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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0269

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e l'ordine di benedetto canonico

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pezzi di colonna: tra le altre una statua colossea, la
quale li frati... fecero ricoprire nelli medesimi fon-
damenti » sorte sciagurata, divisa da altre opere d'arte
della stazione stessa.

« Nel rifondarsi il palazzo de' Muti a ss. Apostoli
fu trovato un bellissimo bassorilievo di Perseo e di
Andromeda (ora nel casino di villa Pamfili)... Ve ne
furono trovati altri due pezzi del medesimo gusto :
ma furono fatti spezzare e gittare nel- medesimo fon-
damento». Id. Mem. 45. « Sotto questo palazzo, in
occasione di alcuni lavori nel settembre dell'anno 1844,
fatti in quel lato che è a destra della via che conduce
all'oratorio di s. Marcello, si sono trovati muri antichi,
con volte ed archi, e molte quantità di marmi » Sarti
in Archiv. S. R. S. P. voi. IX p. 438.

Il eh. de Bossi assegna alla stazione, non solo l'area
del palazzo Savorelli-Balestra, ma « anco lo spazio
oggi tenuto dalla chiesa, e dal convento di s. Marcello
fino a toccare uno dei lati (del Corso) ». Ciò è esatto per
quanto concerne lo spigolo del convento verso i ss. Apo-
stoli : la chiesa occuperebbe, secondo il liber pontif.
la a domus » di Lucina. Cf. Bull. Taur. II, p. 369 e
373, ed. Palme « Lucinae domus (prope catabulum)
in media civitate in via Lata ».

Io son ben lontano dall'asserire che il porti cus,
da s. Marcello usque via lateranense dell' iti-
nerario, si debba riconoscere positivamente in questi
lunghissimi peristilii della caserma dei vigili : ma
d'altra parte, a meno che l'indicazione dell'itinerario
stesso non voglia riferirsi arbitrariamente al lato op-
posto della strada ed alle septa, il frammento capito-
lino mostra fino all'evidenza che soltanto i portici
della « statio vigilum » possono convenire alla indica-
zione dell'itinerario, e che il « catabulum » deve essere
collocato a nord, ossia dal lato opposto di s. Marcello (').

L'ultimo edifizio nominato dall'itinerario è la chiesa
ad Apostolos.

Dalle memorie raccolte ed illustrate dal comm.
de Rossi nel secondo volume della Iscr. Chr., p. 355
risulta che la basilica primitiva o costantiniana, dedi-

(') Debbo purtuttavia accennare ad un' altra probabilità.
Nel frammento severiano, lungo il margine orientale del Corso,
fra questo e la stazione dei vigili, è delineata una lunghissima
fila di celle, che presenta l'aspetto di un portico, indipendente
affatto dalla stazione, anzi divisa da una strada larga il doppio
della fiaminia. Può darsi che esprima la pianta del Catabulum.

cata da Giulio I « regione VII iuxta forum divi
Traiani » (Lib. pont. ed. Duchésne I, 205, n. 4) era
orientata in senso diametralmente opposto all'edifizio
presente : vale a dire che l'abside, secondo il rito so-
lenne del secolo quarto, guardava l'oriente, e, per
conseguenza, che si entrava nella basilica, non dalla
parte della via Lata (e dell'odierna piazza de' ss. Apo-
stoli) ma dalla parte dell'antica via corrispondente,
presso a poco, agli archi della Pilotta, e chiamata Bi-
beratica nel medio evo (2).

Da questo fatto si possono trarre più conseguenze.
La prima è che, tra la via Lata e la Biberatica, scor-
rente a pie' del Quirinale e del tempio del sole, non
v'era strada principale intermedia, poiché in tal caso,
la basilica sarebbe stata diversamente collocata. La
seconda è che, tra l'edificazione della basilica e della
porticus Constantini, deve correre non solo rela-
zione cronologica ed istorica, ma relazione architetto-
nica e monumentale, trattandosi di edificii fabbricati
contemporaneamente, e a contatto. Il portico di
Costantino serviva dunque quasi di vestibolo al sacro
tempio.

11 Volaterrano ap. de'Rossi, op. cit., p. 354, dice
che, a suo tempo, rimanevano ancora in piedi avanzi
cospicui del nominato tempio costantiniano, « ubi
nunc est atrium praesentis ecclesiae iuxta viam » :
e descrive « semirupti arcus, et parietes in fronte prae-
sentis ecclesiae et amplissimi postes et spatiosa su-
perliminaria ac pavimenta sepulta ». Ma questi avanzi
di pareti, di arconi, di stipiti, di architravi, e di pa-
vimenti, non possono, a mio avviso, attribuirsi al ve-
tusto edificio dedicato da Giulio I: perchè negli scavi
eseguiti pochi anni or sono, per la costruzione dell'ipo-
geo dinnanzi l'altare maggiore, si trovarono « bases
columnarum et c o n f e s s i o (id est sacrorum reliquia-
rum repositorium sub altari maiore) : de Bossi, l. c.
cf. Rosa, Relaz. in reg. VII. Dunque la basilica costanti-
niana aveva termine verso occidente poc'oltre dell'altare
maggiore attuale : e perciò i ruderi descritti dal Vola-
terrano « in fronte » ovvero « in atrio praesentis eccle-

(l) Questa via non 6 molto antica : fu aperta, attraverso
un quartiere danneggiato dal fuoco e semidiruto, circa l'èra
costantiniana. Il bellissimo mosaico policromo, ora nella sala
dei Pasti, fu scoperto innanzi al teatro drammatico nazionale,
a piombo sotto il selciato della via.
 
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