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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Barnabei, Fred: Di un diploma militare scoperto nell'alveo del Tevere presso il ponte Palatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0247
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DI UN DIPLOMA MILITARE *

SCOPERTO NELL'ALVEO DEL TEVERE

PRESSO IL PONTE PALATINO

Tra gli oggetti antichi scoperti in Roma nello
spurgo dell'alveo del Tevere per mezzo della draga,
presso i Bagni di Donna Olimpia, al ponte Palatino,
si ebbe il giorno 3 dello scorso maggio una lastrina
di bronzo iscritta, conservata ora nel Museo Nazionale
Romano alle Terme di Diocleziano.

È la seconda metà di un diploma militare, non
già di quelli cbe formano la serie più numerosa, e si
riferiscono al ius civitatis et conubii, concesso dagli
imperatori ai soldati dei corpi ausiliarii e della flotta ;
ma di quelli il cui numero è assai più ristretto, e che
riguardano il semplice ius conubii, conceduto per
legge speciale ai militi delle coorti pretorie ed urbane.

Di tali monumenti si conoscevano solamente un-
dici, fra gli ottantatrè diplomi militari che fino ad
oggi ritornarono alla luce (').

Misura in larghezza m. 0,175, in altezza m. 0,14,

(!) Agli 80 diplomi militari editi dal prof. Mommscn nel
voi. Ili del C. I. L., e aeWEph. Epigr. sono da aggiungere:
l'81° pubblicato nel 1884 dal eh. Hampel negli « Atti dell'Ac-
cademia di Budapest di argomento storico » XII, 1 ; T820 edito
nel 1887 dal professore Bormann ( « Archaeologisch-epigra-
phische Mittheilungen aus Oesterreich-Ungarn » XI, I. p. 24) ;
e T830 scoperto a Brigetio, e che fra breve sarà edito dallo
stesso prof. Bormann. Il n. 82 si riferisce al dritto di citta-
dinanza e di connubio conceduto da Traiano a soldati della Mesia
inferiore; i numeri 81 ed 83 riguardano pure il ius civitatis et
conubii dato da Antonino Pio in duo anni consecutivi a soldati
licenziati nella Pannonia superiore.

ed ha lo spessore di oltre un millimetro. Presenta su-
periormente tre buchi, ciascuno del diametro di mil-
limetri quattro ; uno è nel mezzo, gli altri ai due an-
goli. Inferiormente è un buco nel mezzo, uguale per
diametro ai buchi superiori. Manca il foro nell'angolo
inferiore a destra, e probabilmente mancava anche nel
corrispondente angolo sinistro, quantunque in detto
angolo ed in quasi tutto il lato destro la lamina sia
rotta. Ma la rottura è assai piccola, e quasi nulla è
perduto di ciò che costituisce la parte capitale di quanto
in questo bronzo fu inciso.

È caduta al principio del sesto verso soltanto una
lettera, ed una piccola parte di altra lettera al prin-
cipio del verso settimo. Una parola sola rimane poi
incerta, la prima del verso ottavo, per forte corro-
sione della lamina in quel punto. Ma anche questo
è danno lievissimo, essendo di secondaria importarza
ciò che pel difetto accennato venne a mancare o restò
offuscato.

A destra, nella parte inferiore, è un altro foro,
causato da violento colpo, con cui in antico la lamina
per mezzo di un ferro a punta fu gravemente percossa
ed offesa.

Nella parte opposta, che era la esterna della se-
conda tabella del dittico, riappariscono i buchi, dei
quali si è detto, ed è rilevata una piccola cornice,
della larghezza di m. 0,01, mancante nel lato ove la
 
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