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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Gatti, G.: Nuovi scavi dello Stadio Palatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0046
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nuovi scavi dello stadio palatino

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pite e del naso, della quale diamo la rappresentanza
di profilo e di fronte nelle fig. 31 e 32. È scultura ori-
ginale uscita dalle mani di uno dei grandi maestri
del secolo V; e non è improbabile, che spettasse ad
una delle statue delle Muse, con le quali Augusto decorò
lo splendido tempio di Apollo palatino. Fu trovata in
prossimità dell'abside, con cui termina il porticato oc-
cidentale dello stadio, dinanzi all'apertura che comu-
nica con le fabbriche augustee sotto la villa Mills.

Alle decorazioni del tempio d'Apollo è indubitabil-
mente da riferire l'insigne bassorilievo marmoreo che è

Di uguale misura e similmente incurvato, e coi
medesimi ornamenti a rami di lauro intrecciati, era un
pezzo marmoreo, spettante esso pure ad un architrave,
il quale nel secolo XVI fu rinvenuto sul Palatino a
« palazo magiore » cioè nel mezzo delle fabbriche se-
veriane e doveva anch'esso provenire dalle contigue
fabbriche augustee. Fu delineato dal Dosio, nella scheda
2039 della Regia Galleria degli Uffizi, e fu pubblicato
nel BuUettim della commissione archeologica comu-
nale di Roma (anno 1883, tav. XVII, 4, cfr. p. 202).
Vi è la sola differenza che nel luogo ove nel nostro

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Fig. 35.

qui rappresentato (fig. 35). Fu rinvenuto nelle pre-
cedenti escavazioni e lasciato inedito e negletto fra i
ruderi dello contigue fabbriche severiane. Ora è stato
esposto, insieme con la testa sopra descritta, nel Museo
nazionale romano alle terme diocleziane. È lungo m. 1,00
largo m. 0,58 e faceva parte di un architrave ; ed essendo
leggermente incurvato, doveva servire in un edificio
circolare. Vi si veggono trattati con mirabilissima arte
rami di lauro, in mezzo ai quali apparisce il campo
ove era scolpito un uccello, ed a sinistra veggonsi i
resti di una maschera scenica.

frammento è scolpita la maschera scenica, nel fram-
mento della scheda fiorentina apparisce la cetra.

Alle sculture che adornavano le fabbriche augustee
sembra doversi riferire anche il frammento di una bel-
lissima statua marmorea che rappresenta un giovinetto.
È la metà inferiore della testa, con poca parte del
collo, alla grandezza del vero, di arte veramente squi-
sita, e che richiama alla mente un originale lisippeo.

Ad originale greco parimenti ci riporta un altro
frammento di statua, cioè la parte superiore di una
testa muliebre, velata, la quale è un nuovo esemplare
 
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