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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0147

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273

NECROPOLI DI NOVII.ARA

274

numero delle fila e dalla varietà degli oggetti che le
componevano.

Per dare un'idea di queste collane più ricche,
ne ho fatto comporre una della tomba 4(3 coi mate-
riali raccoltivi, e che giacevano ammucchiati presso il
fianco destro dello scheletro. La fig. 68 riproduce una
sezione di tale collana, in cui la composizione e sovrap-
posizione delle fila è, ben s'intende, ipotetica ; però

Fig. 68. i : 'ì

in armonia con la quantità di materiali suddetti che
l'ing. Mengarelli classificò nel modo seguente:

a) moltissime perline di pasta vitrea;

b) undici tubetti di osso, lunghi ciascuno m. 0,02;

c) trentadue laminette di osso tagliate a losanga
con foro in testa;

d) una dozzina di laminette trapezoidali di osso,
similmente con foro in testa;

e) due piccoli fermagli di osso muniti ciascuno
di sei fori;

f) due fermagli più grandi, a lamine rettango-
lari di osso, ciascuno munito di dodici fori.

Questi per conseguenza riunivano le varie fila della

Monumenti antichi — Voi,. V.

collana, anche quelle già comprese nei fermagli più
piccoli. Tutta la collana poi posava probabilmente sopra
un tessuto, i cui residui decomposti si notarono nel
luogo stesso ove erano le perline.

Includo infine fra gli oggetti che facevano parte
di collane, alcuni parallelepipedi di osso con solco
trasversale e con circoli impressi ai lati del solco
(tav. XIV, 16). Se ne rinvennero in tre tombe; in
due di giovinette (18, 52) ed in una di donna (56).

Nella tomba 52 i parallelepipedi erano in numero
di due; uno di essi presentava due fori inclinati e pas-
santi; l'altro la testa di un pesce. Siccome parallele-
pipedi simili con solchi obliqui si rinvennero anche
in tombe di Tolentino, e giustamente dal conte Gen-
tiloni furono ritenuti avanzi di collane ('), così allo
stesso uso servirono senza dubbio anche gli esemplari
Servici. Uno di essi però, quello a testa di pesce con
ornati incisi, poteva nello stesso tempo essere un amu-
leto, come l'altro rinvenuto in una tomba di guer-
riero descritta superiormente (pag. 252).

Pendagli.

Oltre le collane usavano le donne portare sul
petto un' infinità di gingilli, a mo' di pendagli, rac-
comandati forse in parte alle collane stesse, ma più
spesso a fibule, a catenelle, a lastrine.

Ho già descritto più sopra (pag. 259) il complicato
pendaglio della tomba 5, riprodotto nella tav. XI,
n. 3, ravvisandovi nel nucleo principale una specie
di lira con le due corna, il giogo e la testuggine
piena e tondeggiante. Ma un altro ciondolo un poco
simile, rinvenuto in una tomba della necropoli falisca (2),
è stato giustamente definito come àncora, special-
mente per la lunga asta verticale nel mezzo e le due
laterali più piccole e ricurve, sormontate ciascuna da
un volatile ; la quale ultima forma è comune anche
al nucleo del pendaglio Servici.

In questo sono degne di nota le tre asticelle furienti
a sfera e con rigonfiamento intermedio. Ma altre asti-
celle simili hanno forma di vero battaglio (tav. XIV, 28),
ed occorsero nelle sole tre tombe 54, 80, 85, l'ultima
delle quali ne conteneva sei.

(1) Notizie 1883, tav. XVI, n. 7 e 8, p. 333.

(2) Barnabei e Pasqui, op. cit. tav. IX, n. 47, p. 375.

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