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Barnabei, Felice: Dei fittili scoperti nella necropoli di Narce
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9314#0150
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DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO
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ricca manifestazione di questa figulina, sia per quanto
concerne le forme, sia per gli ornati. Predominano i
recipienti di grandi proporzioni, tra i quali è la grande
oinochoe, che è qui rappresentata nella fig. 142
(N. LXI, 35). Vi apparisce un grande uccello, preceduto
da un cavallo in corsa; e di una parte del cavallo e
di alcuni motivi ornamentali sono rimaste appena le
tracce, essendo caduto il colore.
Si ebbero nella stessa tomba anche oinochoai più
piccole, ornate a soli motivi geometrici ed associate ad
oinochoai e ad altri vasi di officine insulari.
Vi si trovarono pure gli skyphoi di figulina locale,
nei quali o si ripetono gli ornati a semplici linee, o si
hanno ornati a motivi liberi. In uno, decorato a zone
con linee presso l'orlo, ove negli originali calcidesi
ricorrono alcuni spazi coperti a lineette perpendicolari,
ed altri con intermezzi di lineette ad angolo (forse
ultima traccia della zona con geroglifici, onde gli orna-
menti venivano chiusi negli originali fenicii di argento),
abbiamo una zona con rozzissime figure di pesci
(N. LXI, 38). Un altro di proporzioni minori (N. LXI, 37)
alla forma grossolana con cui fu modellato, aggiunse
anche il goffo ornamento della pittura, che qui si rap-
presenta (fig. 143).
Ma più ripetute furono le forme delle anfore.
Quella che è qui riprodotta (fig. 144), proviene dalla
stessa ricca tomba (N. LXI, 41), dove si scoprirono
l'oinochoe e lo skyphos (fig. 140, 141). La forma non
è certo elegante, massime se si considera la spropor-
zione tra il collo ed il corpo, ed anche il modo con
cui è fatto il piede, ove appariscono i difetti degli
ornamenti che sopra abbiamo notati.
Si ebbero anche piatti a soli motivi geometrici,
intramezzati essi pure da quadrati a linee (fig. 143. 144)
nel modo che ci è mostrato da un esemplare (fig. 145),
che proviene dalla medesima tomba (N. LXI, 46).
Come l'introduzione della porcellana non fece im-
mediatamente cessare la produzione della maiolica,
la quale continuò ad esercitarsi e si esercita tuttora ;
Fig. 144. 1:4
cosi l'introduzione della figulina non fece subito ces-
sare la produzione del vasellame ad impasto artifi-
ciale nerastro, eseguito con la rozza tecnica primitiva.
Associati infatti alle nuove figuline, tanto a quelle
dell'arcipelago, quanto alle locali, si trovano vasi i
quali, nel tempo in cui l'industria aveva fatto tanto
progresso, continuavano ad essere eseguiti coll'antico
procedimento rudimentale ed imperfetto.
DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO
288
ricca manifestazione di questa figulina, sia per quanto
concerne le forme, sia per gli ornati. Predominano i
recipienti di grandi proporzioni, tra i quali è la grande
oinochoe, che è qui rappresentata nella fig. 142
(N. LXI, 35). Vi apparisce un grande uccello, preceduto
da un cavallo in corsa; e di una parte del cavallo e
di alcuni motivi ornamentali sono rimaste appena le
tracce, essendo caduto il colore.
Si ebbero nella stessa tomba anche oinochoai più
piccole, ornate a soli motivi geometrici ed associate ad
oinochoai e ad altri vasi di officine insulari.
Vi si trovarono pure gli skyphoi di figulina locale,
nei quali o si ripetono gli ornati a semplici linee, o si
hanno ornati a motivi liberi. In uno, decorato a zone
con linee presso l'orlo, ove negli originali calcidesi
ricorrono alcuni spazi coperti a lineette perpendicolari,
ed altri con intermezzi di lineette ad angolo (forse
ultima traccia della zona con geroglifici, onde gli orna-
menti venivano chiusi negli originali fenicii di argento),
abbiamo una zona con rozzissime figure di pesci
(N. LXI, 38). Un altro di proporzioni minori (N. LXI, 37)
alla forma grossolana con cui fu modellato, aggiunse
anche il goffo ornamento della pittura, che qui si rap-
presenta (fig. 143).
Ma più ripetute furono le forme delle anfore.
Quella che è qui riprodotta (fig. 144), proviene dalla
stessa ricca tomba (N. LXI, 41), dove si scoprirono
l'oinochoe e lo skyphos (fig. 140, 141). La forma non
è certo elegante, massime se si considera la spropor-
zione tra il collo ed il corpo, ed anche il modo con
cui è fatto il piede, ove appariscono i difetti degli
ornamenti che sopra abbiamo notati.
Si ebbero anche piatti a soli motivi geometrici,
intramezzati essi pure da quadrati a linee (fig. 143. 144)
nel modo che ci è mostrato da un esemplare (fig. 145),
che proviene dalla medesima tomba (N. LXI, 46).
Come l'introduzione della porcellana non fece im-
mediatamente cessare la produzione della maiolica,
la quale continuò ad esercitarsi e si esercita tuttora ;
Fig. 144. 1:4
cosi l'introduzione della figulina non fece subito ces-
sare la produzione del vasellame ad impasto artifi-
ciale nerastro, eseguito con la rozza tecnica primitiva.
Associati infatti alle nuove figuline, tanto a quelle
dell'arcipelago, quanto alle locali, si trovano vasi i
quali, nel tempo in cui l'industria aveva fatto tanto
progresso, continuavano ad essere eseguiti coll'antico
procedimento rudimentale ed imperfetto.