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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Comparetti, Domenico: Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0199
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355

OOBTYNA

CONCLUSIONI

356

doriche a significar da prima le promulgazioni
orali e poi, come vediamo in più epigrafi arcaiche,
anche le scritte, non si è trovato fin qui esempio
a Gortyna, nè altrove a Creta.

Terza epoca.

Son tanto pochi e poveri i frammenti delle epi-
grafi di quest'epoca che poco se ne ricava sui fatti
della legislazione in essa ; nè gran cosa di nuovo
per tal soggetto si può aspettare ; seguita, com' è
ben naturale, e come vediamo pure nei tempi po-
steriori, la emanazione di singole leggi e decreti.
A leggi o decreti appartengono certamente tutti
i frammenti raccolti. Il n. 177 è frammento di
una legge ove parlavasi di compre, stipulazioni
{Sia^emàiisvoi). Ma la riforma totale dell'alfabeto
che distingue quest'epoca dalla antecedente im-
pedisce di credere che le leggi emanate in questa
fossero aggiunte a quelle già codificate nell'an-
tecedente, tutte scritte neh' antico alfabeto locale.
Che tutte le leggi di quel codice quante rimane-
vano in vigore fossero riscritte e riscolpite secondo
il nuovo alfabeto è cosa che si può ritenere pre-
sumibile, ma non dimostrare avvenuta. In Atene
sulla fine del V secolo, poco prima dell'arcontato
di Euclide, una nuova copia, in caratteri del tempo,
della legge di Dracone sull'omicidio veniva ordi-
nata ed esposta nell'agora in una stela che in
parte ci rimane, C. I. A., I, 61.

LA MONETA

Quella differenza, che abbiamo segnalata fra le
leggi della prima epoca e quelle della successiva,
nelle denominazioni della moneta, è un fatto del
tutto nuovo e singolarissimo, il cui significato per
più aspetti importante è duopo cercare. È diffe-
renza puramente di nome, mentre la cosa riman la
stessa nelle due epoche? oppure, come sembra ra-
gionevole pensare, la legge nella nuova epoca usa
altri nomi perchè la cosa stessa è pur mutata o in-
novata, come tante altre allora ? I segni di alta anti-
chità che presentano le iscrizioni della prima epoca

Iscrizioni arcaiche Cretati.

sono tali che è legittimo pensare potesse a quel
tempo non essere ancora in uso la moneta o dovesse
essere questo incipiente e di recente introduzione ;
e le denominazioni lebete, tripode non mai fin qui
incontrate come nomi di monete nè presso scrit-
tori, nè presso lessicografi, nè in epigrafi, ma solo
conosciute come nomi di due diversi oggetti me-
tallici aventi stretto rapporto fra loro (il tripode
servendo di sostegno al lebete) ricordano, se non
la presenza, certo la prossimità dei tempi anteriori
all'uso della moneta, come gli Omerici, nei quali
lebeti e tripodi in numero figurano con altri oggetti
di vario valore fra gli ànoivu dati per riscatto,
soddisfazione, propiziazione, fra gli às&Xa o premi
in giuochi, come qui figurano in numeri definiti
dalle leggi per le multe, indennità, soddisfazioni.
Ma il problema, che già si presentava oscuro
quando niun altro esempio si aveva di quelle de-
nominazioni che nelle antichissime iscrizioni della
prima epoca, si complicò quando in una iscrizione
non arcaica di altra città cretese, pur da noi pub-
blicata, si trovò designata col nome di lebete cer-
tamente una moneta. Lume dai numismatici non
ne venne, la novità del fatto superando il campo
della loro esperienza ; facilmente furono da taluni
ricordati i noti esempi di moneta denominata dal-
l'impronta, senza badare alle ragioni che esclu-
dono del tutto l'applicazione di ciò al fatto in
questione e senza bene informarsi dei termini del
problema, che giova riassumere qui e precisare
come segue:

1° In tutte le iscrizioni della prima epoca
(n. 1-147) non ricorre mai menzionata la moneta
colle sue denominazioni di stateri, dramme, oboli,
ma sempre le multe o altri pagamenti sono de-
terminate in un numero di lebeti o tripodi. I più
frequentemente nominati sono i lebeti, in cifre
varie da uno a cento, che qui raccogliamo:

1, fXìjSè Xsfirjroc n. 15.
„ léflrjta n. 127.

3?, Xs^tag xatìràaai, /éxadrov TQi[ivg?} 0
tQi[à9ovta?] n. 55-57.

5, ns'vrs XefirjTag n. 6 e n. 19.

6, Xsprjiccg féxc n. 83-84.

10 0 12?, ...Séxcc, 0 óvó\òexa Xs^twv.

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