Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

DOI Artikel:
Gatti, G.: Nuovi scavi dello Stadio Palatino
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0039

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ni.

DEGLI OGGETTI SCOPERTI NEGLI SCAVI DELLO STADIO PALATINO

E DEI DOCUMENTI

CHE OFFRONO PER LA STORIA DEL MONUMENTO

Intorno alle origini ed alle vicende dello stadio
palatino, che era compreso nel gruppo delle fabbriche
attigue alla residenza imperiale, i documenti dell'età
classica non hanno conservato alcuna memoria. Solo
Svetonio e gli scrittori della storia dell' impero, fra
varie opere pubbliche compiute in Koma da Domi-
ziano, accennano ad uno stadium, costruito da quel-
l'Augusto. Ma tale notizia, come fu già dimostrato dal
Becker (Topogr. p. 670), non è da riferire allo stadio
annesso al palazzo imperiale, sibbene a quello del
Campo Marzio, ricostruito poi da Alessandro Severo.
Ad ogni modo anche dello stadio palatino si ritiene
comunemente autore l'imperatore Domiziano ; essendo-
ché è stato già riconosciuto che all' età dei Plavii è
senza dubbio da attribuire la parte più antica delle
costruzioni superstiti.

L'esame però di queste costruzioni, che può es-
sere l'unica guida nell'indagine storica del monumento,
presenta problemi assai complicati e difficili; perchè
non solamente più volte nei secoli dell'impero il gran-
dioso edifizio fu quasi tutto rinnovato e ricostruito, ma
anche perchè, essendo stato il palazzo imperiale, dal
secolo quarto in poi, ora lasciato in abbandono e deva-
stato, ora più volte successivamente abitato e munito
di fortificazioni, lo stadio fu totalmente trasformato e
convertito ad altri usi. Costruzioni di età diversis-
sima, e talune anche attribuibili al più tardo medio
evo, mostrano qua e là i loro avanzi sostituiti od ag-
giunti alle costruzioni primitive, ed accrescono la dif-
ficoltà di rintracciarne l'originaria struttura.

Per tali cagioni i tentativi fatti dagli archeologi e
dagli architetti per la reintegrazione di queir insigne
Monumenti antichi — Voi. V

monumento, non hanno fino ad ora portato a conclusioni
pienamente accettabili. Il Dr. Sturm (das kaiserliche
Stadium auf dem Palatin, Wurzburg 1888) ed il
sig. Deglane (le Siade du Palatin, nelle Mélange?,
d'archeologie et d'histoire de l'Éeole frangane de
Rome, anno IX,-1889, p. 184-229), i quali con cura
e dottrina trattarono recentemente l'arduo tema, fon-
darono i loro studi su dati di fatto troppo scarsi ed
incerti, rimanendo tuttora sepolta sotto le macerie
gran parte del monumento. Era quindi necessario anzi
tutto veder liberata completamente dalla terra l'area
dello stadio ; e solo mediante questo lavoro si sareb-
bero raccolti elementi certi, da sostituire alle conget-
ture più o meno fallaci intorno alla sua architettura,
e da facilitarne lo studio della ricostruzione, almeno
pel periodo del suo massimo splendore.

In altra parte di questo scritto sono esposte le
osservazioni tecniche ed i risultati ai quali si giunse
coli'esame accurato del materiale raccolto nei recenti
scavi- Qui dobbiamo soltanto render conto del frutto
archeologico che se ne è tratto, narrando la storia delle
scoperte e dando notizia dei pregevoli oggetti d'arte
antica, che sono stati recuperati nel corso dei lavori (').

Lo stadio del Palatino, destinato agli esercizi gin-
nastici, alle corse a piedi ed a simili giuochi che si
davano nella corte imperiale, fu costruito a fianco della
casa di Augusto, dal lato orientale e parallelamente ad
essa. Consisteva da principio in una grande area rettan-

(i) Gir. Notizie 1803, p. 31, 32, 70, 117, 118, 162, 163;
1894, p. 94.

5
 
Annotationen