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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi: Antichità del territorio Falisco: esposte nel museo nazionale romano a villa Giulia (Parte prima) — 4.1894 (1895)

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Barnabei, F.: I: Degli scavi di antichità nel territorio falisco
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9

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO EAL1SCO

11)

Ma se parve conveniente il far precedere la pub-
blicazione (L'Ile notizie sopra i più recenti scavi, vo-
gliamo augurare che la pubblicazione delle piante to-
pografiche di tutto quell'agro non debba essere molto
differita; anche perchè è necessario di conoscere se il
metodo finora tenuto meriti l'approvazione dei dotti,
e si possano per conseguenza iniziare i lavori col me-
todo stesso nello altre regioni della penisola.

Tanto più che le cure dell'amministrazione pubblica
non furono solamente esercitate nello indagini di ciò
che mostrasi alla superficie, ma si credè opportuno di
offrire un saggio dei maggiori vantaggi che si sareb-
bero ottenuti se, dopo questi studi preparatori di to-
pografia, si fosse in un dato luogo condotto a termine
uno scavo.

Era ornai dimostrato che, procedendo alla esatta
ricognizione del terreno, con la guida delle antiche
strade, così di età etnisca come di età romana, non
solo ci si rivelavano località antiche non conosciute
per lo innanzi, ma anche in quelle già note apparivano
particolarità non osservate prima; e, quel che più
monta, appariva, che con queste ricerche le ulteriori
indagini archeologiche, anche in contrade che sembra-
vano già esplorate, sarebbero riuscite fruttuosissimo.

Determinato infatti un sito, ove per il concorso di
varie strade, per la natura del luogo e pei resti di
opere e di costruzioni si doveva ritenere che un vico,
un pago od una città fosse stata edificata, più- volendo
rimanere entro i limiti del lavoro necessario alla pre-
parazione della carta archeologica, conveniva indagare
quale ambito questo centro abitato avesse avuto, e per
quali monumenti o reliquie ciò si dimostrasse; inda-
gare quindi se, essendo questi avanzi di lavoro uniforme,
e da riferire al medesimo tempo, se ne dovesse dedurre
che la città fino dalla sua origine avesse avuto l'esten-
sione che da questi antichi sogni veniva manifestata,
ovvero se essendo di lavoro vario e però di varia età,
ci facessero riconoscere ove la città avesse avuto i primi
principi, e come gradatamente si fosse ingrandita.

Le ragioni di tali indagini sono chiare di per sè,
non essendo possibile senza di esse mettere insieme
i documenti pei quali in una data regione i centri mas-
simi si possano distinguere dagli altri, nè essendo pos-
sibile valutare le memorie che per ciascuno degli
antichi centri di quella data regione conviene rac-
cogliere.

È chiaro anche di per sè che offrivasi in tal modo
una guida sicura per dirigere le investigazioni, quante
volte per mezzo di scavi occorresse ricercare nuovi do-
cumenti per la storia del luogo.

Sarebbesi infatti chiaramente indicato in quale
delle aree occupate dalla città avrebbero potuto sco-
prirsi i resti delle costruzioni e gli oggetti del periodo
primitivo; in quale si sarebbero trovati quelli dei
periodi susseguenti; nè soltanto entro la città, ma
anche nella necropoli, divenendo assai agevole deter-
minarne l'ambito, ricercandone i sepolcreti antichis-
simi vicino allo sedi primitivo delle abitazioni, e poi
i sepolcreti dello età posteriori nel raggio ove le abi-
tazioni coli' ingrandimento della città si estesero.

E, passando poscia ad una nuova serie di ricerche,
avrebbe dovuto essere studiato non solamente l'ambito
di questi sepolcreti vari, ma le forme secondo cui
le tombe furono costruite in ciascuno di essi ; ed essere
filialmente dimostrato se a questa varietà di costru-
zione corrispondesse la varietà del contenuto, e per
quale industria od arte i funebri corredi tra loro si
distinguessero.

I quali corredi, studiati in relazione alla forma
che avevano le tombe di ciascuno, ed al sepolcreto a
cui le tombe appartenevano, quindi col rapporto del
sepolcreto al resto della necropoli ed all'area della
città, avrebbero costituito una serie di documenti
storici di capitarissima importanza; rivelandoci per
mezzo degli oggetti della più antica industria o delle
tombe primitive, con qual grado di civiltà il nostro
centro abitato avesse avuto cominciamento ; poi mo-
strandoci con le suppellettili delle altre tombe, come
le condizioni civili si fossero migliorate ; e, distinti i
prodotti dell'industria e dell'arte locale da quelli ma-
nifestamente dovuti al commercio, facendoci ricono-
scere per quali contatti con altre genti le ulteriori
innovazioni nel rito e nel costume fossero avvenute, ed
avvenuto posteriormente il maggiore progresso civile.

Mediante questo procedimento metodico si sareb-
bero arrecati sussidi inattesi a quei benemeriti che, ani-
mosi di vincere le oscurità onde la nostra storia anti-
chissima è involta, vanno raccogliendo da vari luoghi
le faville per far arderò la face con cui in mezzo a
quelle tenebre si possa penetrare. Non vi ha dubbio
in fatti che avrebbe potuto agevolare la determina-
zione cronologica e facilitare la risoluzione di altri
 
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