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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0255

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445 e l'ordine di

f. 84'

IN SINISTRA ■ Circuf maximuf

Monf auenzinuf. fepzizonmm

Ezfic p poreicum ufque ad

Izem meadem uia exzra ciuitaxem

Adfcm ianuarium.

Ubi fyftuf martinzazuf eft

Ica eugenia

Adfcm theodorum

IN VIA PORTENSI EXTRA CIVI

Inuia aurelia exzracimzazem . indexz . fcì

Inuia falana exzraciuiz . index-z . fcì

In ma pinciana exzra cimt mdexz Tese

proc. & yacinthi . fcT herm&if

Le ricerche dello Jordan, Topogr. 2, p. 329 sg.
e del de Bossi, Piante p. 70 sg. ; Roma sotl. I, 154,
hanno dimostrato l'itinerario di Binsiedeln (come i ca-
taloghi regionarii) non essere altro che una copia delle
leggende di una pianta di Roma del secolo Vili incirca,
nella quale erano segnate le linee maestre di pellegri-
naggio da un capo all'altro della città, ed i monumenti
sacri e profani più cospicui, che s' incontravano a de-
stra o a sinistra della via percorsa. L'arida lista di
nomi riesce a molti studiosi di poca o nessuna utilità :
anzi il frequente ripetersi di molte leggende, quando
a destra quando a sinistra delle varie linee, produce
confusione e rende talvolta inesplicabile il documento.
Ma per chi ha conoscenza della topografia urbana,
e non abbisogna, per governarsi nel labirinto delle
strade del secolo ottavo, di quella pianta, che ora
propongo per la prima volta, il documento einsie-
dlense riesce di sorprendente chiarezza non solo, ma
giova mirabilmente per risalire dal secolo Vili ai buoni
tempi dell' impero, e per riconoscere nelle vie battute
dai pellegrini d'oltremonte quelle stesse con le quali
le memorie dei classici ci hanno reso famigliari. In
altri termini, il documento è la pianta di Roma più
antica, dopo quella che ha servito alla compilazione
dei cataloghi : anzi io la credo un'edizione riveduta
e aggiornata di quella stessa. Infatti nella serie delle
indicazioni topografiche si riscontrano classicismi non
possibili in lavoro originale del secolo Vili, quali, per

446

f. 85

IN DEXTERA. fca lucia

palazinuf

fcam anaftafiam.

fca p&ronella . Nerei & achillei

Marci & marcelliani. Adfcih fozerum

fcì corneln . xyftì. fauiani. an-rherof

& milziadif

Ad lem febaftianmn .

TATEM IN DEXTRA ■ Abdo & fennef

pancratu. procefli. ez mamniani

fazurnini. fese felicizarif cu . vii. filnf

bafiliffae . fcì pamphili

fcì iohanmf caput.

esempio, il vicus Patricii (cf. i v. Sulpicì, Fabricì,
Censori della base capit.) le thermae commodia-
nae, il Minervium etc. Taluni particolari ortogra-
fici sono assolutamente .identici nell' itinerario e nella
notitia, per esempio, le thermae alexandria-
nae: e questo non può essere effetto del caso.

Nel corso di questo studio vedremo, con comune
sorpresa, quanto poco la topografia stradale avesse
cambiato dal secolo IV al tempo di Carlomagno.

Il compilatore del documento ha tracciato undici
itinerarii (') e li ha tracciati con doppio scopo : primie-
ramente per indicare al pellegrino le vie, se non le
più dirette, certo le più attraenti da basilica a basi-
lica, da cemeterio a cemeterio : in secondo luogo per
registrare —- intersecando le linee — i monumenti più
notevoli delineati nella intera pianta. Gli itinerari
sono :

I aportasèiPetriusqueadscàmLuciam

in Orthea

II a porta sci Petri usqueadportam sa-

la r i a m

III a porta numentana usque forum ro-

ma n u m

(') Seguo il coordinamento degli itinerarii, secondo la for-
mula adottata anche dallo Jordan.

benedetto canonico
 
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