Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

DOI Artikel:
Comparetti, Domenico: Gortyna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0097

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
153

GORTYNA — SECONDA EPOCA

154

Un altro verbo derivante da vaóg ricorre
in una iscrizione cretese molto meno antica
pubblicata dal sig. Haussoullier (Bull. ci. corr.
liell. IX (1885) p. 10 sgg. sulla quale ved. Bue-
chelev Eh. Mus. 1886, p. 310 sg. Halbherr, Mus.
iteti. Ili, p. 637. In essa parlando dei kosmi è
detto ai (lij vaaxfcuev xàv àytXav. Così, da vaòg
abbiamo a Creta un intransitivo vasvsiv che
vale stare in un tempio ed un transitivo vaovv
che deve valere presentare, introdurre in un
tempio sia per prestazione di giuramento, sia
per lustrazione, consecrazione o altro che non
possiamo definire.
Col. I, 1. 39, òxcc, ÓTtóxct, TÓxa, rcóxa per ore, ònóxs,

tóts, nòte sono forme perfettamente doriche e
cretesi usate in questa e in altre iscrizioni sulle
quali non ci può esser nulla da ridire. "Oxa ò
adoperato anche a col. V, 1. 5 e non istà per
oxx<x come mi vuol far pensare BZ. (p. 18);
che anzi óxxa quando si trova (nè so che si
trovi a Creta) sta per oxa. La lezione & xa
di BZ. accettata dai più degli editori non è im-
possibile, ma è inverosimile ; non è certo che in
quel senso si possa aspettare & piuttostochè ci,
e quel che ne risulta è stranamente ozioso, non
essendo possibile pensare ad alcun altro schiavo
che a quello in discussione; invece l'indicazione
del quando è tanto a proposito qui quanto lo
ò sotto nel luogo a questo parallelo 1. 48 sg.
ove firnhofisvccg ràS ói'xag corrisponde all' oxa
vixaxtf) ò è'xwv di qui.
1. 40, àwt sempre adoperato in queste epigrafi
nel senso di dinanzi, in presenza di, ossia nel
senso dell'avrà degli antichi epici. Nel senso
di in luogo di è qui adoperato ttqó, come in
latino.

1. 41, ÓQopéwv, i giovani cretesi a 17 anni com-
piuti entravano nelle così dette àyéXai o truppe
e vi rimanevano finché si ammogliassero; fra
le occupazioni a cui accudivano durante la loro
dimora nelle agele, o come agelasti, principali
erano gli esercizi del yv^vàaiov e fra questi la
corsa, talmente il principale che fra essi chia-
mavansi óoófioi quelli che altri Greci chiama-
vano yvfivàóia. Sapevamo che ànódoo/xog chia-
mavasi da loro il giovane non ancora ammesso
al ginnasio o al doófiog e più in là troveremo
adoperato tal vocabolo anche in questa iscri-
zione. Queste notizie che già fin qui si ricava-
vano unicamente da lessicografi e grammatici
antichi (cfr. Mùller, Die Dorier II, 298 sg. Hoeck,
Kreta III, 102) vengono ora confermate ed ac-
cresciute. La voce ógo/.ievg che troviamo qui e

in più altri luoghi di questo testo, indica cer-
tamente il giovane già ammesso al Sgófiog e
come tale contrapposto all' ànóÓQOjiog; e il senso
in cui è sempre adoperato in queste leggi cor-
risponde a quello del nostro maggiorenne; dicesi,
senza dubbio, anche degli uomini adulti ed usciti
dalle àyélai o dai óqó/aoi, pur distinti con tal
titolo dai minorenni o ànóàQofioi, alla testimo-
nianza dei quali non poteva attribuirsi valor
legale, come neppure a quella degli schiavi e
delle donne.

1. 42, manteniamo 1' j} che tutti gli altri non se-
gnano; oltre che si vede nel disegno il posto
e una traccia dell'e, va osservato che senza
di esso quell' ÒTvfj xa vaévrji è del tutto super-
fluo. Nuevsiv esprime non soltanto l'esser rifu-
giato nel tempio stesso, ma anche nel §w;xóg,
nel rs'uevog, neh' àXaog in tutte le parti o lo-
calità insomma del suolo sacro ad esso appar-
tenente.

1. 43, noè tovtuì, come se prima fosse detto o sot-
tinteso f[ avròg (ó vixad-ég). Abbiamo già sopra
notato l'uso che qui si osserva di nqó nel co-
mun senso di àvxi, di cui non si hanno che
scarsissimi esempi.

1. 44, xaviaràra), notiamo una volta per sempre
che questo verbo, che abbiamo già pur così
incontrato nelle più antiche iscrizioni, è costan-
temente adoperato parlando delle multe, inden-
nità o altro che sia da deporsi o consegnarsi dalla
parte soccombente alla vincitrice. In questa
iscrizione non c'è esempio di ixxCvsiv (èaxCvev)
che pur talvolta abbiam trovato e troveremo
usato in altre.

1.45, syqa}ii.uva qui e altrove, come anche èyqàxxai,
è un fatto di cui anche fuori di Creta si ha già
esempio nella iscrizione Elea C. I. Gr. n. 11
(I. Gr. Antiquiss. n. 110), ove a torto si pensò
a un errore di scrittura. Trovasi nelle iscrizioni
cretesi più recenti scritto rfyQaluluéva e ciò s'in-
contra pure in una antica di Oaxos. Qui in
queste antiche di Gortyna troviamo nel n. 152
e altrove sempre iyoàxxai, non mai ì}yqàxxai.

1. 45 sg., /.irjà' aixóv, senza dubbio quel firjóé sta
in continuazione del (i^ xaXfji ij pr] Sst'xGrji che
precede, come bene osserva Z. (p. 92), e non con
èv éviavt(j), come fraintendendo pensa BB.
Aòtòv vale esso stesso, come troveremo poi an-
che al neutro avxóv per la cosa stessa, e sta
in correlazione col ràvg xip,àvg che segue, che
indica il prezzo equivalente (xàg adxù n/ia?),
e non certamente la multa di cui sopra, come
taluni hanno pensato (BB., Br. ecc.).
 
Annotationen