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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Prefazione
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0014

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Vili PREFAZIONE

quale però, per gravi difficoltà oppostegli dai proprietari di quei terreni, fu costretto a sospen-
dere lo scavo e per allora rinunziarvi ; più fortunato il D.r Fabricius, potè poco dopo trovar
modo di vincere quelle difficoltà, proseguì lo scavo scoprendo e copiando tutto il resto del-
l'iscrizione. Questa, secondo gli accordi presi, fu presto pubblicata nel marzo del 1885 con-
temporaneamente da noi nel Museo italiano e dal Fabricius nelle Mittheilungen d. d. arch. Inst. in
Athen; dopo due o tre mesi noi demmo a luce anche la interpretazione e il commento. Intanto
rapidamente si succedevano nuove edizioni ed illustrazioni del prezioso monumento, dapprima
per opera dei prof. Buecheler e Zitelmann, del D.r H. Lewy, dei fratelli Baunack, del Dareste
e poi di altri, e moltiplicaronsi scritti di varia natura a quello relativi, di filologi, grammatici,
giuristi di vari paesi. Se però dall'opera di tanti uomini volenterosi un discreto contributo venne
al miglioramento della lezione e della interpretazione, rimasero pure assai incertezze, oscurità
e gravi, numerose discrepanze nel leggere e nell' intendere, ed anche non poche erronee lezioni
e spiegazioni s'introdussero e si propagarono, talché niuna delle edizioni può dirsi soddisfa-
cente, sicura ed attendibile. Causa di ciò fu, oltre alla inesperienza di molti, più zelanti che
ben preparati a tale specialità di studi, la fretta con cui dapprima questi lavori furono intra-
presi quasi gareggiando in prestezza, ma più di tutto la scarsità e quasi assenza di monu-
menti affini e consimili per linguaggio e per soggetto, dai quali si potesse trarre luce e
saldo fondamento ad eliminare le possibili numerose allucinazioni, a togliere di mezzo o almen
diradare le tante incertezze e oscurità e le conseguenti numerose discrepanze d'opinione, a
stabilire con certezza la lezione ed anche l'intelligenza del monumento così in tutti i suoi
particolari, come nella sua natura totale. Senza omettere ulteriori studi coi quali venivamo
completando e correggendo l'opera troppo rapidamente da noi prima fatta, senza trascurare
quanti buoni contributi venissero dall'opera altrui, parve a noi che il maggiore e più pro-
fittevole aiuto per una edizione critica e meno incerta dell'epigrafe, si dovesse aspettare e
sperare da altri simili monumenti che forse celasse ancora il suolo cretese ; e questo si ebbe
infatti dalle nuove esplorazioni che furon commesse a tale scopo per altre due volte dal nostro
Governo all'Halbherr, le quali diedero per risultato : 1° parecchi nuovi frammenti epigrafici
di leggi gortynie trovati nello stesso antico edificio in cui si trovò la Grande Iscrizione ;
2° altri frammenti epigrafici, pur di leggi, ma d'epoca ancor più antica, trovati in altro edi-
fìcio gortynio, che poi si riconobbe essere l'antichissimo tempio di Apollo Pythio. Inoltre, in
occasione di queste nuove ricerche fu dall' Halbherr nuovamente scavata la Grande Iscrizione
ed eseguita di questa una copia novella più esatta e corretta della prima già fatta, che avea
servito di base a tutte le edizioni. Nelle varie esplorazioni poi l'Halbherr spinse le sue
ricerche anche fuori di Gortyna, in altre località dell' isola e potè trovare e comunicar copia
esatta di parecchie iscrizioni arcaiche d'altre antiche città cretesi quali Oaxos, Eleutherna,
Lyttos, Knossos, Itanos, Praesos. Tutte queste iscrizioni furono da noi a suo tempo pub-
blicate e come meglio potemmo dichiarate, man mano che si vennero scoprendo e furonci
comunicate. Pumaneva da pubblicare il nuovo disegno della Grande Iscrizione e dar di
questa una edizione e una illustrazione più sicura e più maturata della prima, giovandoci
dei nuovi studi nostri e degli altrui, e sopratutto profittando della luce considerevole che
 
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