Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

DOI Artikel:
Comparetti, Domenico: Gortyna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0065

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
91

GORTYNA

TEATRO ROMANO

92

in ogni caso è più antica di quella rotonda, ove
dovette essere trasportata non sappiamo da quale
altro edificio o località.

Dall'altro lato della curva trovavasi originaria-
mente un'apertura assai grande, larga m. 9,68,
che più tardi fu chiusa con un'opera cementaria
di riempimento l) parte in pietra, parte in mat-
toni, che non si conserva per intiero se non nella
facciata esterna, ossia dalla parte del fiume. La
parte del muro circolare, ove quel grande vano si
apriva non è costruita come il resto, ma è com-
posta di grandi blocchi senza cemento, e ciò per
un tratto che si estende maggiormente da un lato,
meno dall'altro, come si vede nella pianta qui
annessa, ove questa maniera di costruzione è in-
dicata con tratteggio a rete o a barre incrocian-
tesi. Al disotto però dei grandi blocchi corre uno
zoccolo che è della solita opera a piccole pietre ;
ed anche residui di due strati della stessa opera
rimangono al disopra, talché queste parti di muro
costituite da grandi blocchi senza cemento tro-
vansi come incastrate nell'opera muraria che è
propria di tutta la rotonda. Sulla superficie in-
terna della più estesa di queste parti, a destra
di chi uscisse dalla grande apertura, vedesi scol-
pita la Grande Iscrizione, la quale, quando l'edi-
fìcio fu ridotto a teatro, venne così a trovarsi
quasi nascosta nell'ambulacro, certamente poco
illuminato, sottostante alla gradinata.

Qual fosse la destinazione di questa rotonda,
se fosse un àvÓQstov o altro, non possiamo dire;
questo è certissimo però che la sua costruzione
non risale a tempi molto antichi, ma dovette aver
luogo, come per buoni argomenti pensa l'Halbherr,
verso il principio del I sec. av. Cr., circa una ge-
nerazione prima della completa sottomissione del-
l'isola ai Romani; e per costruirla fu messo in
opera materiale di pietra preso da edilìzi più an-
tichi che allora furono demoliti o si trovavano
ridotti in rovina, dai quali provengono la Grande
Iscrizione e tutte le altre qui trovate. Dalle lettere
segnate fra le colonne della Grande Iscrizione e
da altri indizi, come più oltre vedremo, si rileva

») Eappresentata nel nostro piano con tratteggio a
barre e punteggiature parallele.

positivamente che quei blocchi furono trasportati
colà da un edifizio molto più antico, badando a man-
tenere la composizione dell'epigrafe estesa che por-
tavano scolpita; e le forme di quelle lettere mo-
strano relativamente la poca antichità del tempo in
cui ciò si fece ; fra le pietre minori di cui si compone
la maggior parte del muro circolare, parecchie of-
frono frammenti di iscrizioni, i più del periodo
stesso a cui appartiene la grande, talune poche
di quel periodo che immediatamente precede la
completa adozione dell'alfabeto ionico, e l'aboli-
zione del bustrofedismo, il quale periodo, secondo
i criteri comuni, non pare possa essersi protratto
al di qua del V secolo. Fra i muri d'ignota de-
stinazione che si connettono esteriormente con
questo circolare, il più notevole è quello che già
distinguemmo col titolo di Muro Settentrionale
(MS nel piano) ; è un muro rettilineo che con una
estremità viene a congiungersi col muro circolare
a tergo dei blocchi della Grande Iscrizione; l'altra
estremità, che è frammentaria, sporge sopra la
riva sinistra del fiume dalla parete quasi verticale
dell'argine, alto cinque metri, che da quel muro è
attraversato; anche questo muro è composto di
grandi blocchi senza cemento, alcuni dei quali sono
iscritti; presi però anch' essi da un altro edifizio più
antico, non furono rimessi assieme con riguardo
alle inscrizioni certamente assai estese che con-
tenevano, come fu fatto per quelli della Grande
Iscrizione incastrati nel muro circolare, ma così
alla rinfusa sconnettendo senza alcun riguardo le
iscrizioni.

Quali più quali meno, sono dunque tutte le iscri-
zioni che qui appresso riferiamo considerevolmente
anteriori all'edilìzio in cui furono trovate. Da quale
edifizio provengano, se da uno o da più, se da
varie parti di uno stesso corpo di costruzioni, non
possiamo definire. Certo è che il muro sul quale
era scolpita la Grande Iscrizione era pur esso cir-
colare come quello in cui poi fu trasportata; e
l'iscrizione trovavasi pur certamente sulla parete
interna di quello, non sull'esterna, come abbiam
visto accadere delle iscrizioni del Pythion. Si corre
naturalmente col pensiero a edilìzi pubblici, sedi
di assemblea, di magistrature, di tribunali, e si
ripensa al &óÀog del TtQmaveTov eli Atene, all'an-
 
Annotationen