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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0264

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l'itinerario di einsiedeln

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solis, l'itinerario nomina soltanto i cavalli mar-
morei, che forse ne decoravano il pronao. Segue la
discesa del Grillo, della cui antichità io aveva già
avuto sospetto, analizzando le memorie del clivo di
s. Maria in campo della regione VI: ma ora ne ab-
biamo avuto conferma dalla bella scoperta dell'oratorio
di s. Salvatore delle milizie, descritta nel Bull. con.
del 1886, p. 305. Quindi per la Croce bianca, ossia
pel foro transitorio, si giunge alla chiesa sci Ha-
d ri ani la quale, come abbiam visto poc'anzi, trova-
vasi precisamente sull'angolo di congiungimento tra
i fori transitorio e romano. Lungo questo tratto sono
indicate al pellegrino le lontane chiese sci Mar-
celli, e ad Apostolos, come pure il forum
Traiani.

A me sembra che quest'istesso itinerario sia de-
scritto in senso inverso nella bolla del secolo XII ca-
dente, falsamente attribuita a Giovanni III (cf. Jordan
2, 669) e relativa ai confini della parrocchia dei ss.
Apostoli. Si parte adunque dall'arcus argenta-
riorum, quello di M. Aurelio (C. /. L. VI, 1014)
presso s. Martina, (cf. Bunsen Beschreib. Ili, 2, 119) :
si attraversa il foro transitorio; e per viam secus
hortum quidicitur mirabilis (gli avanzi del
foro di Augusto) si giunge a piò della salita del Grillo.
Per scalam mortuorum fit ascensus per cavam
montis usque ante caballos marmoreos(t. del
sole): recta via (alta semita, e porta collina): inde
vertitur ante arcum Pacis, e s'imbocca nella
salaria ad hortum Veneris, che è la « Venus
hortorum sallustianorum » della quale ho parlato nel
Bull. com. 1888, p. 3 sg.

IV. a porta flaminea
usque via lateranense.

L'itinerario abbraccia soltanto il Corso, ossia il
tratto compreso tra le porte flaminia e ratumena.
L'espressione usque via lateranense va intesa
nel senso che l'itinerario s'arresta la, dove si cade
nella grande via di comunicazione fra la basilica di
s. Pietro e quella di s. Giovanni, via minutamente
descritta nell'itinerario Vili. Proseguendo oltre, si sa-
rebbero dovuti mentovare gli stessi luoghi due volte.

I monumenti registrati sulla d. del Corso non abbi-
sognano di illustrazione o comento. Essi sono:

sci Laurentii in Lucina
oboliscum
columna Antonini
thermae alexandrianae
sci Eustachii
rotunda

thermae commodianae

M i n e r v i u m

ad scum Marcum

Si può trovare, in questo elenco, una novella con-
ferma della scarsezza delle indicazioni scritte nelle
piante di Eoma del secolo Vili. Il compilatore, per
indicare un'itinerario affatto nuovo, e che taglia quasi
tutti gli altri ad angolo retto, non riesce a nominare
monumenti diversi da quelli tante altre volte nominati
e da nominarsi, a proposito di altre vie : e così ritro-
viamo, verso qualunque plaga di cielo si volga il passo,
le stesse terme, le stesse chiese.

La ragione è evidente. La pianta posseduta dal
compilatore, come non differisce notevolmente da quelle
classiche del secolo quarto, servite di base ai cataloghi
regionarii, così non differisce gran fatto da quelle medio-
evali pubblicate dal comm. de Rossi nel 1879, tanto
povere di monumenti e di nomi : che anzi essa sembra
essere l'anello di congiungimento fra le une e le altre.
Prendasi, a cagion d'esempio, quella del cod. paris.
lat. 4802 (de Rossi, tav. II) : i soli monumenti sulla
destra del Corso in essa rappresentati sono:

s. Lauretius T Lucina
collina Atonina (')
s. Eustachius
s. M. rotùda
M i n e u a
s. Marcus

La differenza tra i due documenti è minima, anzi
nulla, se si tien conto dell'intervallo di tempo corso

(1) La trasposizione dei nomi delle due colonne centenarie
trajanaed atonina, è errore evidentissimo dello scrittore,
come apparisce dal confronto di questa con altre piante con-
temporanee.
 
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