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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi: Antichità del territorio Falisco: esposte nel museo nazionale romano a villa Giulia (Parte prima) — 4.1894 (1895)

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Barnabei, Felice; Pasqui, Angiolo: Degli oggetti di ornamento personale, delle armi e degli altri istrumenti del corredo funebre
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https://doi.org/10.11588/diglit.9314#0181

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349

DEGLI ORNAMENTI PERSONALI, DELLE ARMI E DEGLI UTENSILI

350

fi?, o

Non mancarono tra queste spirali più grandi, e
più antiche, alcuni esempì più ricchi e di lavoro più
fino. Una ne è rappresentata nella tav. X, fig. 23.
E a tre giri ed a tre fili di oro sottilissimo. Il filo
di mezzo è liscio, ed i due laterali sono avvolti a cor-
dicelle, e tenuti insieme da saldatura. I capi sono
troncati e coperti da bottoncini sbalzati ; e simili bot-
toncini sono posti ad uguale distanza dal principio e
dal termine, cioè sul primo e sull'ultimo giro della
spirale. Fu trovata nella tomba 18 del quinto sepolcro a
sud di Pizzo Piede (fig. 3 L, tav. Ili L ; N. XXXIX, 1),
cioè in una tomba a fossa con sarcofago di tufo a co-
perchio testudinato e con loculo per il vasellame di
corredo.

Non va dimenticato che nelle nostre tombe questi
ornamenti, tanto d'oro quanto di argento, furono sempre
in numero di due, e si trovarono costantemente ai lati
del cranio.

Quelli meno antichi, sono in generale più piccoli,
e si rinvennero nelle tombe a camera, con vasi di-
pinti dell'isole dell'arcipelago, e talvolta anche nelle
tombe a camera con vasi greci. Si distinguono per
alcuni ornamenti a globetti che vi sono saldati. Degna
di speciale riguardo è la coppia di spirali rinvenuta
nella tomba 8 del sepolcreto a sud sud-est di Contrada
Morgi (fig. 3P, tav. Ili P; N. XLI, 1). Vi fu sal-
data all'estremità una laminetta di oro lavorata a
trafori, come vedesi nella figura che qui se no riproduce
(fig. 172).

Tra gli ornamenti che servirono all'uso della vita
devono essere enumerate anche le collane di oro ; ma
di queste nelle nostre tombe non trovammo che pochi
avanzi. È a nostra conoscenza che in due tombe a ca-
mera del sepolcreto di Monte Cerreto, segnate coi
numeri 39 e 103 (fig. 3 M, tav. IH M) fossero state
scoperte collane di oro bellissime, poco prima che in-
cominciassero i nostri scavi ; ma sventuratamente se
ne è oggi perduta ogni notizia.

Possiamo nondimeno dare un saggio del lavoro
squisito con cui queste collane erano condotte, offrendo
qui il disegno di tre globetti di oro (fig. 173) di la-
voro simile, adoperati essi pure per collane, sfuggiti
alla avidità dei precedenti ricercatori. Furono rinve-
nuti nella tomba 3 del terzo sepolcreto a sud di Pizzo
Piede (fig. 3 N, tav. Ili N; N. LVI, 1). Sono a gra-

naglia con disegni geometrici, fatti nella maniera onde
furono eseguite le orerie della tomba liegulini-Galassi
della necropoli di Cere, e della tomba di Palestrina ; il
che significa che discendiamo con esse verso l'ultimo
periodo del commercio fenicio.

Ad età più antica ci riportano altre collane di oro,
fatte a scopo puramente funebre. Sono a grani di foglia
sottilissima. Due di queste si rinvennero nella tomba
18 del sepolcreto sulla punta estrema di Monte lo

F.g. 172.

1:1

Greco (N. XXXII, 25). Una (tav. IX, fig. 5) somi-
glia ad un filo di perle, i cui grani si compongono di
due callotte riunite per mezzo di saldatura. L' altra
è a dischi, tirati da una sola laminetta, e con fori
molto larghi.

Collane formate con globi simili, coperti di pulvi-
scolo, si incontrarono talora nelle fosse a grande loculo
sepolcrale.

Forse con questi grani furono alternati i pendagli
a borchietta circolare, fatti con un disco di rame co-

1

Fig. 173. 1:1

perto da una foglia di oro sottilissima e sbalzata a
circoli concentrici, e più spesso a foglioline ed a rosette.
La stessa tomba 18 del sepolcreto sulla punta estrema
di Monte lo Greco, donde si ebbero le collane di oro
sopra citate, offrì piccole borchie fatte in tal modo.
Sono uguali per grandezza, ma spettano a due collane.
Di queste una con borchie semplicemente sbalzate a
cerchi concentrici, apparteneva al monile di una donna
 
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