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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Comparetti, Domenico: Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0191

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339

GORTYNA

CONCLUSIONI

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muni anche altrove, sono decisamente e affatto
soppressi, sostituendovi questi altri stabilmente;
non più % ma 8 ; non più 1, ma 1 ; non 1, ma 3 ;
non più H, ma X; non più mai ^ ma sempre q ;
non Y ma V. Qualche traccia degli antichi segni,
aboliti nell'uso ufficiale, ma non ancora usciti
dall'uso privato si osserva nelle epigrafi di que-
sti' epoca, ma sporadicamente, e senza dubbio per
oscitanza dell'artefice; così il "1 che troviamo nel
n. 153, il ? che par certamente segnato nel n. 148.

Quella inclinazione dei caratteri, singolarmente
di taluni caratteri, alla maniera fenicia che si os-
serva, non in tutte, ma in parecchie iscrizioni
della prima epoca, è qui affatto eliminata, preva-
lendo assolutamente, dov'è possibile, la perpendi-
colare ed anche l'angolo retto ; ciò si vede nel-
l'3, nel nel q, nel T, non mai inclinati come
nelle più antiche iscrizioni; anche il A, pur con-
servando la sua antica forma, spesso perde quella
sua inclinazione colla quale altrove e più tardi
pur qui divenne A ; quasi a differenziarsi da questo
segno A che tuttavia qui vale y, tende alla per-
pendicolare ed arriva da taluni artefici ad esser
segnato talvolta o spesso coll'angolo retto 1, come
fin qui non se n' è visto fuor di Creta che a Thasos
in iscrizioni del VI secolo. L'A, che primeggia nelle
iscrizioni della prima epoca, passa in seconda linea
in questa, ove primeggia piuttosto la forma A.

È abolito il segno di divisione fra le parole.
Uno spazio bianco segna, come negli antichi pa-
piri la divisione dei periodi.

La direzione della scrittura è costantemente
bustrofedica.

I testi di molta estensione sono divisi in co-
lonne, precisamente come si vede negli antichi
volumi papiracei. Le colonne si succedono sempre
da diritta a sinistra ; la loro lunghezza è varia nei
vari testi, ina uguale sempre in uno stesso testo.

Le dimensioni dei caratteri sono pur sempre le
stesse in uno stesso testo, salvo qualche rara
eccezione in cui per difetto di spazio vengono
diminuite in alcun luogo, in fin di colonna. Fra
un testo e l'altro si osserva varietà nelle dimen-
sioni dei caratteri; ma questi non eccedono mai
un modulo determinato, quale può considerarsi
quello della Grande Iscrizione, del n. 155, del

n. 148 ecc. Delle dimensioni variamente grandi,
anche enormi, che troviamo nella prima epoca,
non v'ha più esempio in questa (ved. le nostre
riserve circa i n. 169, 176).

Secondo l'uso di cui abbiamo antichissimi esempi,
il retto andare delle linee e l'egual divisione loro
vien regolata con segni di allineamento tuttavia
visibili nella Grande Iscrizione e in altre, e rile-
vati i caratteri con rubrica di cui pur nella Grande
e in altre rimangono tracce.

Malgrado la regolarità e l'uniformità che distin-
gue le iscrizioni pubbliche di questa epoca da
quelle dell'antecedente, l'impronta arcaica è pie-
namente visibile in esse tutte. Non v'è traccia
qui di quella tendenza alla stereotipia nelle forme,
al geometricismo nella disposizione dei caratteri,
che si avverte p. es. nelle iscrizioni antiche del-
l'Attica e che conduce fino allo scrivere azo^dóv
già nel VI secolo, al tempo dei Pisistratidi (C.
I. A. IV, 1 a). Qui invece si distingue la libertà
della mano e la varietà pur della mano, quasi
come nei manoscritti; l'apparenza generale della
Grande Iscrizione e di altre è quella della copia
lapidaria di un volume manoscritto.

Le più antiche monete iscritte cretesi fin qui
conosciute sono di Gortyna e della prossima
Phaistos con quella in antico tempo collegata
(cfr. Strab. X, 4, 14). In queste la leggenda pre-
senta caratteri di quest'epoca:

AVA*ADOTMOV\VTqOA
AWUAD0TV\0*TM*A3

(Ved. Warwick Wroth, Catalogne of the Greek
coins of Crete ecc. in the Br. Mus. p. 37 tav. IX, 1,
p. 61, tav. XIV, 14 ; Head, Historia Numor. p. 394
e p. 400 sg. Svoronos, Numismatique de la Créte
ancienne, p. 158 sgg. 254 sgg.) ')• La forma ad an-
golo del 3 non ricorre in alcuna delle iscrizioni
Gortynie, ma trovasi in quelle di altre città cre-
tesi. L'O in taluna di queste monete pare pre-
senti la forma quadrangolare che nelle epigrafi
fin qui non si è trovata a Gortyna, si trova però
in quelle di Eleutherna.

*) Non da legger yaT/xa come taluni han fatto, ma naZpa
da nulo) (cfr. n. 152, II, 17); vai quanto xófipct, coniazione.

Iscrizioni arcaiche Cretesi.

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