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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0121

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221

NECROPOLI DI NOVILARA

222

La cuspide parte in bronzo e parte in ferro
(tav. XIV, 4) proviene dal sepolcro 42, ed è lunga
m. 0,28. Di bronzo è il tubo che s'innestava nell'asta,
e di ferro la foglia.

Le lance in ferro sono predominanti, anzi pos-
sono dirsi caratteristiche del sepolcreto Servici. Variano
per dimensioni e per forma. La lunghezza oscilla da
m. 0,10 il minimo, a m. 0,55 il massimo (tomba 40).

L'altezza media più comune per le lance grandi
è da m. 0,40, a m. 0,48.

Le principali varietà di forme sono riprodotte
nelle tavole X, 1, 6, 82 ; XII, 4, 8; XIV, 2, 3, 10.

Per quanto riguarda le forme queste lancie si pos-
sono ridurre a due tipi: quello triangolare (tav. X, 1,
XIV, 4), che è più antico e per conseguenza più raro ;
e quello a foglia, stretta dapprima e poscia assai
larga, che è il più recente e comune tanto alle lance
altissime, quanto alle brevi (tav. XIV, 2, 3, 10).

Parecchie di esse contenevano ancora entro il ma-
nico tubolare avanzi della fibra legnosa dell'asta, la
quale veniva maggiormente rassicurata alla cuspide
dentro cui era innestata, mediante robusto filo di
bronzo, girato più volte a spirale (tav. X, 9).

Tale legatura, detta con termine omerico nóoxrjg ('),
si era pure osservata alla base di altra cuspide di
lancia della tomba 45; ma in seguito al contatto del-
l'aria si decompose : misurava un'altezza di m. 0,05.
Spirali di bronzo simili ed usate al medesimo scopo
di rafforzare l'asta, uscirono anche dalla necropoli di
Vetulonia (2).

Al contrario una grande cuspide di lancia della
tomba 40, era rafforzata all'asta mediante un robusto
anello di bronzo (tav. XIV, 3), il quale apparve sol-
tanto nel ripulire Tarma dalla ruggine ond'era co-
perta.

Delle trentatre tombe in cui si rinvennero lance,
ventuna ne aveano una soltanto; nove ne racchiude-
vano due; in due sole tombe n'erano tre, ed in una
quattro.

Siccome nel sepolcreto Molaroni le tombe di guer-
rieri contenevano una sola lancia ciascuna, così pos-
siamo credere che quell'uso di valersi di una sola

(!) Helbig, Das homerische Epos. p. 24-1.
(2) Falchi, .Necropoli di Vetulonia, tav. Ili, n. 21; tav. XV.
n. 36; cfr. p. 4 6.

lancia durasse ancora per molto tempo. Difatti nella
stela con l'iscrizione di 12 linee rappresentante sul
rovescio un combattimento (iìg. 30), tutti i guerrieri
sono armati di ima lancia sola.

In Novilara soltanto più tardi invalse l'uso di
averne due, com'è noto essere stato proprio degli eroi
omerici (') e dei greci in generale, il che risulta dai
monumenti antichi, a cominciare dai vasi del Dipylon (2),
in cui i guerrieri appaiono sempre con due lance.

Si è potuto inoltre constatare che, quando in una
tomba erano deposte due lance, per lo più una di
queste apparteneva al tipo lungo e l'altra al tipo breve.

Quantunque la lancia avesse sempre l'asta di
legno rafforzata alla base dal noto rivestimento me-
tallico detto sauroter, pure questo si è trovato rara-
mente, cioè solo in otto fra trentatre tombe con la
lancia. Era sempre di ferro a manico tubolare, finiente
per lo più in punta, come l'esemplare della tav. X, 10,
il quale però, per inavvertenza del disegnatore, fu
riprodotto al rovescio. Quando le cuspidi di lancia
erano due o più, allora anche i sauroteres erano in
numero di due; ma variava il loro posto rispetto allo
scheletro ed alla cuspide stessa della lancia. Posavano
per lo più fra la testa e la spalla del morto, qualche
volta al fianco ed anche ai piedi.

Similmente le lance erano situate ora davanti
la faccia, ora al fianco, ora presso l'avambraccio, e
talvolta anche, come nella tomba 43 (tav. XII, 1)
presso lo ginocchia, con la punta rivolta al basso.

Sembra potersi dedurre da ciò, che essendo il
fusto della lancia molto lungo (la lancia di Ettore
ad es. era di undici cubiti, svóexdnijv ìy/uc, circa
m. 5,00), nè potendo capire nella tomba, lo si spez-
zava, ed ordinariamente se ne collocava soltanto la
parte superiore con la cuspide, più di rado l'inferiore
rafforzata dal sauroter. Mentre la cuspide deponevasi
lungo la parte superiore dello scheletro, il sauroter
ponevasi indifferentemente presso la spalla, il fianco
ed i piedi. Nella tomba 43 però fu invertito l'ordine,
situando il sauroter alle spalle e la cuspide con la
punta rivolta ai piedi.

Potrebbe credersi che l'invertimento provenisse

(') Si confronti specialmente l'armamento di Agamennone
nel principio del lil>. XI dell'Iliade.

(-) Mon. ist. 1872, tav. LX, n. 4 ; Athen. Mittheil. 1892,
tav. X, p. 211, 214 e 215.
 
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