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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Comparetti, Domenico: Praesos
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0247

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451

PRAESOS

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qui e dobbiamo piuttosto attribuirgli il valore
di i, che è quello dei segni cretesi ad esso più
affini 2, più che alcun altro segno greco di
jota fin qui noto esso si accosta alla forma del
jod fenicio.

ha certamente il valore di l come vediamo
nella parola kokles (1. 4). Questo segno schiet-
tamente fenicio e notoriamente proprio di al-
tri alfabeti greci dai quali passò agli italici, è
affatto estraneo a quanto fin qui conosciamo
degli alfabeti cretesi.

r*, negli alfabeti cretesi ha il valore di l; ma qui
dove l è rappresentata da V non può valere
che p. Abbiamo trovato nelle più antiche iscri-
zioni di Gortyna P — n che risponde esatta-
mente al segno fenicio. Ma anche la forma ad
angolo r" ritrovasi nel fenicio, nella iscrizione
di Mesa ; negli alfabeti greci non fu trovata fin
qui, ma equivale il trovarla neh' alfabeto etru-
sco e nell'umbro.

I, è del tutto estraneo agli alfabeti cretesi di
questo periodo antico, nei quali il suono dop-
pio £ è sempre rappresentato con KM. Questo
fatto, unito a quello degli altri segni che distin-
guono questo alfabeto dal comun cretese d'al-
lora per una maggior prossimità al fenicio, trat-
tandosi di una lingua certamente non greca,
qualunque essa sia, rende assai verosimile che
qui 31 non abbia il valore che per l'uso della
loro lingua gli diedero i greci di ks; tanto più
che neppure pel suono doppio ps c'è un segno
peculiare, trovandosi nella lin. 3 scritto ps; piut-
tosto dovette avere un valore più prossimo al
suo originario, cioè a quello del samekh fenicio.
Può darsi che esso rappresenti un'altra sibilante
diversa da quella che è rappresentata con M.

L'uso del segno di divisione può giovare a di-
stinguer le parole; ma parmi sia usato come nei
testi greci, cioè con poco rigore, e non tutti i vo-
caboli sian divisi. Così, forse col T termina una
voce nella prima riga, come certamente nella terza
e nell'ultima. Certi gruppi di consonanti assai duri

fanno pensare che abbian luogo qui delle omissioni
di segni vocalici come in Etrusco. L'arkrkokles
della lin. 4 pare offra un elemento che ricorre
anche nella linea antecedente, ove parmi debba
aspettarsi ark[r]apset. Mal si può pensare a rico-
noscervi un nome greco Ffqyox'Af^ che troppo ri-
sulterebbe nella prima sua parte tramutato irra-
zionalmente. Anche si ripensa al Cocles romano
che non si riesce a spiegare col latino pel significato
monoculus che la tradizione gli attribuisce; nulla
però si arriva a desumere da tal raffronto, benché
sia possibile che anche qui questa voce sia usata
come nome proprio.

Neil' ultima linea colpisce quel anit o anait, ram-
mentando il nome di una nota divinità orientale
ben conosciuta anche dai Greci e certamente fin
da tempi assai antichi anche dai Cretesi, poiché
la vediamo rappresentata in uno scudo antichis-
simo di lavoro orientale trovato neh' antico antro
di Zeus Ideo, Museo ital. Ili, tav. 2. Ma non si
vede come si possa staccare quel nome dalle let-
tere che precedono o come combinarvelo.

Tutto è oscuro, almeno per me, in questa iscri-
zione di cui mi è affatto ignoto il linguaggio ; forse
altri riuscirà a diradare queste tenebre; intanto
non è inutile ricordare che già Omero conosceva
Creta come abitata da stirpi diverse e di varie fa-
velle (Od. 19, 175, àXlìj ó' àXloìv y'kùxSGa \isiiiynévrì)
distinguendovi gli Achei, i Dori, i Cydonii, i Pelasgi
e gli Eteocretesi. Questi ultimi non erano certa-
mente Greci e appartenevano a quelle popolazioni
dell' isola, anteriori alla venuta dei Greci, che Ero-
doto chiama barbare. La sede principale degli Eteo-
cretesi era appunto Praesos, ove fu trovata questa
iscrizione in linguaggio non greco ; come rileviamo
da Strabone (X, 4, p. 729), di tal esser suo conser-
vava Praesos traccia, o in ogni caso memoria, an-
cora ai tempi di Stafylo, scrittore certamente as-
sai meno antico di questa iscrizione. Se poi questi
Eteocretesi fossero Frigi, come taluni han pen-
sato non inverosimilmente, ed a quel linguaggio,
di cui troppo poco sappiamo, o ad una varietà sua
possa riferirsi questa iscrizione, lasceremo che al-
tri discuta.

Iscrizioni arcaiche Cretesi.

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