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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0091

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NECROPOLI DI NOVILARA

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tombe di uomini e clic quattro (tombe 12, 17, 40
e 45) posavano presso la faccia del defunto. La me-
desima posizione avevano i rasoi nelle tombe ad uma-
zione di Terni, poiché il Pasqui riferisce (') che i
cultri erano collocati con la parte tagliente rivolta
alla testa.

Ornamenti.

Nessun oggetto di ornamento fu trovato nelle tombe
di uomini, Iranno una lamina di osso (tav. Vili, 23),

che per essere forata alla punta, dovea portarsi appesa.
Sembra l'avanzo di un dente di orso e forse il guer-
riero presso cui fu trovato (tomba 10) lo portava al
collo, quale trofeo di caccia contro quell'animale, come
usavano le popolazioni abitanti nelle caverne.

Punteruoli.

Similmente in tre sole tombe (48, 130 e lol) fu-
rono trovati puntaruoli, il primo di bronzo a sezione
quadrangolare, i due ultimi di ferro.

SEPOLCRETO SERVICI

(Tav. VI e VII).

Come dimostra la tìg. Ibis, p. 89, il podere Servici
confina a sud ovest con quello parrocchiale o Mola-
roni, da cui lo separa un piccolo fosso, il quale, cor-
rendo da est ad ovest, si congiunge col rio Molinelli.

Il podere ha la forma quasi di una conca, a pianta
irregolarmente quadrangolare, fortemente abbassata a
sud-ovest ed elevata negli altri tre lati.

In quello nord-est, pochi metri lontano dalla strada
vicinale, fu scoperta una porzione del sepolcreto, la
quale dista dalla parte esplorata nel predio parroc-
chiale circa 200 metri.

Gli scavi, incominciati il 15 settembre 1892, con-
tinuarono, con varii intervalli, lino al giugno 1893, po-
nendo allo scoperto 121 tombe.

L'esistenza di sepolcri pure in questo podere era
già stata accertata dai saggi fattivi nell'autunno pre-
cedente dal Gamurrini (2).

Ubicazione del sepolcreto. — Nel corso dei lavori
però si è potuto constatare che le tombe occupavano la
parte superiore del podere, mentre la zona piìi a valle,
sembra, almeno per quanto può dedursi dai pochi
saggi fatti, che ne fosse priva.

In vero in una prima trincea lunga m. 25 e larga
m. 4, apertavi a circa 40 metri dalla strada vicinale
(tav. VI-VII), non incontraronsi tombe.

Al contrario in altra trincea parallela, ma situata
quindici metri più a monte della prima, apparvero

(>) Notizie 1886, p. 2G7.
(2) Notizie 189-2, p. 17.

Monumenti antichi. — Voi. V.

immediatamente le tombe a fossa, le une contigue
alle altre ed in tal numero da non lasciar dubbio che
costituissero un vero sepolcreto. A nord-est di questa
seconda trincea si ebbe poi a constatare un altro fatto.
Continuandosi a scavare più a monte, per una diecina
di metri non si rinvennero tombe, le quali, oltrepas-
sato tale spazio vuoto, riapparvero, ma assai più rade
e sparse. Apertasi al contrario una trincea più verso
nord-ovest s'incontrarono nuovamente assai fitte e
quasi senza interruzione, per oltre quaranta metri.

La ragione di tale irregolarità nello scavo e nella di-
sposizione delle tombe, si deve forse cercare nella na-
tura e nelle accidentalità primitive del terreno, quando
fu ridotto a necropoli, ma forse, più di tutto, in alcune
modificazioni che questa ebbe a subire nel corso dei secoli.

Fossa di coniane. — Al lato nord-est del sepol-
creto, lungo una linea presso la quale non appariva
più traccia di sepolcri, si scoperse una fossa larga
circa m. 1,30, profonda m. 1,20, la quale correva da
sud-est a nord-ovest, per una lunghezza di oltre 90 metri,
conservando sempre la medesima larghezza. E la sua
profondità, misurata dalla superficie dell'arenaria, si
manteneva costante, come avvertì l'ing. Mengarelli,
anche dove il terriccio sovrapposto aveva considerevole
spessore (fino m. 2,10), mentre appariva minore nella
parte più elevata del terreno, cioè a sud-est, dove
l'arenaria aveva subito corrosioni più o meno forti.

Questo fatto prova che la detta fossa è veramente
antica, nò si può scambiare con un lavoro fatto po-
steriormente a scopo agricolo. Siccome poi al di là di

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