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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Gatti, G.: Nuovi scavi dello Stadio Palatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0024
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NUOVI SCAVI DELLO

STADIO PALATINO

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con quelle della colonna, mentre in nessun modo cor-
rispondono a quelle degli ordini superiori, i cui par-
ticolari ci sono maggiormente noti.

Per quanto concerne il fregio, fra gli avanzi dello
strato inesplorato, lungo il lato settentrionale, fu tro-
vato un frammento di lastra marmorea rappresentante
in bassorilievo un grifo voltato a sinistra di chi guarda,
come qui è rappresentato nella lìg. 10.

In prossimità del detto frammento altri se ne sco-
prirono che reintegravano, dal lato opposto, la parte
superiore del grifo che nel primo pezzo era mancante.
Uno di tali frammenti è rappresentato nella fìg. 11.

dovuto essere se fosse stata applicata in uno degli
ordini superiori.

Con tutto questo non possiamo non riconoscere che
l'applicazione di un fregio riccamente decorato, sopra
un capitello in cui dominano elementi dorici, avesse
dovuto apparire cosa disordinata ed impropria. Ma con-
siderando come non minore discordanza si osservi nella
forma della base, propria di più ricco ordine, e te-
nendo anche conto dei mezzi adoperati per arricchire
le severe forme originarie del capitello, e di una non
sgradevole armonia che nasce dalla ricomposizione
di elementi così disparati, allontanammo l'idea che
questi frammenti potessero avere provenienza da edi-

Non essendosi trovata di questo fregio nessuna la-
stra intiera, ci è stato impossibile di stabilire con pre-
cisione la misura esatta della sua altezza. Tuttavolta la
differenza, se potrà esserci, sarà certamente minima,
e non potrà nuocere al nostro studio di ricomposi-
zione, trattandosi di elementi ornamentali assai noti
per la grande diffusione che ebbero in questo periodo
dell'arte.

Del resto le sole proporzioni d'altezza rendevano
assai probabile l'ipotesi che quest'ornamento avesse
appartenuto alla trabeazione dell'ordine inferiore. E
ad avvalorare tale ipotesi aggiungesi un fatto di ca-
pitale importanza per noi, il fatto cioè che la nostra
decorazione fu scolpita sopra una lastra, e non fu ri-
cavata da un masso scolpito nei due lati, come avrebbe

fìcì estranei allo stadio, e non dubitammo di metterli
al posto che fu loro assegnato nella nostra ricompo-
sizione (tav. I, tav. Il a, tav. Ili, fig. 4).

Anche per la cornice di questo primo ordine scar-
seggiano gli avanzi. La ragione di tale scarsezza si
deve attribuire alla storia stessa della distruzione;
poiché coll'incendio degli alti fabbricati che fiancheg-
giavano lo stadio, essendo precipitati gli ordini supe-
riori, che erano di meno stabile struttura, l'ordine in-
feriore emerse, com'è probabile, sopra le accumulate
rovine, e, conservato più lungamente, servì poscia a
fornire i materiali per le nuove fabbriche che a mano
a mano si costruivano.

Non è quindi a maravigliare se di una membra-
 
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