono altre tre tombe, che oggi formano
il numero dodicesimo, comprese le cinque esplorate an-
ticamente ; fra queste ultime scoperte si rinvenne il
giorno 25 luglio 1872, una stele di macigno rovesciata
la cui cima guardava settentrione. Dessa era alta
m. 1,43 e la forma era la seguente ('):

Li 31 luglio 1872 a m. 2 da uno dei monumenti
sopra citati si scopri una fossa mortuaria, e ivi alla
profondità di m. 2,50 si esplorava uno scheletro
umano mal composto, il quale aveva tra un osso di
gamba e l'altro n. 3 tazze di cotto comuni, una di
queste piccolissima era rovesciata entro una grande
piena di terra : talché la piccola era vuota ed intatta :
eravi entro alla piccola un ossetto di pollo. Fra terra
attorno alle ossa dello scheletro trovossi un manico
di vaso di bronzo, e nuli'altro d'oggetti.

Moltissimi ciottoli grossi attorniavano, e sovrasta-
vano il cadavere. Nel medesimo giorno, accanto al mo-
numento che volge verso il balzo, ovvero a mezzo-
giorno si scopriva alla profondità dal piano di cam-
pagna di cm. 70 un embrice intero posto regolarmente
in piano, che estratto, si scorse un magnifico vaso di
bronzo, il cui orlo combaciava il disotto dell'embrice :
questo estratto era della seguente forma:

Lo scavo intanto prosegue verso l'erta del Morello
di Misano, e già 12 monumenti di travertino scoperti
in quel pendio partono dalla sponda posta a levante
e volgono in direzione verso quell'erta a mezzogiorno.
Null'altro di rimarco.

Allegato N. 47.

Agosto 9 e 10 1872, Nel Morello di sotto di Mi-
sano si esplorava il di 9 agosto la decima tomba, la
quale era quasi piena di terra mossa mista a fram-

(') Qui segue nel manoscritto uno schizzo imperfettissimo
della stele, il quale non dà nessuna idea della sua forma. Perciò
ne pubblico ora un disegno esatto nella tav. X, n. 28.

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menti di travertino i quali rottami erano probabil-
mente gli avanzi di quella parte rotta del suo coperchio,
la cui rottura appariva quale buco semicircolare. Fra
terra verso il fondo si rinvennero alquanti frammenti
di tazza fina colorata, dai quali si potrà mettere as-
sieme la tazza, più n. 9 chiodini di bronzo, una fu-
seruola di cotto di forma non comune:

n. 4 impugnature di bronzo (2) :

una tazza di cotto comune intatta:

un bottoncino di vetro smaltato, due frammenti di ferro
e una piccola dose di filacce d'oro sparse a metà della
tomba al fondo frammiste a ossa bruciate umane. Con-
temporaneamente si esplorava l'undicesima tomba, nella
quale stava un grossissimo sasso marcato sopra il co-
perchio in frantumi : desso era della seguente forma :

ed era della circonferenza di m. 1,25. La tomba era
piena di terra durissima mista a frammenti di traver-
tino, i quali erano probabilmente gli avanzi in rot-
tami del coperchio. A metà circa dello scavo interno,
trovossi un aes rude grosso, e in un angolo del fondo
due piccoli piedistalli con buco in mezzo di bronzo:
qualche pezzettino di ossa bruciate, e null'altro di ri-
marco. Il giorno 10 agosto 1872 si esplorava la nona
tomba a cui sovrastava a 70 cm. dal coperchio in

(2) Sono quattro piedi in bronzo di sedia che il Saasoni
riteneva essere impugnature di spade, perchè come tali erano
state spiegate dal Gozzadini nel suo primo volume su Marza-
botto. Di un'antica necropoli ecc., pag. 62, tav. XIX, n. 6.

relazione sugli scavi
 
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