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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

DOI Artikel:
Orsi, Paolo; Cavallari, F. S.: Megara Hyblaea: storia, topografia, necropoli e anathemata
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0461

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la necropoli

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quale muove verso una figura (acefala) mantellata, se-
duta su di un kiismos. Lekythos a f. n. a. cm. 14 4,
col giro di foglie lanceolate sulle spalle; Dionysos
clamidato, barbuto siede su di una sella plicatilis -
òyladiac, colla testa seclinata, sorreggendo un rhython;
davanti a lui una fig. femm. chitonata (danzante?),
di dietro altra fig. chitonata pure su sella plicatilis ;
rami punteggiati riempiono il fondo, e graffiti rendono
i particolari. Altra lekythos a f. n. a. cm. 14 con
foglie lanceolate sul collo e due rozze f. n. evanide
sul ventre.

All'estremità del sarcofago erano poggiati alla pa-
rete : Frammenti di vasi irreconoscibili ; due masche-

rette fittili muliebri frammentate. Piccola lekythos
rotta, con due macchie nere sul fondo. Figurina
fìttile di bambino paffuto a. cm. 8 |-, nuda, accoc-
colata in terra, sorreggente sul braccio d. poggiato al
ginocchio elevato il mento, e colla s. toccando il gi-
nocchio sin. piegato sul suolo (').

Sep. XXIV. — Sarcofago di pezzi da nord-sud
(m. 2,50 In. X 1,25 larg. X 0,90 prof.); i tre coper-
toni erano lungo l'orlo esterno rinforzati da otto pa-

(!) È un giocattolo, ntdyvtw. Il Musco di Taranto ne pos-
siede una intera serie con alquante variazioni nella posa; in pa-
recchi il putto è accompagnato da un gallo od un'oca, che
egli tiene al fianco. Di siciliane se ne ha una di Akrai (Kekulé,
Terracotte» aus Sicilie», fig. 41). Una di Rodi (Salzmann,
Nécropole de Camiros, XXI, 1) ed altre di età c stile greco-
bahilonese sono dall'Heuzey (Les figurines anliques du Musèo
du Louvre, tav. Ili, C) interpretate per una divinità giovanile,
forse Bacco, nella mitologia babilonese tramutato in Tammuz.
Dioniso come bambino fu molteplici volte rappresentato nell'arte
greca (Uoschcr, Lexikon der Jl/ythologie. I, p. 1123).

Monumenti antichi. — Voi. I.

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3 ••'v

rallelepipedi, la cui media è di m. 1,20 la. X 0,42
larg. Nell'interno era disteso obliquamente uno sche-
letro, col cranio ad ovest,
presso la cui tibia sinistra
due grossi anelli di bron-
zo (diam. mm. 47), aventi
ognuno un gancetto scor-
revole, ad estremità bifor-
cate, come quelli del sep. n. 7 ; con essi erano anche
i frammenti della corrispondente lastrina rettangolare.

Sep. XXV. — Sarcofago da est-ovest violato ed in
gran parto distrutto. Sul fondo rimasto in posto erano i
residui di uno scheletro. Il cavo ripieno di terre, e di
ciottoli, conservava pure alcuni frammenti decorativi
architettonici in calcare, a fogliami, di cui si offre
un saggio (').

Sep. XXVI. — Sarcofago monolito da est-ovest
(m. 2,40 Iti. X 0,80 larg. X 0,50 prof.), scheletro disteso
con testa ad est, ed altro di fanciullo in senso inverso.
Ai piedi del primo alabastron nero (a. cm. 161). All'an-
golo sud-est due aryballetti italo-cor., molto consunti,
colla nota rappresentanza di otto opliti coperti da scudo
circolare, al bocchino foglietto, circoli concentrici al
fondo. Nei due angoli di ovest due skyphoi italo-cor.
con frisa di tre animali (cani?) irreconoscibili.

Sep. XXVII. — Sarcofago monolito da nord-sud
(m. 1,50 lu. X 0,05 larg. X 0,38 prof.) senza coperte, e
senza visibili traccio d'ossa. A metà dei lati lunghi due
tazze-line di stile protoc, all'estremità nord una lekane
gr. (diam. cm. 18) col relativo coperchio; intorno ad essa
erano distribuite in giro, a ino' di rosone, sette tazzine
capovolte.

(!) Il loro stato di conservazione ò troppo cattivo, per giu-
dicare, anche in via ipotetica della loro originaria destinazione.
Tutto al più siccome esternamente presentano una marcata con-
vessa, a cui corrisponde una concavità nell'interno, si potrà
pensare alle volute di un grande acroterio, o meglio alla deco-
razione di una cella ipogeica.

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