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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0293

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521

e l'ordine di benedetto canonico

522

e) (discenditi) ante templum Sybillae et
inter templum Ciceronis etporticum Cri-
no rum, etprogrediens inter basilicam J o -
vis et circum Flamineum . ... vadit iuxta
porticum Severinum ettransiens antetem-
plum Craticulae et ante insulam Milice-
nam et dr aconio rum....

Il percorso, come si vede, è lo stesso: si seguono
le vie dei Cerchi, e della Bocca della verità, la piazza
Montanara, le vie del teatro di Marcello, de' portici
di Ottavia, la piazza e la via del Pianto, fino a s. Carlo
a Catinari: mail porticus usque adElephan-
tum è divenuto porticus Gallatorum (cf. Ne-
rini ap. Jordan 2, 531 sg.: Corrado, Memorie di s. M.
in portico, Roma 1871, p. 22, nota 7) ('): i templi
della Pietà e della Speranza nel foro olitorio hanno
preso il nome di t. Ciceronis et Sybillae (cf.
Mirai, ed. Parthey 25, 12: «in elephanto templum
Sibille et t. Ciceronis ubi nunc est domus filiorum
Petri Leonis », la via di porta Leone) : i portici del
foro stesso, in via della Bufola, soggiacenti al sasso
di Carmenta, quello di p. Crino rum {id. 18, 9:
« in summitate arcis super porticum Crinorum fuit
t. Iovis »), il theatrum di Marcello dell'einsiedlense
è divenuto la basilica Jovis: la cripta di Balbo
t. Craticulae. In un solo punto Tordo dà lezione
di esattezza all'einsiedlense; attribuendo la vera e clas-
sica denominazione al circus Plamineus, che
l'altro confonde con lo stadio di piazza Navona. Ba-
stino questi confronti per dimostrare la verità di quanto
affermava il comm. de Rossi nella Roma sott. I, 158
circa al valore quasi ufficiale attribuito alle Mirabilia
nel secolo duodecimo. Per descrivere le solenni pro-
cessioni papali ed il loro vario percorso attraverso la
città, Benedetto non conosce altro documento topogra-
fico all'infuori di questa infelice « guida » de' pelle-
grini, la quale giunge poco a poco ad usurpare l'onore
« of a quasi-official document among the books of the
Roman Curia » (Nichols, 1. c. X), come il Politicus
dello stesso Benedetto, ed il liber censuum di Cencio
Camerario. A me torna difficile spiegare per quale
cagione il pontificio corteggio, oltrepassata la area

Ì}) Il nomo della a porticus Gallatorum » o a p. Gallae » (in
vita Paschal. II ap. Watterich II, 10) si fa derivare dalla Galla
patrizia figliuoli di Simmaco. Cf. Duchesne, 1. c. 303.

iudea, ovvero la platea iudeorum, abbandoni il
rettifilo einsiedlense Pianto - Catinari - Giubbonari -
Campo de' fiori - Cappellari, per gittarsi a sinistra in
via della Regola, tanto più che questo classico retti-
filo continua ad essere delineato come arteria princi-
pale, anzi unica, della pianura campense nelle piante
della città anteriori al secolo XVI edite dal de
Rossi (tav. II e IV). Ma l'indicazione dell'itinerario
è ben chiara:

d) transiens ante templum Craticulae
etanteinsulamMilicenamet draconiorum...
sinistramanu descendit ad maioremviam
Arenulae. Il templum Craticulae, cioè la
cripta di Balbo, occupa l'isola circoscritta dalle vie
del Pianto e di s. M. in Cacaberis, e dalla piazza di
Branca (nuova via Arenula) e del Pianto, a sinistra
dell'itinerario. L'insula Milicena et draconio-
rum occuperà dunque, dall'istessa mano, il rettangolo
circoscritto dalle vie e piazza di Branca, a Catinari,
del Monte, e de' Specchi. Sono state suggerite varie
interpretazioni della strana indicazione di Benedetto :
ed il Nichols ha ricordato a questo proposito i dra-
conarii, ufficiali della corte pontificia, quasi che si trat-
tasse di una loro caserma. Nessuna delle interpreta-
zioni soddisfa : e poiché io non ne ho di migliori da
proporre, mi contento di osservare che il tratto di
contrada, cui accenna Benedetto, è stato di recente
esplorato fino a grande profondità per la ricostruzione
ed ampliamento del palazzo Santacroce, e delle case
che fronteggiano la nuova via Arenula. Nei ragguagli
delle Notizie e del Ballettino si accenna alle scoperte
avvenute, naturalmente a brevi e frammentarie con-
tribuzioni mensili. Quando sarà fatto il lavoro sinte-
tico, e quando'le scoperte potranno essere ricomposte
graficamente, col soccorso dei molti disegni inediti ri-
feribili ai monumenti della contrada che si conservano
in gran copia nelle biblioteche e negli archivi del-
l'Italia (e dell'Inghilterra), la topografia del gruppo
monumentale eretto da Cornelio Balbo sarà rischiarata
da luce inaspettata. In ogni caso, nessuna traccia di
edifici della decadenza o medioevali è tornata in luce
nel corso dei lavori sopra indicati : è chiaro pertanto
che il titolo di « insula milicena et draconiorum » ha
l'istesso valore del « templum craticulae », vale a dire
è sciocca denominazione medioevale attribuita ad edi-
ficio antico.
 
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