Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (5.1895)

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NECROPOLI DI NOVILARA

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n. 4 e 5), il quale indica che venivano cuciti alle vesti.
Se ne rinvennero in tre tombe (2, 77, 79), ma sempre
in numero scarsissimo, uno nella prima, due nella
seconda, ove posavano sul torace dello scheletro, e cin-
que nella terza, raccolti però sparsi fra la terra.

Nella classe dei bottoni includo ancora alcune bor-
chie a lamina convessa di bronzo, similmente con pic-
ciolo interno, trovate pure in due tombe (36, 93) ;
esse non differenziano dai bottoni che nella grandezza,
avendo un diam. da sotte ad otto centimetri.

Al contrario in una tomba a Torre del Mordillo
si raccolse « una quantità veramente considerevole di
« bottoncini (in bronzo) di tutte le grandezze, i quali
- appartenevano forse a decorazione di veste, poiché
a portano tutti un appicagnolo forato nella parete con-
« cava » ('). La medesima necropoli conteneva altresì
delle borchie a lamina metallica, alcune semplici, altre
ornate di circoli concentrici a sbalzo, ma munite di
due piccoli fori che servivano per tenerle fissate, me-
diante cucitura alle vesti (-).

Di ambra. — In due sepolcri Molaroni (2, 93) i
bottoni e le borchie di bronzo erano associati con altri
di ambra, a forma di disco conico, con due fori nella
faccia piana per cucirli similmente alle vesti (tipo
tav. IX, 7 e tav. XIV, 21). Questi bottoni di ambra
aumentano di grandezza nel sepolcreto Servici, fino
a raggiungere, al pari delle borchie metalliche, nove
centim. di diam., come l'esemplare della tav. XIV,
n. 21, il quale non ha più soltanto due, ma quattro
fori, perchè meglio aderisse alla veste a cui era
cucito. Al contrario i più antichi bottoni di ambra,
quantunque già lavorati a disco conico, misurano ap-
pena cm. uno o due. La tomba 93 ne conteneva circa
una trentina, che furono raccolti presso il collo dello
scheletro.

Bottoni a disco conico di ambra, identici a quelli
Molaroni mancano nelle tombe felsinee, mentre parec-
chi ne esistono nel museo di Ascoli, provenienti dalle
necropoli picene allineate lungo la valle del Tronto; ed
uno pure si ebbe dalla stazione preistorica detta ai
Lagozzi nel Cremonese (;i).

(') Notizia 1888, p. 255,

(2) Notizie 1888, p. 575.

(3) Bull, di paletn. ital. anno XVII, tav. 11. n. 7.

Armille.

Rinvenute in una ventina circa di sepolcri, dividonsi,
quanto al materiale, in armille di bronzo e di ferro.

Di bronzo. — Se ne ebbero cinque in tutto da vari
sepolcri (2,31,38, 76 e 133): una, di sottil lamina girala
a spirale, le altre quattro di verga cilindrica, girata pure
a spirale. Quella a lamina è del tipo più arcaico, perchè
altre più non se ne rinvennero nel sepolcreto Ser-
vici; ed in quello Molaroni soltanto altre due, girate
a tre spirali con costa mediana, si raccolsero sparse fra
la terra, durante lo scavo della IX trincea.

Delle quattro a verga cilindrica, una è ili fram-
menti e due sono ad una spira e mezza con ingrossa-
mento ai capi.

L'ultima, del sep. 38, assai bella e di perfetta con-

Fig. 19.

sensazione riprodotta nella tav. Vili, n. 26, ma più
esattamente dalla fig. 19, è a quattro spire con buli-
nature alle estremità. Di quasi identiche, prive sol-
tanto delle bulinature alle teste, se ne rinvennero a
Glasinac (') ed altre due nella necropoli dei Pizzughi
in Istria furono pubblicate dal dott. Amoroso (2).

Di ferro. — Le armille di ferro si estrassero per
maggior parte in frammenti.

Il loro diametro varia da otto a dodici centimetri,
secondo la parte del corpo in cui in origine erano infi-
late e presso la quale posavano ancora all'atto della

(>) Hoernos, W'mcnschaft. Mìttheilung. aia Bosnien und
'(. Ilercegovina I, p. 93, fig. 112 o p. 94, fig. 115.

(2) Amoroso, Le necropoli preist. dei Pizzughi, tav. A HI,
n. C o 7. . . , .