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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Sogliano, Antonio: Di un dipinto murale rinvenuto in una tomba cumana
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0538

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DI UN DIPINTO MURALE
RINVENUTO IN UNA TOMBA CUMANA

Nel fondo Correale, noto oramai nella letteratura
archeologica per la necropoli cumana, che esso rico-
pre, eseguendosi il prolungamento del corso della fo-
gnatura di Napoli, si rinvenne il 27 giugno di questo
anno una tomba di tufo, assai importante pel dipinto,
che ne decorava la faccia interna della parete orien-
tale, e di cui si offre qui il disegno, fatto, ad | della
sua grandezza, dall'artista signor Geremia Discanno.
Riferendomi, per la descrizione della tomba e per gli
altri particolari del rinvenimento, a quanto ne disse
l'architetto signor Luigi Caselli con suo rapporto del
9 luglio (cfr. Notìzie degli scavi di aut. 1891 p. 235),
ricordo solo che il dipinto, fatto diligentemente distac-
care dal medesimo architetto signor Caselli, trovasi ora
in Eesina presso i signori Correale.

Si compone di tre grandi lastroni di tufo, dei quali
l'uno, largo m. 1,66, è alto m. 0,85; egli altri due
formano insieme la medesima larghezza di m. 1,66
e misurano m. 0,78 di altezza : sicché l'altezza totale
del dipinto è di m. 1,63. L'intonaco è abbastanza
sottile, e sembra più che altro uno strato di calce:
sur uno strato di calce appunto furono eseguiti i dipinti
delle tombe capuane, pubblicati e descritti dal Miner-
vini (Bull. arch. nap. n. s. II p. 177); e su qualcosa,
che poco ne differisce, a giudicare dai caratteri fisici,
vennero eseguiti i dipinti Pestani (Mon. List. Vili,
tav. XXI: Ann. List. 1865, tav. d'agg. NO) e gli
altri della medesima tecnica, che si conservano in questo
Museo Nazionale.

Trattandosi di un genere di tombe, che per la
grandezza si avvicina a quello delle camere sepolcrali,
il fondo del dipinto simula la parete di una stanza;
bianca, con zoccolo rosso sormontato da un meandro
ad onda in nero. Questo del meandro ad onda è un
motivo, che ritorna anche nei menzionati dipinti di
Pesto e nella decorazione di un'altra tomba cumana
descritta dal Minervini (op. cit. I p. 163), e che si-
milmente aveva le pareti dipinte di bianco con zoc-
colo rosso.

Nella nostra pittura siede a dr., ma con la per-
sona volta a sin. e quasi in terza, una figura di donna
di grandezza naturale. Ha la chioma contenuta da
una specie di alto berretto a cono tronco, rosso,
cinto nel mezzo da una fascia nera orlata di bianco,
e il quale è adorno di una specie di fiocco (?) rosso, che
si vede dietro all'orecchio sin. Dal berretto, sulle
tempie, accanto agli orecchi, scappano due ciocche di
capelli neri. Veste chitone bianco, finiente inferior-
mente con una fascia ornamentale, e recinto nella vita
da una gialla cintura con fregi neri, sulla quale si
rovescia una sciarpa, che foderata ed orlata di rosso,
con rabeschi rossi, si distende lungo la parte inferiore
della persona. Ha manto rosso orlato di nero e affib-
biato innanzi al collo da una fibula d'oro; esso di-
scende dietro alle spalle in modo da lasciar libere
ambo le braccia. Dal berretto discende alla sua volta
sul manto un velo bianco, che si allarga lungo il dorso.
E adorna di orecchini d'oro, di collana a doppio filo
 
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