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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Comparetti, Domenico: Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0210

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377

GORTYNA

conclusioni

378

Terza epoca. L'abolizione dell'alfabeto locale ne-
gli atti pubblici, che distingue quest'epoca nuova,
è indubbiamente un fatto del V secolo, quando,
oltre alle altre influenze esterne che possono avere
indotti questi isolani a rompere la vecchia tradi-
zione adottando una scrittura per loro straniera,
anche nell'interno dell'isola si faceva sentire l'in-
fluenza degli Egineti potentemente stabiliti a Kydo-
nia fin dall'01. 04, 2 (523). Fin da quel secolo in-
cominciano quegli interventi stranieri nelle guerre
interne dell'isola (nuks/iog ^evtxòg diapéftrjxsv slg
tÌjv vijaov) in cui Aristotele vede una prova del
debole delle istituzioni cretesi (Polii. II, 7, 8). Già
nel 439 troviamo che i Gortynii hanno un nqó-
ì-svog in Atene, il quale provoca una spedizione
di Ateniesi contro Kydonia in guerra con Polichna
(Tucid. II, 85). Delle due isole che nella storia
della scrittura più si ravvicinano a Creta, Thera
cioè e Melos, quest'ultima è la sola per cui i
monumenti ci dian saggio di più di una fase ivi,
come a Creta, subita dalla scrittura; e vediamo
che già prima della occupazione ateniese di quel-
l'isola, 01. 91,1 (416), questo stesso nuovo alfabeto
che troviamo ora a Gortyna erasi colà sostituito
all'antico, con questo di più che si distingueva
con segno speciale fra o, ed w (C, O).

Che mentre i Gortynii rinunziano all'alfabeto pa-
trio e adottano nell'uso pubblico la scrittura jonica,
conservino tuttavia l'uso del bustrofedismo, è un
fatto singolare, non indifferente per la cronologia
di queste epigrafi ; esso le fa risalire ad una data
più antica di quella potrebbe stabilirsi per la sem-
plice assenza dell'». L'uso del bustrofedismo in
monumenti del V secolo è tutt'altro che cosa
ovvia; esso si vede abolito già in molti monu-
menti del VI, e giova qui ricordare che nessuna
delle iscrizioni di Melos è bustrofedica ; nelle iscri-
zioni attiche il bustrofedismo non s'incontra più
tardi del sesto secolo; negli atti pubblici pare
fosse abolito non molto dopo Solone.

Quanto all'uso dell'co, che una volta adottato
ufficialmente l'alfabeto jonico questo segno tar-
dasse a Creta ad introdursi, più che in altri stati
greci, non v'ha alcuna ragione di crederlo. Mo-
nete che vediamo riferite ai primi del IV secolo
mostrano l'uso ancora incerto di quel segno ; così

p. es. KNOSION e KNaSION prima della defi-
nitiva KN:ftSlf2N, che si ha già nel IV secolo più
inoltrato, cfr. Head, Hist. num. p. 389.

Le poche iscrizioni di quest'epoca rappresen-
tano il primo periodo della sostituzione ufficiale
dell'alfabeto jonico al patrio, probabilmente av-
venuta nella prima metà del V secolo. Che taluna
di esse fosse scolpita quando ancora recente era
la riforma dell' alfabeto e l'uso antico non era
affatto spento, si può dedurre dal framm. 182 ove
vediamo segnato dapprima /w corretto poi M.
In questo primo periodo, pur adottando i segni
dell'alfabeto jonico, si conserva il vecchio uso del
bustrofedismo, già allora abolito in altri paesi ove
quell'alfabeto era in uso. Nella moneta, ove più
tenace apparisce l'uso della scrittura antica, si
osserva il passaggio dall'antica alla nuova in una
curiosa contaminazione di ambedue, di cui non
ci dan saggio le epigrafi superstiti; così p. es.
VAOIvWTqOA ove abbiamo il vecchio A = y e
il nuovo I per Z ; così pure a Phaestos troviamo
v\OXITMIA3 e anche v\OITM1A4>! ove il vec-
chio M = g contrasta singolarmente coi nuovis-
simi I e evidente velleità di arcaizzare che si
osserva anche nella moneta di altri paesi. In pa-
recchie monete si vede la scrittura tuttavia di an-
tico alfabeto, ma non retrograda AOPTVA/SO/v.
Perdura poi invero nella moneta la scrittura re-
trograda anche col nuovo alfabeto senza w, ed
anche a volta con co, ma gli esempi di ciò si van
diradando e numerose sono le monete di nuovo
alfabeto senza co in cui la scritta non è retrograda
TOPTVNION, *AIXTION, KNOZION, ITA-
NION, POAVPHNION, PAVKION ecc. (Veg-
gansi presso Svoronos, Nnmismatique de la Créte
ancienne, Macon, 1890).

È probabile che il bustrofedismo nelle iscrizioni
di nuovo alfabeto non durasse molto e cadesse
in disuso già prima che queir alfabeto fosse com-
pletato coll'accettazione dell' co, il che, l'abbiam già
detto, dev' essere avvenuto a Gortyna e a Creta,
come generalmente altrove, nei primi del IV secolo.

Non meno certamente di tre secoli, piuttosto
alquanto più, corre tra le iscrizioni della terza
 
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