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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0078
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135 NECROPOLI

pozzi trapezoidali, quasi ad indicare il ponto interme-
dio occupato originariamente dagli anelli.

Non resta escluso però che questi potessero costi-
tuire essi stessi una fila propria ed indipendente, da
sovrapporsi a quella delle laminette; perchè come si
è potuto determinare poi da alcuni ricchi esemplari
del sepolcreto Servici, ad esempio fig. 08, e special-
menti! dai fermagli, le collane doveano consistere di
più fila di oggetti diversi per forma e materia, l'una
all'altra sovrapposte. Uno di questi fermagli, esso pure
di ambra ed a sei fori, si ebbe dalla tomba Mola-
roni 99.

Nella tav. VITI, n. 39 è figurata una collana for-
mata da una cinquantina di anelli piatti di ambra,
larghi circa due cent., e da una ventina di altri mi-
nori. Ma è poco probabile che componessero una collana
ad un sol filo. Anzi è più facile formassero diverse
fila, secondo la grandezza dei pezzi, ed alternate con
altre a grani di pasta vitrea turchina, gialla e bianca,
che all'atto della scoperta giacevano dappresso agli
anelli di ambra. Difatti in una tomba di Montegior-
gio, prov. di Ascoli Piceno, si trovò presso il collo
dello scheletro una collana con tanti dischi di ambra,
intramezzati ad anelletti di pasta vitrea smaltata color
turchino ('). Una collana però, composta di circa
quaranta grani di ambra di varia forma e grandezza,
si rinvenne nella tomba 176 della necropoli di Torre
del Mordillo (2). Ma più ricca ancora era la collana
trovata in una tomba di Offida, che componevasi di
283 pezzi e misurava in lunghezza m. 1,12.

Di un tipo simile per numero, ma più vario per
qualità, doveano essere le collane dei sep. 7 e 93,
in cui erano un centinaio di anellini piatti di am-
bra, varie laminette trapezoidali pure di ambra con foro
in testa e numerosi grani di pasta vitrea gialla,
bianca, e turchina, benché, in causa dell'umidità, per
maggior parte rotti e decomposti.

Collana poi anche più variata era certo quella del
sep. 70, composta di laminette di ambra, parte in
forma di trapezio e parte di losanga, tutte con foro in
testa, di tubetti pure di ambra, dischetti di osso, la-
minette di conchiglia madreperlacea, grani di vetro
turchino e anelletti di bronzo.

(») Notizie 1891, p. 198.
(') Notizie 1888, p. 655.

DI NOVI],ARA 130

Notevole in tutto queste collane, lo quali si tro-
varono già nelle tombe più antiche, è l'abbondanza,
fra i pozzi di ambra, delle laminette trapezoidali,
le quali mentre por la forma trovano esatto ri-
scontro nelle collane di altre necropoli del Piceno,
ad es. in quella di Montoroberto ('), sono poi del tutto
differenti dai pezzi che costituiscono le più antiche
collane nei sepolcri felsinei.

In questi i grani di ambra, per lo più della forma
e grossezza di un'avellana (sep. Benacci 224, 572. 72!4
sono traforati parte a parte per essere infilati, e solo
rare volte assumono la forma di parallelepipedi (sep.
Benacci 251). Una varietà più spiccata presentano
ancora alcuni grani di ambra, di forma amandolare,
lunghi tre cent., e con foro all'apice, trovati nella
tomba Benacci 253. Piani da una faccia, convessi
dall'altra, ove sono ornati con un solco trasversale e
con linee a spina di pesce, questi grani sembrano
imitazioni di conchiglie cipree, tre delle quali si sono
appunto trovate nella medesima tomba e similmente
forate all'apice per portarle appese.

In alcune tombe Molaroni di un periodo relativa-
mente più tardo, i pezzi trapezoidali di ambra vengono
alternati con altri di osso. Questi nelle tombe succes-
sive, in quelle specialmente del sepolcreto Servici,
vengono alla loro volta sostituiti, con frequenza sem-
pre maggiore, da altri romboidali con foro in testa per
l'anellino (tav. IX, 13; XI, 18 e fig. 08).

Orecchini.

Descrivendo lo scheletro femminile della tomba 92,
l'ing. Mengarelli ha notato come ai due lati del cra-
nio, presso la cavità auricolare, si rinvennero: «due
orecchini costituiti da un anello di filo di bronzo aperto,
entro ciascuno dei quali trovansi infilati due anellini
di ambra di mm. 25 di diam. ». I cerchi in bronzo
ed uno degli anelli di ambra erano già in frammenti
all'atto della scoperta, e nel trasporto degli oggetti
dallo scavo al Museo Oliveriano andarono perduti.

Ma il fatto esattamente constatato prova l'uso de-
gli orecchini presso le antiche donne uovilaresi, quan-
tunque tali ornamenti siano registrati in poche altre
tombe, probabilmente in causa dello spostamento

(') Notizie 1880, tav. IX, n. 10.
 
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